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Piccio's Dizionario veneziano-italiano

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Pg:RecVenetian Dialect   Standard Italian
2:50A remengo   ramingo, alla malora, a farsi friggere, in rovina, in perdizione. Preceduto da va, è un'esclamazione volgare, spesso scherzosa od un'invettiva “va, t'impicca ! - all'inferno !„
2:63A tagio te lo dago a tagio   è un modello, me ne fo garante : rifer. spec. a persona di cui si può giudicare con certezza, (anche ironicamente).
3:132Alipio - El me par S. Alipio ala colona   è duro, impalato come un piuolo (1)
4:160Anareta   così era e talvolta è ancora denominato un piccolissimo (bocaleto), recipiente di terra cotta inverniciato, destinato a contenere per poco l'acquavite o grappa messa in vendita in quella ridottissima quantità.
8:379Bacalà   baccalà, baccalare (asellus o nasello :gadus morhua) la cui qualità migliore chiamasi volgarmente ragno - Merluzzo o nasello (gadus merluccius) è un'altra specie di baccalà più piccolo proveniente dai mari del Nord, pure disseccato - Stochfis - stoccafisso o pesce bastone, così si chiamano la morhua e il gadus merluccius ora accennati. Oltre alle suddette due specie vengono pure preparati e mangiati sotto lo stesso nome i pesci detti da noi :lovo molo e mormora, raccolti in mari, dove si trovano di grandezza molto maggiore che da noi. - Bertagnin è un merluzzo di varia grandezza ma più di sovente piccolo, disseccato e salato.
10:474Barba: la ga tanto de barba   è antica quanto il brodetto.
12:589Ben: far el ben di Dio   profittar molto - la ghe sta ben! - ben gli sta! no esserghe da far ben - non essere terreno adatto (anche fìg.) - se volè ben a Dio... - se vi piace, - se volè, ben con ben, se no.... se vi piace è così, altrimenti...
14:647Bisato femenal   anguilla fluviale consimile al bisato è il gronzo - v. arzento vivo.
14:684Bocolo   Si offriva nella festa di. S. Marco dal giovine innamorato alla sua fidanzata, ora la consuetudine è quasi abbandonata.
15:701Boger: se boge   è un caldo insopportabile!
16:781Braghiero   fig. dicesi d'uomo che è d'impaccio a ed agli altri - esser pien de braghieri - aver mille brighe, fastidi (v. bibia e meia)
16:786Branzin   pesce - lupo (labrax lupus) ,finchè è piccolo si chiama baicolo.
21:1027Calcagno: l'amor ghe xe andà in tei cal- cagni   l'amore gli si è spento, se n' è annoiato (così dicesi anche d'altri sentimenti).
22:1050Caligo: El s'ha perso in tei caligo   egli è andato in dileguo; non lo si vede più: andò non si sa dove.
23:1130Candele - morto Cristo, stua le candele   fatta la festa è corso il palco.
23:1140Canocia   canocchia (squilla mantis) si dice vodo come una canocia di chi è affamato e smilzo (23).
24:1145Cantar de l'anara, dele rane, dei corvi, dei rospi   gracidare (che è proprio anche della gallina dell'oca e d'altri uccelli presi da stizza, da spavento (Fanf.)
31:1516Co bon! (esclam.)   Com' è buono!
32:1561Cola de formagio o da marangoni   è una certa colla che fanno i legnajuoli con cacio, acqua di calce viva e con altre materie per unire fortemente pezzi di legno o d'altro
32:1589Comagna   compagnia: è formata di barche donde i pescatori uniscono le loro reti per una pesca comune.
35:1722Cotego: el xe un cotego   (fig.) - è un solitario; non socievole; misantropo, zoticone; cotennone.
39:1940Dente de can   così è chiamata una leva per strappare i denti
39:1960Decgrazia   grazie al Cielo! Che ringrazi il Cielo! Può essere contento! - corrispondendo al deogratias ultima frase della Messa, deo grazia, si usa come esclamazione che esprime chi è soddisfatto d'aver bene e finalmente compiuta qualche azione od impresa.
40:1973Desasio: el xe, el ciama el desasio   è pessimista, è profeta di sciagure v. pitima.
42:2119Dito: l'è un dito   è un'idea invalsa, un'opinione che corre, un modo di dire (affermazione recisa del nostro popolo quando non può spiegarsi di più)
43:2138San Donà : Sandonà xe morto e so fio sta mal   dicesi per ischerzo da chi non è disposto a donare qualche cosa.
44:2190Elo   (coll'e stretta) - egli, lui è
44:2191Elo   (coll' e aperta - è esso? desso? usasi spesso invece di xelo.
47:2342Fenestrer   finestraio o che fa le finestre o vetraio - La voce verer (o consafinestre) è ormai antiquata, non più usata, registrata dal Boerio, e corrispondeva a vetraio ossia a ohi fa e vende oggetti di vetro, a chi vende o rimette i vetri alle finestre e simili.
50:2500Formager   formaggiaio. Vende più specialmente ogni qualità di formaggio, ma anche salami, prosciutto, acciughe ed è quasi un'altro biavarol - v. biavarol e luganegher.
54:2690Ganzer   è colui che per guadagno avvicina e trattiene alle rive dei traghetti con un bastone armato di uncino, detto ganso, le gondole che trasportano persone tragittanti da l'una a l'altra riva d'un canale.
56:2796Gobo de Rialto   così denominato un piedestallo o parte di colonna di granito egiziano, che sorge a S. Giacomo di Rialto: la piccola scala a cui si sale è sostenuta da una statuetta di Pietro da Salò curva sotto il peso che sostiene.
56:2806Gorgon: San Gorgon, sete brentane e un brentanon   modo popolare di dire, usato specialmente dai contadini per significare che se nel 9 di Settembre in cui si commemora detto santo il tempo è cattivo, sarà pessimo l'autunno.
58:2868Gro gro (far)   far le fusa: proprio del gatto quand' è soddisfatto.
58:2888Gualivo: malgualivo   è il suo contrario.
60:2978Impricar: questo non imprica el caso   ciò non è del caso.
63:3143Inzacolarse   inzaccherarsi, impilaccherarsi. L'altro signif; di accingignare o succignare non è più in uso.
64:3174Lama snodada   mastietto: è composto di uno o più anelli e d'un arpione incastrato in essi, per tenere congiunte le parti di qualche arnese che s'abbiano a ripiegare e volgere l'una sopra l'altra.
64:3193Lardo: No gh'è lardi   non c' è abbondanza
68:3358Lume: lumin (xe morto el)   il lumicino è spento.
70:3450Malegnazo: sia malegnazo!   (interiezione di chi è ovvero finge, scherzando, d'essere in collera) - Mal aggia! Maledetto il diavolo! Eh via! v. malorsega.
70:3458Malpaga   così è chiamato un rio e ponte a S. Barnaba dal soprannome dato a Fantino Michiel che ivi aveva edificato un palazzo.
71:3493Manega: questo xe un altro par de maneghe   questa è una cosa diversa.
72:3516Manin   maniglio, armille, è formato di lunghe fila d'oro colle quali le popolane ancor oggi si adornano il collo - monile di Venezia. Nome dato ad un palazzo a Rialto dove abitò l'ultimo doge.
75:3694Merda de osei   caccherelli, e se è secca: calcinacci.
79:3883Muro grezo o cola prima marita   muro arricciato, a cui si è dato la prima mano o crosta della calcina - v. calçina
81:3953Nena: la par la nena de Pilato   pare la nencia di Barberino: dicesi di persona sciatta nel vestito - è una manimorcia, una sciammannata
82:3993O   lettera vocale dell'alfabeto che presa in forza di sostantivo è mascolino
83:4061Omo: l'è un ometo in gamba   è un uomo ammodo, di proposito, di conto, di voglia.
83:4070Onto: L'è onto?   è alticcio
85:4159Pachea de mar   maccheria (calma di mare, spianato e smaccatissimo, quando il cielo è nuvoloso) - vento di scilocco.
86:4226Pan: L'è un pan onto   è una bazza
87:4260Panza: panzeta de ton   sorra ;così chiamasi la carne della pancia del tonno, sia fresca, sia salata; quando è posta in salamoja dicesi: tarantela, la quale è più precisamente la parte del tonno sott'olio, tagliata fra la schiena e la pancetta
88:4303Passà   immezzito; spec: dicesi delle frutta o d'altre cose soggetto a deperimento, quand' è passato il loro momento migliore e tendono nel gusto e nella sostanza a guastarsi
90:4410Pero gnoco o bruto e bon   pera bugiarda (perchè pare acerba ed è matura)
95:4635Pomolo dele ganasse   pomo o pomello delle guance (il cui osso è detto zigoma)
95:4661Pontar el remo   termine usato dai barcajuoli per indicare il movimento che questi tanno collo scopo di mandare avanti una barca spingendo colla pundel remo sul fondo del canale o fiume; ciò essi fanno quando non v'è acqua bastante per vogare, o quando la barca è molto grossa e l'acqua non troppo profonda permette che così possa farsi.
99:4831Rancurar   raccogliere, serbare, conservare, custodire. - Qui il signif. è ben diverso dall'italiano - rancurar == dolersi, rammaricarsi.
100:4885Rebater   è lo strumento stesso, chiamato ribeba o ribeca, o scacciapensieri.
101:4894Rebuto   rimessiticcio; ramo nuovo rimesso sul vecchio; quello della vite è detto femminella.
101:4915Recioto de vin   abbeveraticcio; e se è di bicchiere: culaccina, rimanenza, residuo
101:4922Redenzio: no gh'è redenzio   non c' è via, verso.
102:4967Render: l'è pan che se rende   quel che è fatto è reso.
104:5075Rosto: Questo xe un bon rosto!   (fig.) questo è un inganno, una truffa, una giunteria: una persona o cosa che non alcun vantaggio.
105:5108Ruzola   bruco (è la larva della phalena tinea culmella).
106:5116Saco de ossi   ossaccia senza polpe; triste fascio d'ossa (dicesi per ischerno, di persona soverchiamente magra, o di cosa che è ridotta senza alcun valore o sostanza.
106:5117Sagrin   zigrino o sagri - pelle di pesce spinello (squalus canicula, squalus squatina) con cui si ricoprono gli astucci ed altrì oggetti; ora è pelle di pecora, di capretto o di vitello giovane, con cui si fanno anche scarpe
106:5145San Marco   (per forza) - modo di dire veneziano, riferendosi a cosa che si è costretti a fare.
107:5157Santo: No gh'è santi, Madone! - No gh'è santi che tegna!   Non c'è Cristi! non c' è verso! ecc.
107:5180Sareza: L'amico sareza   detto fam. il compare; per ischerzo, come per denotare un tale di cui s' è tenuta poco prima parola; talora dicesi ironicamente per alludere ad un cattivo soggetto
109:5261Sbiego o camufo sbiego   (sost.) - pezzo di stoffa qualunque, tagliato in sbieco, raddoppiato e disteso, cucito nella parte superiore, a pie' d'un abito: se questo pezzo è più largo, non doppio e cucito anche nella parte inferiore si chiama pedana: la qual parola, oltre ad altri significati, ha quello che in italiano corrisponde a «rinforzo di panno o di stoffa più ordinaria, che le donne mettono in fondo ai vestiti dalla parte di dentro».
111:5325Scafa   pila dell'acquaio; propriam. quella pietra quadrangolare incavata intorno ai lati, sulla quale si rigovernano le stoviglie ed i vasi della cucina :detta pila è sormontata da un lato dal scolaor o colaor - scolatoio o colatoio: palchetto pendente su cui si pongono i piatti od altro ad asciugare; l'una e l'altro formano el secier che, secondo alcuni, corrisponde al solo scolaor
111:5328Scafa: far la scafa   far greppo; è il raggrinzare della bocca di chi comincia a piangere
113:5459S-ciaranzana dele stofe   radore dei panni, quando la loro tessitura è rada.
114:5468S-cieson (57)   bertuccione, bertuccia in zoccoli; famil, è detto ad un uomo che abbia capigliatura abbondante ed arruffata in modo da apparire brutto e ridicolo.
118:5686Sestin: l'è un bei sestin!   è un bel sennino, una persona assennata.
121:5820Sievolo: da comagna o da zatara   cefalo che si piglia nella laguna con rete di sottilissimo lino: si dice da comagna perchè lo si pesca quando è in pastura (co 'l magna)
121:5826Sievolo: caostelo   cefalo d'un anno crescente, di scaglie minute, il cui primo nome è botolo cui somiglia nella forma acuminata del capo
124:5973Sorze   sorcio; topo casalino: non è il mus rattus come vorrebbe il Boerio, che ha dimensioni assai maggiori, ma il mus musculus.
124:5997Spálparo: ghe xe vegnudo i spalpari   gli è saltato il ticchio, il grillo.
126:6105Squaquara   poltiglia, motticcio - Si dice specialmente del melone quand' è troppo maturo ed insipido.
129:6261Strazza: esser fora dele strazze   essere fuori dalle fasce; dicesi, di bambino che è uscito dal tempo in cui viene fasciato
131:6360Supiar: No l'è miga un goto da supiar   non è cosa facile; non è co me bere un uovo.
134:6467Bò: lai sutilo   parte del quarto posteriore più vicino alla costata, href=spiegazioni.php#Note65>(65), se vi è unita una lista di carne del ventre; quando il taglio è privo di due liste si chiama: tagio da rosbiff o da rosbraff
135:6500Vedelo: lonza   lombata quando vi è unito il filetto
136:6564Tecia   tegame; se di terra cotta; tegghia o teglia se di rame; in tal caso è talvolta denominata nel nostro dialetto anche tortiera se usata per cuocervi le torte
136:6595Tela: Esser o restar in braghe de tela   essere sprovvisto di quanto è necessario
139:6711Toco: l'è toco   (rifer. a persona) - nel tisico; è indozzato - rifer. a frutta: magagnato, guasto.
140:6793Tramezera dele scansìe   palchetto, ognuno dei ripostigli ond' è divisa la scansìa.
141:6851Trovaso (San.)   Santi Gervasio e Protasio, martiri cristiani, ai quali è dedicata una chiesa in Venezia, antichissima, rifabbricata nel 1028.
144:6947Varoter   pellicciaio, vaiaio, così detto da vaio, specie di pelle del vaio che è un animale simile allo scoiattolo (72).
144:6972Veder: lo vedo e no lo vedo   è in grave pericolo
147:7120Vita: el ga una bela vita   è ben proporzionato
148:7174Vovi: vovo lendegaro   guardanidio se è naturale, ed endice o indice se artefatto
149:7203Zane   Zane è il cognome di famiglia patrizia veneziana, che fondò la Chiesa di S. M. M. Domini
150:7230Zátare   lunga spiaggia o fondamenta ch' è posta nel sestiere di Dorsoduro, dirimpetto all'isola della Giudecca; si chiama anche: fondamenta dele zatare.

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Text last updated 1 Nov 2017
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