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Piccio's Dizionario veneziano-italiano

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Pg:RecVenetian Dialect   Standard Italian
2:46A pizzego magnifico (avv.)   a spizzico, a spilluzzico, poco per volta.
3:116Albio   truogolo per abbeverare gli animali, mangiatoia dei porci e delle galline.
3:123Albuol   madia per impastare la farina bianca.
4:148Ambizar   giuocare, per ambo, al lotto.
4:154Amuer   chiamavasi il panno di seta massiccia, per lo più ondeggiato.
4:155Ana   Anna, Don Ana che spassiza per el portego - la fame si fa sentire - equivale a: la sbate.
4:160Anareta   così era e talvolta è ancora denominato un piccolissimo (bocaleto), recipiente di terra cotta inverniciato, destinato a contenere per poco l'acquavite o grappa messa in vendita in quella ridottissima quantità.
4:180Andar a le longhe   per la lunga v. piatolar. v. bibiar.
4:197Andar cinquantando   v. andar per la lunga perdendo il tempo.
6:269Ani anorum   molti anni (per o da)
6:306Armadura   sostegno, impalcatura, o palco su cui stanno i muratori per lavorare intorno ad una fabbrica; bertesca.
7:368Avertaura dela camisa   sparato, per lo più anteriore, della camicia e delle vesti - scollo id. specialmente (per la donna).
8:371Avogador   Procuratore. Magistratura della Repubbl. Ven. istituita nel 861 composta di 3 patrizi scelti dal Senato per giudicare e per eseguire cause criminali e civili dei vari tribunali : essi custodivano il libro d'oro.
8:393Baga   persona deforme per pinguedine, otre - pentolone.
10:475Barba: servir de barba e de paruca   servire appuntino - acconciare per la pelle.
11:526Bataissa: aver una bataissa   modo scherzoso per indicare una fame da lupo.
11:550Batipalo   Il bracciante tirando una lunga corda, da cui pende un grosso maglio, e poi lasciandola cadere di peso sul palo che vuol piantare sull'acqua, accompagna per conservarlo, all'unissono il movimento col ritmo della cantilena: batipalo eh! la quale si ripete ad ogni caduta regolata dal maglio sul palo.
12:598Bestie de razza   animali da frusta o per razza.
13:636Bidone   secchia grande, quasi sempre di zinco destinata per lo più a contenere acqua o corazzata pel bucato.
13:641Bigolo   arconcello a bilico per portar secchie d'acqua - bicollo.
13:644Bisanti   moneta d'oro coniata per la prima volta a Bisanzio (Costantinopoli) donde trasse il nome, poi a Venezia, e in altri stati.
15:700Boger: la boge!   sta per prorompere.
15:724Bona: ti ga de bona che...   buon per te che...
16:775Bragagna   barca a 3 alberi a vela per la pesca, con ordigni e reti proprie.
17:804Bricola   palafitta che emerge dall'acqua o gruppo di pali per segnare la via acquea; - non nel signif. ital. di briccola.
17:816Britola   piccolo coltello, per lo più adunco.
17:821Broa o brova   cenerata; acqua bollente mista con cenere per lavare le stoviglie.
17:826Broca de l'acqua   vaso di terra cotta, di rame ecc. con beccuccio e manico per versar acqua.
18:851Brombolo   suffumigio, stufa per le botti da purgare - mosca o calabrone della rosa.
18:879Bruschin   setolino, scopetto, spazzolino per lo più di setola.
18:891Brustolin: che brustolin!   voce scherzosa per accennare ad un freddo frizzante.
19:915Bum   voce onomatopeica per significare forte suono o rimbombo.
19:917Buo   sta per abuo e avudo - avuto.
19:925Burciela   barca piatta per trasportare nell'interno della città e laguna, usata fin dal 1400.
19:926Burcielo   più piccolo della burciela e che serviva specialmente per trasporto di passeggieri tra Padova e Venezia.
19:929Burcio e burcion   più piccolo della burciela, destinato allo stesso uso per trasporto di materiali.
19:931Buregosso o buroio da pesce   vivaio o serbatoio per i pesci.
20:957Buso: passar per el buso dela ciave   passare per il rotto della cuffia.
21:1000Caena: meter le barche in caena   specie di punizione che s'infligge dall'autorità comunale ad un gondoliere o barcaiuolo, la quale consiste nel tener incatenata la barca per un certo tempo a sospensione del servizio.
21:1012Cagnol da calze   verghetta per sostenere i ferri delle calze nel lavoro a mano - a Firenze: bacchetta.
23:1129Canatin   canutiglia d'oro e d'argento, lavorata per ricamo.
25:1195Caorio   capitombolo nell'acqua per nuotar sotto per qualche tratto.
25:1224Capèlo: ciamar al capelo   frase dell'antico governo veneto che significava chiamare i votanti all'estrazione delle palle d'oro per poter procedere alle cariche v. baia
26:1264Caregoto da fioi   predellino, sedia alta a bracciuoli, chiusa per dinanzi, sulla quale si mettono i bambini v. seleta e cariolo.
27:1307Casalin: tosa arlevada ala casalina   fanciulla educata in casa e per la casa.
27:1326Cassa da spiumar   mestola per ischiumare, schiumarola o cassa forata
27:1330Cassarola o cassariola   casseruola arnese di cucina concavo, per lo più di rame e col manico di ferro, con coperchio, usato generalmente per cuocervi pietanze in umido (Fanfani) v. tecia.
27:1331Casse - sculieri   rivenditrici di oggetti lavorati in legno per cucinare.
28:1346Castron   termine chirurgico per, cicatrice irregolare
28:1369Cavalieri de la stola d'oro   detti così i patrizii dichiarati cavalieri dal Senato, dal Maggior Consiglio o da stati esteri, che portavano per distintivo una stola d'oro pendente dalle spalle nelle solenni comparse e, di panno nero orlato d'oro, ordinariamente
28:1370Cavalieri de S. Marco   capitani mercantili segnalatisi per valore fregiati di catena con medaglia d'oro.
30:1439Ciacolar de tuto   sfringuellare a Firenze, e a Siena si usa ciabare per chiaccherare senza proposito, uggiosamente.
30:1469Ciapo   allacciatura fatta in modo che mai si allunghi o si restringa; serve per legare un palo, od altro.
31:1542Codega   servo che di notte portava il lume ai padroni precedendoli per via
32:1556Cogolo   ciottolo - rete per pescare le anguille nelle valli.
32:1561Cola de formagio o da marangoni   è una certa colla che fanno i legnajuoli con cacio, acqua di calce viva e con altre materie per unire fortemente pezzi di legno o d'altro
32:1579Colombo (pesce)   pesce aquila distinto dai nostri pescatori, per la diversa conformazione della testa in muso schizzo e muso impontio: il primo arriva al peso di 15 Kg. il secondo anche a 100
32:1589Comagna   compagnia: è formata di barche donde i pescatori uniscono le loro reti per una pesca comune.
33:1600Comio: far de comio   frugare, stuzzicare urtando il gomito, per iscuotere o per richiamare l'attenzione altrui su qualcuno o qualche cosa
33:1606Companizarse   dividere e risparmiare il companatico od altro per giorni o riprese, far a miccino.
33:1624Consulta   Conferenza giornaliera, nel Palazzo ducale, dei Savii (v. Savii) per le proposte da farsi al Senato.
34:1646Copa: ciapar per el copin   prendere per la collottola.
34:1659Corbato   corba; cesto per frutta o verdura.
34:1668Cordola   treffolo, filo attorto per fare una fune.
35:1741Crecola   strumento di legno (adoperato per gioco dai fanciulli), che contiene una linguetta metallica la quale, strofinata intorno ad una ruota dentata girante, produce un suono simile al canto della crecola.
36:1752Crivelo   nel signif. it di crivello ma anche in quello di arnese dove si pongono gli ami per la pesca.
36:1779Cubatolo   detto famigliarmente per piccolissima camera da letto.
37:1847Da bon   forma avverbiale usata nella campagna veneta per significare: davvero, in verità
38:1905Dar: dai! e redai!   alla fine! finalmente! - Serve a denotare impazienza o sdegno per l'altrui insistenza
39:1917Dato - (metemo un)   diamo per ipotesi, per esempio.
39:1925Deboto   fra poco; più tardi - quasi, quasi; per poco.
39:1926De din, de dia!   a fè! a di Dio! per bacco, perdinci!
39:1940Dente de can   così è chiamata una leva per strappare i denti
40:2014Desfar: desfarse per uno (fig.)   sagrificare stesso, ogni cosa per qualcuno.
41:2061Dessoravia   disoprappiù, per giunta, soprammercato.
42:2101Dir: se dise per dir   si parla a caso, per uso, per modo di dire
43:2138San Donà : Sandonà xe morto e so fio sta mal   dicesi per ischerzo da chi non è disposto a donare qualche cosa.
43:2147Dopion   intestino retto degli animali, detto così per distinguerlo dalla, trippa - v. tripa
44:2177Ducato   ducato, battuto per la prima volta nel 1661 - moneta che durante la Repubblica Veneta si distingueva dal « ducato corrente» - perchè il ducato effettivo o d'argento del peso di carati 109, grani uno valeva lire otto e il «corrente» lire sei e soldi quattro. «Il ducato di banco» era moneta ideale e valeva lire una e soldi dodici e il «ducato da olio» lire sei e soldi diciannove. C'era anche il 1/2 e 1/4 (G. Boerio).
44:2207Erbaroli (Arte dei)   si riuniva per concessione fattale di un altare, nella Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo,
45:2220Esser per la cavanela, per la fregola, per la palanca   esser un piluccone, per la pagnotta
48:2411Finta: far finta de no veder   far la gatta di Masino che chiudeva gli occhi per non vedere i topi
48:2415Fio: el fio de mio pare   per dire: io stesso
49:2461Fondèli o fondèi   gheroni, per le camicie.
49:2462Fondina   piatto fondo per minestra, zuppiera - piccola fonda.
50:2484Fora: de fora via   per terza mano
52:2595Fruston: frusta!   va via! (in uso per scacciare il gatto).
52:2616Furegar o futignar   frugare, frugacchiare V. anche: sfrognar cacciarsi per forza.
53:2655Galion gallone o galeone (31).   Pare un accrescitivo di galea corrisponderebbe a galeazza, la qual ultima ha tono dispregiativo forse perchè lavorata più rozzamente o destinata, per altre ragioni a servizii più comuni.
53:2656Galion: Galione o galeone   era un grande bastimento simile alla galea o galera, ma di alto bordo: andava a vela, serviva per guerra e per mercanzie; usato dapprima dalla Spagna, poi dai veneziani.
53:2657Galiota   «piccola galea, con un solo albero a vela ed a remi » - «piccola galea leggerissima che serviva per andare in corso».
53:2659Galioto   o anche remo da galera detto in senso dispregiativo per indicare un malvivente, mariuolo.
53:2669Galton   così i nostri barcaiuoli chiamano quella parte del remo ove finisce la parte allargata o pala e comincia el manego ossia ziron, il giglione o girone per cui si impugna il remo
54:2690Ganzer   è colui che per guadagno avvicina e trattiene alle rive dei traghetti con un bastone armato di uncino, detto ganso, le gondole che trasportano persone tragittanti da l'una a l'altra riva d'un canale.
54:2720Gastaldo ducale   era colui che dava il segno al carnefice per l'esecuzione della sentenza.
55:2749Giacomo: Sior Giacometo meza camisa   personaggio di una commedia del Goldoni (La bona mare) - dicesi per dileggio a chi veste stentatamente con decenza, essendo povero.
56:2781Gnanca per ombra o per insonio   neppure per ombra o per sogno - a nessun patto.
56:2794Gobo: pagar el gobo   pagar l'entrata; offrire da bere per festeggiare qualche avvenimento
56:2806Gorgon: San Gorgon, sete brentane e un brentanon   modo popolare di dire, usato specialmente dai contadini per significare che se nel 9 di Settembre in cui si commemora detto santo il tempo è cattivo, sarà pessimo l'autunno.
57:2861Gripola:   «o tripolo - sorta di pietra bianca tenera; (argilla tripolitana) che si polverizza e serve per lucidare gli utensili di rame».
59:2922Imbaterse   abbattersi, incappare in.... incontrarsi per caso con qualcuno.
61:3029Incotegarse   intanarsi, segregarsi, appartarsi dal mondo per salvatichezza; rannicchiarsi - v. cotego.
63:3121Intrada: pagar la bona intrada   versare un importo per essere ammesso, od iscritto in qualche Società, riunione ecc.
63:3135Introsarse: andar per i trosi   per i vicoli o sentieri
64:3160La boge!   interiezione volgare per esprimere con forza un sentimento d'indignazione che sta per prorompere.
64:3174Lama snodada   mastietto: è composto di uno o più anelli e d'un arpione incastrato in essi, per tenere congiunte le parti di qualche arnese che s'abbiano a ripiegare e volgere l'una sopra l'altra.
64:3190Laorier   chiusura di graticci per farvi entrare il pesce, nelle valli.
64:3196Lasagna o lasagnon   nel signif. di bietolone o scipido, id. come in ital. per di più V. trombon.
64:3204Lassar: no lassar de pesto   non abbandonare per un solo momento; essere sempre ai fianchi di qualcuno
65:3221Latela de la pergola   cornicelli: traversa che si mette da capo dei bronconi, su per la quale si diramano le viti.
65:3226Lavar i piati   rigovernare, lavare o nettare i piatti e altre stoviglie adoperate per mangiarvi.
65:3231Lavezo   laveggio, specie di vaso di terra per cuocere vivande che si usa in alcuni luoghi invece di pentola.
65:3240Legria   (termine popol.) - alleggrezza (per: allegria)
66:3250Lesca (pop:)   per: esca.
66:3277Letrico   termine popol. per elettrico o elettricità.
67:3333Lombardi   termine popolare, come palanche, per indicare denaro in genere.
67:3336Lorenzo (S.)   chiesa edif. per la volta nell'800 dalla fam. Partecipazio.
68:3387Macaroni: ciaro come l'acqua dei macaroni   e cioè, torbido come quell'acqua; usato anche figuratamente per indicare ció che si distingue, si vede o si intende poco.
70:3444Mal: spartir el mal mezo a par'omo   divider il male a metà per uno - fare un taccio o uno stralcio
70:3448Malcanton   località ch'ebbe il nome dalla poca sicurezza che vi trovavano i viandanti o di un ammutinamento di popolo avvenuto per questioni di esazione di decime parrocchiali.
72:3522Manizzete   guanti senza dita o mezzi guanti (per lo più di filo o di seta)
72:3536Marangona   così fu denominata quella tra le campane di S. Marco che suonava a disteso al levare del sole, invitando gli operai dell'Arsenale e gli artieri tutti al lavoro, molti dei quali erano anticamente marangoni costituiti, per la maggior parte, in «arte»
72:3545Marco: S. Marco per forza!   per necessità - volere e non volere (40)
73:3568Margariteri   lavoranti di pallottoline di vetro smaltato d'ogni tinta, che si chiamavano margherite - artefici che tagliano le canne di vetro per farne margarite - negozianti e venditori di siffatte margarite.
73:3578Maria: Siora Maria, de tola   si dice ancora, fra il popolo, per motteggio d'una femmina che sia magra, insulsa
73:3593Marota   serbatoio di legno a forma di barchetta traforata per conservare nel'acqua le anguille.
74:3610Marzemin   marzimino; usato fig. per indicare un dirittone, un furbo matricolato.
74:3620Masenar: la neve màsena   la neve sta per cadere
74:3631Mastela dei piati   id. per lavare le stoviglie
74:3637Mastelo scachío   inaridito, (per essere stato da lungo tempo senza acqua)
74:3639Mastelo: intender per le recie del mastelo   intendere per il buco dell'acquajo.
74:3646Mato da pozzi   tromba per sollevare l'acqua a forza di pressione o d'attrazione
74:3659Mea: tegnir a mea   tener uno per i capelli, tenerlo dipendente, pascere di speranze
74:3660Mea: tirar a mea   tirare o recare acqua al proprio mulino; tirar tutto per
75:3673Menar a torzio o in ziro   raggirare, menare per il naso
75:3698Mescola da polenta   matterello, mestolone per la polenta
75:3699Mescola da lasagne   spianatoio per i taglierini.
75:3704Meter da so posta   di per
77:3790Molinelo: aver la tria a molinelo   detto fig. - macinare a due palmenti (v. molin) ossia guadagnare per due versi e doppiamente, corrisponde a: essere a cavallo del fosso, aver tre pani per coppia
78:3807Monea: far monea falsa per qualchedun   (fig.) far carte false per alcuno, dar tutto stesso, far qualunque cosa possibile per qualcuno.
78:3829Morir de la so bona morte   di morte naturale, di malattia; coi conforti religiosi; non d'im- provviso o di morte violenta, o per infortunio
78:3830Morir drio a uno o a una roba   struggersi di passione per una persona, di ardente desiderio per possedere una cosa.
79:3854Muci   (esclamazione con cenno per far tacere) - zitto! silenzio! - In italiano significa la voce con cui si chiama il gatto
79:3873Munega   arnese di legno, intelaiato, a cui si applica uno scaldino e si mette nel letto per iscaldarlo.
79:3876Murazzi   muraglioni di macigni fatti erigere dalla Repubblica veneta lungo una gran parte del litorale che da Pellestrina si estende fino al di di Chioggia per tenere riparate le lagune dall'azione del mare.
79:3889Museto salsicciotto   specie di salame che per lo più si mangia lessato.
80:3916Napa o napara   nasaccia, nasone, napa del camin - capanna; ceppo. Napa dicesi da alcuni per idiotismo invece di mapa.
81:3944Natarelo   espressione popolare scherzosa per dire: bricconcello.
81:3948Navesela   navicella; piccolo stromento per lavoro a rete; recipiente per incenso usato nelle cerimonie religiose; orna- mento che le donne di qualche contado portano agli orecchi.
81:3950Nembaizza   uragano, tempesta orribile: dicesi anche per - nembo imminente o cielo infruscato e tonante che minaccia la tempesta
82:3988Nuar de spassagio   dicesi di chi nuota, tenendo la testa sopra acqua, mentre solleva un braccio per volta, ordinariamente battendolo sopra l'acqua per romperla e spingersi innanzi
83:4054Omo de legno   appicca cappe (arnese di legno per sostenere vesti)
84:4083Orbo: senza bezzi l'orbo no canta   per nulla non s'ha nulla
85:4154Ostregheta!   (esclam. popol.) - per Bacco, perdinci! Affè di Dio!
85:4163Pacioto o pacion   pacchierotto; paffuto (dicesi per lo più di giovinetto grasso e rubicondo) pacchione.
85:4176Pagiol de tole   intavolatura fatta per riparare dall'umidità il fondo d'una camera o di un bastimento.
85:4181Palagremo   (che suona paragremium) - paralembo: specie di grembiule che i bottegai ed i guatteri portono al davanti, allacciato alla cintura, per difendere i panni.
86:4184Palancola   pancone ;legno segato per lungo dall'albero, di grossezza maggiore di tre dita.
86:4188Paleto   così si indica tuttora un piccolo palo dinanzi al quale i regatanti devono svoltare per giungere al punto d'arrivo.
87:4234Panariol   asse del pan; paniere - (tavola bislunga e spianata su cui si ripone il pane per portarlo al forno)
87:4241Panela da viscio   paniuzza; fuscelletto impaniato che si adatta su vergelli (vergoni) per pigliare gli uccelli.
87:4270Papatasi   (fig.) - soppiattone; gattone; chi sopporta i torti della moglie per tornaconto.
88:4278Parabote   cercine; guancialetivo a guisa di cerchio per ripararo il capo dei bambini dalle percosse.
88:4283Parangon   drappo di seta - denominazione d'una calle di Venezia - Rialto dove si fabbricavan codeste stoffe che per la loro finezza e perfezione si chiamavano appunto di paragone.
88:4304Passà: passadin   sommoscio, alquanto moscio, appassito, dicesi specialmente: delle frutta, come per passà. Rifer. a persona: attempatello.
89:4317Passeto   braccio, metro, per misurare.
89:4326Patafia (Madama)   patafiona - dicesi per dispregio a donna assai grossa e goffa.
89:4335Pato dela scala   limitare, mazza di ferro o di legno per appoggiarsi nel salire le scale.
90:4372Peltro o peltre   significa propr: stagno raffinato con argento vivo, ma prendesi anche per piatto di questo metallo. - In ital. la parola peltri significa: lega composta di piombo e di stagno e, fig: ogni metallo e ogni maniera di ricchezza.
90:4379Peneto (zucaro)   zucchero pennito ritenuto un emolliente per la laringe, che si vendeva fino a pochi anni fa nelle drogherie.
90:4394Per   paio - per diana incana! - v. de din de dia! - par sbiego - v. sbiego.
91:4450Petar el mal   trasmetterlo per contagio
91:4457Petar: petevelo!   (modo volgare) tenetevelo per voi, non so che farne!
92:4471Petola o petolo o petuzzo   si dice per vezzo ad un fanciullino grazioso; in altro signif.: magrino, mingherlino, di bassa statura.
92:4514Piavola ponte dela   a S. Gallo, così denominato per la sua piccolezza: costr. nel 1840
93:4542Piera da bando   specie di piedestallo o cilindro di porfido, su cui, durante il governo della repubblica veneta saliva il banditore per pubblicare a suon di tromba, ad alta voce gli editti
93:4556Pignol: pignoleti (far i)   far pepe o pizzo: accozzare insieme tutti i cinque polpastrelli, cioè le estremità delle dita, il che si fa per giuoco o per attenuare una sensazione di freddo soffiando sulle dita stesse.
94:4566Piolar   (fig.) - lellare, andar lento nell'operare e nel risolversi, nicchiare, andar per le lunghe - v. andar (cola fiaca) e bibiar.
94:4572Píopío!   usasi per chiamare le galline al pasto.
94:4597Pitima   si dice famigl. per tentennone, seccafistole, cauterio
94:4608Pociar   sta per tociar - intingere, ma anche per
94:4610Pocio: xe pocio   le strade sono bagnate, infangate per la pioggia.
95:4661Pontar el remo   termine usato dai barcajuoli per indicare il movimento che questi tanno collo scopo di mandare avanti una barca spingendo colla pundel remo sul fondo del canale o fiume; ciò essi fanno quando non v'è acqua bastante per vogare, o quando la barca è molto grossa e l'acqua non troppo profonda permette che così possa farsi.
95:4664Pontariol da bote   spillo: ferro lungo per forare le botti
96:4696Portà   (agg.) per - inclinato disposto verso una cosa che ha tendenza a...
96:4697Porta dela Carta   porta del palazzo ducale, così chiamata perchè di fianco all'ingresso erano collocati alquanti cancelli o scrivanie per uso dei così detti balotini che scrivevano consigli e tuttociò che riguardava il servizio dei reggimenti.
96:4700Portar l'acqua cole recie   far miracoli di buon volere per giovare
98:4780Quartarolo   un quarto di denaro; si pagava per il tragitto del canale di Rialto.
99:4832Raner   detto per agg. a un uomo apprensivo, ipocondriaco, timoroso per la sua salute.
99:4834Ransignà dal fredo   aggricchiato, rattratto per il freddo
99:4837Ransignar i dei dal fredo   aggranchiare le dita per freddo.
100:4855Raspa   ha comune coll'italiano il signif. di lima o scuffina, ma durante la Repubblica Veneta ebbe anche quello speciale di: libro su cui si registravano le sentenze criminali di ogni sorta; anche oggi per tradizione, alcuni chiamano: fede di raspa il certificato penale estratto dal casellario giudiziale.
100:4863Rassada   Dicesi da noi per ischerzo all'ultimo dei figli nati in gran numero, od a fanciullo pretensionoso che si voglia mortificare anche scherzando.
101:4893Rebufo   specie di piccolo o minuto lavoro d'intaglio che si fa all'estremità d'un angolo per renderlo meno acuto.
101:4921Redentor   (S.) chiesa eretta nel 1592 per la liberazione di Venezia dalla peste.
101:4924Redurse su un ponte   ridursi alla miseria, all'accattonaggio che, a Venezia, per lo più si esercita dai ponti.
102:4950Re Magi   Cosi s'indicano a Venezia le tre statue di legno che per otto giorni, dal Giovedì dell'Ascensione, ad ogni ora girano intorno alla Madonna della torre dell'orologio
102:4966Render le so rason   eufemismo per signif. - vomitare
102:4971Repeton (far un)   inchino profondo - dicesi per lo più scherzosamente come : far i salameleche.
102:4972Requadro (nei palchi e muri)   sfondo nei palchetti e nelle pareti per dipingervi.
102:4974Resbogo o risbogo: Vegnir una cosa de risbogo   venir di sovvallo - si dice di cosa che viene senza spesa, e per lo più da godersi in brigata; dicesi ancora per indicare cosa che viene da via obliqua od equivoca.
102:4977Responder de trionfo   render pane per focaccia.
103:4988Restar per semenza come le zuche   restare per indice - (si dice di chi non vuole o non può correre la fortuna comune)
103:5022Roba da animali   ferrana, pastura per bestiame
104:5072Rosta   (coll'o largo) steccaja, pescaja, riparo o sostegno che si fa nei fiumi per rivolgere il corso delle acque a molini od a simili edifizii
105:5085Rumar o rumegar dei manzi   rugumare o ruminare - far ritornare alla bocca il cibo mandato nello stomaco, non masticato, per masticarlo, come fanno i buoi ed altri animali d'ugna fessa o ruminanti
105:5086Rumar   digrumare; per mangiare semplicemente - v. rumegar
106:5116Saco de ossi   ossaccia senza polpe; triste fascio d'ossa (dicesi per ischerno, di persona soverchiamente magra, o di cosa che è ridotta senza alcun valore o sostanza.
106:5145San Marco   (per forza) - modo di dire veneziano, riferendosi a cosa che si è costretti a fare.
107:5152Santo: el Santo   (per autonomasia) - San Antonio di Padova o la chiesa dedicatagli in quella città
107:5154Santo: parer un Santo renfrescà   parere una pittura (dicesi di donna lisciatasi troppo per apparire bella)
107:5155Santo: per che Santo?   per quale motivo?
107:5159Santolo   E' anche voce vezzeggiativa usata verso bambini o fanciulli per indicare loro anche persona estranea, ben veduta perchè porta loro dolci od altro
107:5169Saraca   Per similitudine e in ischerzo dicesi: sciabola
107:5174Sarasin: moro sarasin   detto per agg. alla carnagione bruna, bronzina.
107:5180Sareza: L'amico sareza   detto fam. il compare; per ischerzo, come per denotare un tale di cui s'è tenuta poco prima parola; talora dicesi ironicamente per alludere ad un cattivo soggetto
108:5210Sbalà   Abbiamo pure in ital. il participio passato del verbo sballare che può riferirsi anche al giuocatore quando, perde per avere passato i punti stabiliti, per termine di giuoco.
108:5236Sbater: la ghe sbate   modo di dire volgare per accennare a persona che ha fame.
109:5251Sbezzolin   buon procaccino o almanaccone: chi s'ingegna di guadagnare anche poco su poco, per campare la vita; per avere ragione in una lite; abbricchino.
109:5256Sbianzo: de sbianzo   per isghembo, a schiancio, alla sfuggita.
109:5263Sbocalon   sboccato, che ride sgangheratamente per futili motivi.
109:5275Sbrega   ceppo tagliato per lungo, da ardere - cioccoe toppo - schiappa
110:5298Sbrodacio o sbrodicio o sbrodegamento o sbrodolamento   sbrodolatura, brodo lungo per troppa acqua.
111:5329Scafa da proa   cassa da cubie, specie di riparo dalla parte di prua per ricevere le ondate che entrano per le cubie.
111:5349Scala: su per scala e zo per corda   maniera famil. per alludere ad un impiccato
111:5358Scalfaroti   scarpe di feltrelli (si pongono d'inverno, sopra le scarpe ordinarie o in luogo di queste per riparare i piedi dal freddo.
112:5366Scampon: far, dar o ciapar un scampon   trovar pochi momenti per recarsi alla sfuggita in un luogo
112:5367Scampon: de scampon   di volo, di passaggio, per un attimo, alla sfuggita.
112:5370Scandola   pallela o pallelatura; unione nella costruzione di due tavole o d'altro legname per fare incastri nell'estremità, a maggiore stabilità.
112:5380Scapinar le calze   rimpedulare le calze - detto per camminare: scarpinare, calcagnare
112:5382Scapolarla o portarla fora   uscirne per il rotto della cuffia.
112:5384Scapuzzar   scapuccinare, incespicare cempennare o inciampare per debolezza di gambe
113:5418Scartozzo de pevare mal incartà o mal ligà   maniera famil. per disprezzo verso un giovane damerino; farfanicchio.
114:5475S-ciona o s-cionela   campanellina - cerchietto di metallo o di legno per appendervi cortine od altro.
114:5494Scoazzera   Per scoazzera intendesi a Venezia anche un chiuso quadrato di muro, senza tetto e aperto da un lato, dove si ammonticchiavano le spazzature delle vie; o anche una grossa barca su cui vengono trasportate le spazzature fuori di città.
117:5607Segar o siegar a filo   andare per filo della sinopia
117:5640Semolì semolà!   bisticcio per dire: così e così! meno male!
120:5770Sgobarse   (iperb.) ingobbire per eccessivo lavoro; rompersi il fil della schiena.
120:5808Si ben!   (afferm.) bensì, per l'appunto
121:5828Sievolo: lotregan o dotregan   lo stesso pesce ora indicato (mugil auratus) di mesi sei circa, ditinto per rotondità di capo e per il color giallastro nell'albume dell'occhio; ha paglie più larghe e più liscie del botolo
121:5839Siliera o çiliera   barella per trasportar legna od altro (dal greco xilos).
122:5850Simiton: ciapar un simiton   scattare per impeto di passione.
122:5865Sisila   piccola barca per canali interni, antica.
124:5958Sora via o sora mercà   per sopramercato
124:5972Sortù   (for sour tou) ampolliera (per l'olio e per l'aceto).
125:6026Spegazzo   sgorbio, scarabocchio, sfregacciolo per macchia d'inchiostro
125:6038Spergolo   legnetto sottile per accender il fuoco.
125:6053Spierar qualcossa   sperare qualche cosa, opporla alla luce del sole, per vedere se essa traspare.
126:6095Spuar sul piato che se magna   render male per bene.
128:6183Sto   (coll'o serrato) - forma aferetica, per: questo.
128:6189Stomeghin   arnese di lana per riparare e riscaldare lo stomaco - stomachino
128:6190Stomeghin   agg.: si dice di chi per ogni piccola cagione dia segno, con leziosaggini, di disgusto, di turbamento di stomaco.
128:6205Storton   bistorto, storto per ogni verso.
129:6234Stramazzo: far su i stramazzi e voltarli   abballinare le materasse, ossia alzarle, rivoltarle sopra stesse per rifare il letto - v. anche leto.
130:6266Strazzamercà (a)   a buonissimo mercato, per un pezzo di pane, stracciare, sciupare.
130:6271Strenzer i oci per vederghe mégio   sbirciare, socchiudere gli occhi per distinguere le cose minute e lontane
131:6361Supieto   suffionetto: canello di rame usato dagli orafi, per saldare oggetti alla fiamma d'una lucerna
132:6396Svogazzar   vogare per diporto o sollazzo - vogazzare
133:6435Tachizar   (termine degli stampatori) - taccheggiare il timpano del torchio per rialzarlo
133:6449Taconar: taconarla o medegarla   (fig.) per: accomodar alla meglio una faccenda, una questione ecc.
134:6464Tagiar: Tagio de carne - per el   per il bue:
134:6494Tagiar: Per el vedelo   per il vitello:
135:6498Vedelo: lai de dentro o fricandò   v. sopra, per 'el
135:6516Tamisar qualchedun   fig. interrogare con arte qualcuno per farlo parlare, per giudicarlo, per conoscerne le idee: farlo frullare.
136:6559Tavela   mezzana, per ammattonare i pavimenti; pianella che si adopera nei coperti.
136:6564Tecia   tegame; se di terra cotta; tegghia o teglia se di rame; in tal caso è talvolta denominata nel nostro dialetto anche tortiera se usata per cuocervi le torte
136:6565Tecia   dicesi nel dialetto veneziano (come in ital.) per ischerzo di un cappello di forma strana e goffa
137:6622Terina   zuppiera, insalatiera od altro vaso di maiolica per la mensa.
138:6671Tirar in longo   andare per le lunghe, prolungare
139:6719Togna   lensa o lenza o filaccione; zimzello per prendere il pesce.
139:6752Tonin Bonagrazia (70)   Nome di un tipo vecchio di popolano vissuto in Venezia nell'ultimo cinquantennio del secolo scorso, ricordato ancora per la singolarità del suo modo bizzarro ma accurato di vestire, bonario e lezioso, di conversare.
140:6760Topo   nel signif. di: battello falcato o barca peschereccia di cui si servono i pescatori per il trasporto del pesce.
140:6768Tor tuto sula ponta del piron   pigliar per male ogni cosa
140:6774Tor: torse soto gamba uno o una cosa   non tenere in alcun conto: pigliar per una baia, per una beffa
141:6808Trata   giornata prestabilita per la caccia in valle
142:6859Turco fumar, bever, bestemiar come un turco   modi di dire popolari per indicare l'intensità, e talvolta, la grossolanità dell'azione accennata da detti verbi
142:6887Urtarse in qualchedun   per strada - v. dar el muso
142:6896Ute   quanto a, per, come - p. e.: ute soldi stemo mal - quanto a denari la va male.
144:6969Veder in banda   per banda o in iscorcio
145:7002Vender gati in saco   vendere lucciole per lanterne.
145:7020Ventresini   così si chiamava una volta la ventresca - e anche oggi talvolta per ventresini de porco si intende quella falda di grasso e magro, con cotenna, che si estrae dalla pancia del maiale vicina al lardo; corrisponderebbe alla ventresca ossia alla pancia del tonno, nella parte più grassa o più morbida.
146:7037Verleto   barletto (strumento di ferro per tener fermo sul banco il legno che si lavora dagli intagliatori).
147:7125Vivatar   vivacchiare - industriarsi per campare.
149:7194Zago: El prete che procura per el bago   a bere al prete, che 'l chierico ha sete; si dice quando alcuno chiede per altrui ciò che vorrebbe per sè.
149:7221Zara   nel signif. di: giara, orcio, urna; vaso grande di terra cotta, inverniciato al di dentro, per lo più da tener acqua od olio.
150:7243Zendà zendado o zendale   drappo leggero di seta, detto per vezzo anche: zendaleto o zendalina (73).
150:7268Zioba: la setimana dei tre zioba   dicesi per ischerzo come termine inesistente di pagamento da chi non vorrebbe pagare i suoi debiti
152:7344Zogia da morto   ghirlanda mortuaria per la persona celibe o nubile: perciò
152:7349Zogolo o ziogolo   zimbello formato da più uccelli legati per allettare gli uccelli che si vogliono prendere.
152:7366Zornada mauca o mestizza   infruscata, incerta per pioggia, nuvolosa

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