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Piccio's Dizionario veneziano-italiano

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Pg:RecVenetian Dialect   Standard Italian
1:21A cusso!   alla cuccia! (esprime un'intimazione al cane).
2:50A remengo   ramingo, alla malora, a farsi friggere, in rovina, in perdizione. Preceduto da va, è un'esclamazione volgare, spesso scherzosa od un'invettiva “va, t'impicca ! - all'inferno !„
2:63A tagio te lo dago a tagio   è un modello, me ne fo garante : rifer. spec. a persona di cui si può giudicare con certezza, (anche ironicamente).
2:64A ti ! - a ti canela !   guarda un po ! che ti pare? - interiezione ed interrogazione, di compiacenza o di dispiacere, secondo i casi.
3:132Alipio - El me par S. Alipio ala colona   è duro, impalato come un piuolo (1)
4:160Anareta   così era e talvolta è ancora denominato un piccolissimo (bocaleto), recipiente di terra cotta inverniciato, destinato a contenere per poco l'acquavite o grappa messa in vendita in quella ridottissima quantità.
5:242Andar via duro duro   come un piuolo, impettito, pettoruto.
6:277Apetito   che el Signor te conserva la vita, perchè l'apetito no te manca - modo popolare equivale a :ti xe una bona posada, sei un forte mangiatore.
6:298Ari - no dir ari, ne stari   non preavvertire ;ad un tratto.
6:302Aria tagiar l'... - beverghene un cicheto, un bicerin   bere un bicchierino d'acquavite.
7:324Arsilio   legno da trasporto, da guerra, del sec. X - corpo sguernito d' un bastimento.
8:379Bacalà   baccalà, baccalare (asellus o nasello :gadus morhua) la cui qualità migliore chiamasi volgarmente ragno - Merluzzo o nasello (gadus merluccius) è un'altra specie di baccalà più piccolo proveniente dai mari del Nord, pure disseccato - Stochfis - stoccafisso o pesce bastone, così si chiamano la morhua e il gadus merluccius ora accennati. Oltre alle suddette due specie vengono pure preparati e mangiati sotto lo stesso nome i pesci detti da noi :lovo molo e mormora, raccolti in mari, dove si trovano di grandezza molto maggiore che da noi. - Bertagnin è un merluzzo di varia grandezza ma più di sovente piccolo, disseccato e salato.
8:395Bagatin   moneta mista di rame e argento, coniata nel 1282 un dodicesimo di soldo della Repubblica veneta (soldo di 12 denaro = 0,0261 - denaro = 0,0022.
9:453Banda da banda   di fianco, da un lato, da parte.
10:496Baro: far un baro   accumulare, formare un mucchio.
11:550Batipalo   Il bracciante tirando una lunga corda, da cui pende un grosso maglio, e poi lasciandola cadere di peso sul palo che vuol piantare sull'acqua, accompagna per conservarlo, all'unissono il movimento col ritmo della cantilena: batipalo eh! la quale si ripete ad ogni caduta regolata dal maglio sul palo.
12:559Bauta   veste da camera formata di un terraiuolo nero di seta o d' un mantellino di seta nera che dal capo scendono sulle spalle; usato dai nobili nel sec. 17° e 18° come abito di ripiego nelle uscite in pubblico.
12:562Bava: far le bave   fremere di corcuccio, avere grandissima smania (Boerio) - ma dicesi anche di un bambino o d' un vecchio cui la saliva cola dalla bocca.
12:567Bazzega   bazzica (giuoco) - ogni cosa ghe fa bazzega, prende tutto come un giuoco.
12:583Belo - andar a bel belo   andar adagino, lemme, lemme aver el bel da far - aver un bel dire, un bel fare.
12:596Bero   natiche - parte posteriore del corpo d' un animale.
13:628Biasio luganegher   Costui secondo una nota leggenda veneziana era un pizzicagnolo che ammaniva lo sguazzetto (v. sguazzeto) colle membra dei bambini rubate notte tempo.
14:681Bochin (far el)   far il bocchino sorridente - un risolino, il lezioso.
15:701Boger: se boge   è un caldo insopportabile!
15:705Bogiazza   bollichio, bollicamente d' un fluido molle come cosa che bolle: si dice anche del catarro che non può espettorarsi.
15:709Bògio: far dar un bogio   far dare un bollore.
18:875Brusar el pagion a qualchedun   marinargli un compenso.
18:891Brustolin: che brustolin!   voce scherzosa per accennare ad un freddo frizzante.
18:894Brustolo: no averghene un brustolo   non avere il becco d' un quattrino.
21:1000Caena: meter le barche in caena   specie di punizione che s'infligge dall'autorità comunale ad un gondoliere o barcaiuolo, la quale consiste nel tener incatenata la barca per un certo tempo a sospensione del servizio.
22:1034Calçineri   calcinaj - muratori. Erano riuniti in un'arte e adunavansi nella chiesa di Ss. Vito e Modesto.
22:1042Calegher - (scuola del)   formavano un'arte nel 1300 - raccoglievansi nella chiesa della Carità - si contavano 350 botteghe.
22:1045Calesela del leto   parete della stanza fra un letto ed un altro.
22:1055Calto d'armer   cassella, scompartimento d' un armadio.
23:1099Campane: esser un campanelo   esser agile come un pesce.
24:1174Cantin (fig.)   accennare ad un noto argomento.
25:1213Capelada o incapelada - (dar una)   dar un cappellaccio.
26:1252Carantan   sessantesima parte di un fiorino austriaco, piccola moneta.
27:1316Cascar in drio copa   far un tombolo
28:1349Castronar   acciabattare, abborracciare, ciarpare, far un piastriccio
29:1380Cavana   specie di basso portico che s'interna in un edificio sull'acqua, che serve a riparo delle barche; sito in cui staziona la gondola ai traghetti.
29:1383Cavanis   fratelli sacerdoti piissimi, fondarono le benefiche scuole di Carità ai Gesuati e riedificarono la vicina chiesa di S. Agnese. Il padre Marcantonio fu anche poeta e scrisse nel nostro dialetto un ditirambo in lode della zucca.
30:1455Ciapar una calda   darsi un caldo
30:1460Ciapar un ano de preson   essere condannato ad un anno di carcere
30:1469Ciapo   allacciatura fatta in modo che mai si allunghi o si restringa; serve per legare un palo, od altro.
31:1540Cocon: tegnir streto per la spina e spander per el cocon   risparmiare da un canto e prodigare dall'altro.
32:1591Comare   mammana, levatrice - madrina che tiene a battesimo od a cresima un fanciullo - la moglie del compare - amica, compagna - v. compare.
33:1629Contentin: Dare el contentin   accontentare in qualche piccola voglia un fanciullo.
33:1632Convulsìon - (ciapar le)   essere assalito da un accesso convulsivo.
34:1649Copar l'ocio   schiacciare un sonnellino
35:1722Cotego: el xe un cotego   (fig.) - è un solitario; non socievole; misantropo, zoticone; cotennone.
35:1738Cragna   untume, sudiciume sul collare d' un abito od in altra parte della veste in contatto col corpo
35:1741Crecola   strumento di legno (adoperato per gioco dai fanciulli), che contiene una linguetta metallica la quale, strofinata intorno ad una ruota dentata girante, produce un suono simile al canto della crecola.
36:1757Crognolo: dar un crognolo   dar un pugno, o un punzone colla nocca della mano.
37:1802Cuor (patir el)   soffrire di palpitazioni (fig.) - provare un'angustia, un rovello, affanno
38:1896Dar una feta a uno (fig.)   tenergli un lungo discorso, annoiarlo con una tiritera
38:1898Dar un'onta e una ponta (fig.)   dare un pane ed una sassata
39:1911Dar: darghela in drio (fig.)   ribattere un discorso, non prestarvi fede
39:1913Dar: no darghene una pataca   non darne un fico secco
39:1915Dar: darse le man atorno   ricercare con ogni mezzo, affrettarsi a riuscire ad un fine.
40:2011Desfar un gropo   sciogliere un nodo v. anche gropo
41:2040Despacar   spacchettare, aprire un pacco.
41:2046Despetolar o despetolarse o despegolarse   sciogliere o sgiungersi da un corpo attaccaticcio - (fig.) disimpacciarsi, sciogliersi da un impiccio, uscirne; spaniarsi.
42:2084Dibater o debater   diffalcare in un conto; in una spesa.
42:2087Diluvio da osei   diluvio da caccia, (specie di vasta rete che ha nel mezzo un sacco in cui si fanno cadere gli uccelli, specialmente le passere mattugie) (seleghete megiarole).
42:2118Dita: bona dita!   un galantuomo davvero! - buona lana!
42:2119Dito: l'è un dito   è un'idea invalsa, un'opinione che corre, un modo di dire (affermazione recisa del nostro popolo quando non può spiegarsi di più)
43:2150Dormir come un zoco   come un tasso, come un ghiro - fisso, sodo, in sulla grossa
43:2160Dressagno   dirittura - corso diretto d' un fiume
43:2170Drian: sarò drian de ti   così dice talvolta un barcaiolo ad un altro quando si propone di seguirlo nelle volte o turni delle barche, dei traghetti.
44:2185Duro come un palo: come el manego dela scoa   come un travertino.
44:2207Erbaroli (Arte dei)   si riuniva per concessione fattale di un altare, nella Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo,
45:2220Esser per la cavanela, per la fregola, per la palanca   esser un piluccone, per la pagnotta
46:2266Far da Zane e da - buratin   far un di tutto, servire in più modi; servir di cappa e di mantello
46:2281Far fanela o foghera   star seduto lungamente in un luogo con poca o nessuna spesa
46:2301Far un su e su   fare un agguaglio
46:2303Far tanto de testa   stordire, fare il capo come un cestone
47:2362Fià (spetar un)   aspettare un pochino
47:2374Fiasco: (butar via el vin del colo del fiasco)   sboccare un fiasco
48:2375Fiasco (impenir un)   abboccare, riempire un fiasco.
48:2384Figà ghe (voi del bon)   ci vuole un bel coraggio, un buon fegato.
48:2390Filada (dar una)   dare un rabbuffo, una ramanzina.
50:2500Formager   formaggiaio. Vende più specialmente ogni qualità di formaggio, ma anche salami, prosciutto, acciughe ed è quasi un'altro biavarol - v. biavarol e luganegher.
50:2513Fornaza   fornace. - Così chia masi anche un tratto di mare fra Chioggia e la Maistra.
50:2536Fosso: stropar un   (interrare un fossato).
50:2538Fracaciope   dicesi di giovanetto corpulento e grasso, di colorito acceso, quasichè denoti un mangiatore.
51:2543Fraco: ciapar o darghene o darsene un fraco (sottint. de bote)   dare o pigliarsi un rovescio, un carico, una buona dose di bastonate, di legnate.
51:2546Fragia de arte   confraternita (scuola) di un'arte.
51:2553Franze (far le)   sfrangiare ossia - fig.: far malignamente un commento od un'appendice ad un discorso
51:2554Franze: magna franze   dicesi volgarmente di un vagheggino che segue, corteggia le popolane, le quali portano scialli con frangia
51:2559Fregar pian pianin   soffregare qualchedun - fregarla a uno, fargli un brutto tiro
51:2564Fregola: esser per la fregola   mirare ad un guadagno sia pure meschino
52:2596Frutarol   fruttivendolo. I frutaroli si riunirono in confraternita sino dal 1423: ebbero un oratorio sacro a San Giosafatte ed un ospizio di 19 camere: formarono poi una sol arte cogli erbaiuoli. Erano promotori di feste popolari.
52:2620Furegoto   quantità di cose (dar un) - V. fraco.
52:2626Fusta   piccola galea ad un solo albero dove si tenevano precariamente i condannati.
53:2634Gafaro   nome di una fondamenta e d' un ponte in parrocchia S. Pantaleone derivato dall'antica famiglia Gaffaro che ivi abitava.
53:2655Galion gallone o galeone (31).   Pare un accrescitivo di galea corrisponderebbe a galeazza, la qual ultima ha tono dispregiativo forse perchè lavorata più rozzamente o destinata, per altre ragioni a servizii più comuni.
53:2656Galion: Galione o galeone   era un grande bastimento simile alla galea o galera, ma di alto bordo: andava a vela, serviva per guerra e per mercanzie; usato dapprima dalla Spagna, poi dai veneziani.
53:2657Galiota   «piccola galea, con un solo albero a vela ed a remi » - «piccola galea leggerissima che serviva per andare in corso».
53:2659Galioto   o anche remo da galera detto in senso dispregiativo per indicare un malvivente, mariuolo.
54:2676Gamba: destirar le gambe   fare un po' di moto
54:2680Gamba: tagiar le gambe (fig.)   troncare ogni vigore, ogni slancio in un'impresa
54:2690Ganzer   è colui che per guadagno avvicina e trattiene alle rive dei traghetti con un bastone armato di uncino, detto ganso, le gondole che trasportano persone tragittanti da l'una a l'altra riva d' un canale.
55:2752Giandussa: se no se mor de cancro se mor da la giandussa   se non si muore d'una malattia, si muore d' un altra.
55:2756Giazzarse el sangue - no aver più fià da parlar   esprime l'effetto di un grave sgomento - allibire (veggasi il dantesco impietrare)
55:2767Giozzo   ghiozzo: piccola quantità d' un liquido
56:2791Goba (far) o far panza   incurvarsi d'un corpo diritto, spec. d' un muro.
56:2796Gobo de Rialto   così denominato un piedestallo o parte di colonna di granito egiziano, che sorge a S. Giacomo di Rialto: la piccola scala a cui si sale è sostenuta da una statuetta di Pietro da Salò curva sotto il peso che sostiene.
56:2814Goto: no i xe goti da supiar   non sono cose da farsi in un attimo.
58:2877Grosso o matapan   moneta veneta: era la vigesima quarta parte di un ducato - Il grosso del ducato corrente era di soldi 5 e piccoli due: quello del ducato d'argento, di soldi 6 e piccoli 7; quello del ducato di banco, di soldi 8; e quello del ducato da olio, di soldi 5, piccoli otto (36)
58:2878Grosso (peso)   decima parte di un'oncia metrica, - parte dodicesima della libbra.
60:2988Inanzolà: siestu inanzolà!   Tu sei un angelo! Che tu sia benedetto!
60:3002Incaratar - incaratarse   fare o dare un'accomandita - associarsi con qualcuno.
62:3080Imprimar   indossare un vestito la prima volta.
62:3110Intimela (meter la)   infederare un guanciale
62:3113Intocarse   rapprendersi, coagularsi, di un liquido.
63:3121Intrada: pagar la bona intrada   versare un importo per essere ammesso, od iscritto in qualche Società, riunione ecc.
63:3136In t'un supio   in un attimo, in un batter di ciglio.
63:3137In t'una volta   in un tratto
63:3141Inviar una botega   avviare un negozio
64:3160La boge!   interiezione volgare per esprimere con forza un sentimento d'indignazione che sta per prorompere.
64:3174Lama snodada   mastietto: è composto di uno o più anelli e d' un arpione incastrato in essi, per tenere congiunte le parti di qualche arnese che s'abbiano a ripiegare e volgere l'una sopra l'altra.
64:3204Lassar: no lassar de pesto   non abbandonare per un solo momento; essere sempre ai fianchi di qualcuno
65:3206Lassar: lassarse dei fruti   si dice delle pesche specialmente, e d'altre frutta che, raggiunto un giusto grado di maturità, si dividono con facilità colle mani o si aprono naturalmente. - Si esprime anche col
65:3216Late: esser ora da late, ora da ovi   ora d'un pensiero, ora d' un altro.
67:3299Ligar: ligarse un ligambo   allacciarsi un legaccio.
67:3342Lovo: se el lovo no me magna   se un grave ostacolo non mi si frapponga...
67:3343Lovo: ti magni come un lovo   divori il cibo come un lupo.
68:3365Luna: el par la luna d'agosto   ha un faccione da luna piena.
68:3379Macaisso   l'idea generica di depresso, compresso, cedevole, se si potesse inventare un termine italiano corrispondente, che non esiste, sarebbe: ammaccaticcio
68:3383Macar el sgrugno   (senso dispreg.) dar una ceffata, un ceffone.
69:3389Machina   in 1. di regata chia masi così a Venezia un gran palco sul Canal grande, con addobbi sfarzosi, dal quale i giudici della regata consegnano le bandiere ai vincitori.
69:3394Macia: far gropo e macia   fare due cose ad un tempo
70:3444Mal: spartir el mal mezo a par'omo   divider il male a metà per uno - fare un taccio o uno stralcio
70:3447Malcanton   località di Venezia in parrocchia S. Pantalone, così detta perchè formata da una stretta svolta pericolosa al viandante o perchè nel sec. IV si sarebbe commesso un assassinio che fu causa delle inimicizie fra Castellani e Nicolotti v. anche Nicoloti.
70:3448Malcanton   località ch'ebbe il nome dalla poca sicurezza che vi trovavano i viandanti o di un ammutinamento di popolo avvenuto per questioni di esazione di decime parrocchiali.
70:3458Malpaga   così è chiamato un rio e ponte a S. Barnaba dal soprannome dato a Fantino Michiel che ivi aveva edificato un palazzo.
71:3476Man: star zo de man o fora de man   abitare un quartiere remoto
71:3485Mandola: dar la mandola   dare un compenso a scopo giusto o disonesto
71:3486Mandola: ciapar la mandola   ricevere un compenso a diritto od a torto - lasciarsi corrompere.
71:3490Manega: una manega de mati, de canagie   una lega di mattoidi, un'orda di canaglie
71:3500Manego: el ga ingiotìo el manego dela scoa   ha nelle reni Palinuro, (quasi abbia un palo nelle reni, che non lo lasci chinare e salutare)
71:3501Manego: el par un manego vestìo   sembra un lucerniere vestito.
72:3516Manin   maniglio, armille, è formato di lunghe fila d'oro colle quali le popolane ancor oggi si adornano il collo - monile di Venezia. Nome dato ad un palazzo a Rialto dove abitò l'ultimo doge.
72:3548Marco: esser el tesoro de S. Marco   espressione usata in significato iperbolico quando talvolta si può indicare un possesso di valore inestimabile
73:3583Mariegola   matricola: libro in cui stavano scritte le leggi sistematiche delle Confraternite e delle Corporazioni delle «arti» era di pergamena e avoria, pregiata di magnifiche miniature. Dal 1213 codeste confraternite si posero sotto il patrocinio di un Santo di Venezia.
73:3591Maron (far)   esser scoperti, smascherati in un'impresa, spesso non buona, che si voleva restasse segreta.
74:3610Marzemin   marzimino; usato fig. per indicare un dirittone, un furbo matricolato.
74:3630Mastela   conca di legno fatta a doghe e cerchiata, poco più alta e profonda d' un catino
76:3717Meter su una botega   aprire un negozio, una bottega, un fondaco
76:3718Meter una spina a man   mettere una cannella - (fig.) introdurre un'usanza
76:3749Missier grando   o anche semplicemente missier era il “capo bargello„ o “capitan grande„ capo dei birri che in origine dev'essere stato un personaggio illustre nell'ordine dei cittadini
76:3764Molar   (fig.) - cedere, assentire, rinunziare ad un'opposizione
77:3787Molin - da una, da do, da tre rode   mulino d' un palmento, di due di tre palmenti, quando ha una o più macine
77:3791Molinelo: girar la testa cerne un molinelo   girar del capo come un arcolaio, avere una gran confusione di mente.
78:3837Morter   Chiamasi volgarmente la vecia del morter la nota scultura rappresentante una vecchia che affacciandosi alla finestra urta e fa cadere sulla strada un mortaio (43).
79:3852Mua de cavai, de cani, de colombi   e cioè un certo numero di....
79:3881Murer: I mureri   avevano Scuola nella chiesa di S. Samuele, con altare, sepolcro proprio; avevano altresì un proprio albergo.
81:3951Nembaizza: Se ingropa una nembaizza   maniera metaforica che vale: il tempo comincia a rabbuffarsi - minaccia una tempesta, si avvicina un uragano.
81:3955Nena: E quei dela Nena?   e gli anni della balia? È questa la domanda che si rivolge in tono di scherzo a chi vuol nascondere un'età molto superiore a quella dichiarata.
81:3964Neto (metar in) meter in neto un manoscrito   ricopiare con cura un manoscritto.
82:3987Nuar come el piombo   nuotare pesantemente, come un vomero
82:3988Nuar de spassagio   dicesi di chi nuota, tenendo la testa sopra acqua, mentre solleva un braccio per volta, ordinariamente battendolo sopra l'acqua per romperla e spingersi innanzi
82:4025Ocio: bufar un ocio   dar un'occhio, un'occhiata
83:4044Ombra   Con questa voce i bevitori indicano la decima parte d' un litro di vino
83:4061Omo: l'è un ometo in gamba   è un uomo ammodo, di proposito, di conto, di voglia.
85:4149Osso fora de logo   lussazione, slogamento d' un osso
85:4176Pagiol de tole   intavolatura fatta per riparare dall'umidità il fondo d'una camera o di un bastimento.
86:4188Paleto   così si indica tuttora un piccolo palo dinanzi al quale i regatanti devono svoltare per giungere al punto d'arrivo.
86:4221Pan tegnazzo o vecio   (cotto da più di un giorno e divenuto piuttosto duro)
86:4227Pan: l'e un pan che s'impresta   rendere la pariglia; ricambiare d'un servizio, d' un favore
87:4248Pantalon   Maschera veneziana rappresentante un mercante veneziano onesto, ma bonario e quindi preso talvolta di mira dagli ingannatori. Ne derivò il modo di dire molto diffuso: paga pantalon - paga il più minchione; o anche: paga il popolo perchè questo, troppo spesso, paga, tace e si rassegna
88:4280Parada   l'atto del tragittare da un canale all'altro da parte del gondoliere e il prezzo che ne riceve.
89:4325Patacon   grossa moneta di rame href=spiegazioni.php#Note48>(48) - macchia d'olio o di grasso che sia in un vestito o simile (ital. - frittella).
90:4379Peneto (zucaro)   zucchero pennito ritenuto un emolliente per la laringe, che si vendeva fino a pochi anni fa nelle drogherie.
90:4386Peocéra: se ga roto la peocéra   modo volg. rifer: ad un avaro che ad un tratto si mostra generoso.
90:4399Perder: perderse co gnente   affogare in un bicchier d'acqua.
91:4442Peta: dar la peta a uno   incolparlo senza un certo fondamento, con leggerezza.
91:4453Petar una cossa   deporre un oggetto senza cura
91:4454Petar: petarse sul stomego   rifer. a cibi indigesti - caricare lo stomaco: fare un'indigestione
91:4461Petenar: ciapar o dar una petenada   fig. pigliarsi o dare un aspro rimprovero, una lavata di capo.
92:4471Petola o petolo o petuzzo   si dice per vezzo ad un fanciullino grazioso; in altro signif.: magrino, mingherlino, di bassa statura.
92:4486Pevarin   agg. (fig.) impertinente, paragonato ad un granellino di pepe.
92:4491Pezza: un bel pezzato   un certo tratto di tempo
92:4507Piato - (tor la polpeta fora del)   portar via un buon boccone
93:4558Pimpinela   (erba) salvastrella, pimpinella - vino leggero - così chiamato anche un gioco bambinesco di parole
93:4560Pimpirimpara - (polvere de)   polvere immaginaria che i saltimbanchi e giuocolieri fingevano nascondesse un segreto.
94:4574Piriar   scomettere a favore più d' un giuocatore o d'una combinazione di giuoco che d'altri.
95:4656Pontar un velo ecc.   fissare un velo ecc. con spilli od altro
95:4662Pontarse o pontigliarse   (fig.) - ostinarsi, incaponirsi in un'idea, in un proponimento.
96:4672Pontignar   far un pottiniccio, cucire malamente.
96:4714Potaceto: meterse in potaceto   abbigliarsi con un po' di galanteria
98:4770Quagia: Se casca el mondo se copa tute le quagie   si dice scherzosamente a chi oppone ostacoli, anche imprevedibili, ad un'impresa
98:4780Quartarolo   un quarto di denaro; si pagava per il tragitto del canale di Rialto.
99:4832Raner   detto per agg. a un uomo apprensivo, ipocondriaco, timoroso per la sua salute.
101:4893Rebufo   specie di piccolo o minuto lavoro d'intaglio che si fa all'estremità d' un angolo per renderlo meno acuto.
101:4928Refilar un pugno   appiccare un garontolo.
102:4951Re Magi: el me par un remagio   si dice di un semplicione duro, impalato, che non proferisce parola - v. anche Alipio.
102:4954Remenar: remenarla   (fig.) - insistere inutilmente in un argomento.
102:4984Restar co tanto de naso   rimanere con un palmo di naso
103:4999Revoltar un vaso, un goto col culo in su   rimboccare un vaso, un bicchiere, volgerlo colla bocca in giù
103:5015Riva   così si denomina a Venezia quella scalinata che dal margine d'una fondamenta porta al canale; riva si dice anche ad un tratto di alcune fondamente lungo il canale, come : Riva dei Sciaoni, del vin, del carbon, ecc.
104:5047Ronchizar o ronfar: el ronchiza ch'el par un violon   ruzza che pare un ghiro, un orso.
104:5060Rosegar: aver un roseghin   provare un rodimento, un cruccio
104:5075Rosto: Questo xe un bon rosto!   (fig.) questo è un inganno, una truffa, una giunteria: una persona o cosa che non alcun vantaggio.
105:5095Russarse drio de uno   (fig.) seguirlo, accarezzarlo, assecondarlo, adularlo con un secondo fine.
107:5180Sareza: L'amico sareza   detto fam. il compare; per ischerzo, come per denotare un tale di cui s'è tenuta poco prima parola; talora dicesi ironicamente per alludere ad un cattivo soggetto
108:5214Sbampolar: sbampolarse   nel signif. di asolarsi, prendere un po' di asolo, di respiro.
109:5250Sbozzolar   calarsi a un lombrico
109:5261Sbiego o camufo sbiego   (sost.) - pezzo di stoffa qualunque, tagliato in sbieco, raddoppiato e disteso, cucito nella parte superiore, a pie' d' un abito: se questo pezzo è più largo, non doppio e cucito anche nella parte inferiore si chiama pedana: la qual parola, oltre ad altri significati, ha quello che in italiano corrisponde a «rinforzo di panno o di stoffa più ordinaria, che le donne mettono in fondo ai vestiti dalla parte di dentro».
109:5270Sbraghessar   padroneggiare, portare i calzoni (dicesi di donna che comanda all'uomo o come un uomo) - operare con petulanza.
109:5272Sbragiar   sbraitare, far chiasso come un cane che abbaia.
110:5282Sbrindolo   Si dice anche di bambinello, fanciullino - alto come un soldo di cacio
111:5325Scafa   pila dell'acquaio; propriam. quella pietra quadrangolare incavata intorno ai lati, sulla quale si rigovernano le stoviglie ed i vasi della cucina :detta pila è sormontata da un lato dal scolaor o colaor - scolatoio o colatoio: palchetto pendente su cui si pongono i piatti od altro ad asciugare; l'una e l'altro formano el secier che, secondo alcuni, corrisponde al solo scolaor
111:5332Spagioto   specie di gobio (gobius maculatus) che però non su pera mai la lunghezza di un pollice e mezzo.
111:5349Scala: su per scala e zo per corda   maniera famil. per alludere ad un impiccato
112:5365Scampar   nel signif. di avere un bisogno corporale urgente da soddisfare; scompisciarsi.
112:5366Scampon: far, dar o ciapar un scampon   trovar pochi momenti per recarsi alla sfuggita in un luogo
112:5367Scampon: de scampon   di volo, di passaggio, per un attimo, alla sfuggita.
112:5388Scarampetola (far una)   far un salto abile, (anche fig.).
113:5418Scartozzo de pevare mal incartà o mal ligà   maniera famil. per disprezzo verso un giovane damerino; farfanicchio.
114:5468S-cieson (57)   bertuccione, bertuccia in zoccoli; famil, è detto ad un uomo che abbia capigliatura abbondante ed arruffata in modo da apparire brutto e ridicolo.
114:5487Scoada (ciapar una)   toccare una scopatura, fig. essere allontanato da un luogo.
114:5494Scoazzera   Per scoazzera intendesi a Venezia anche un chiuso quadrato di muro, senza tetto e aperto da un lato, dove si ammonticchiavano le spazzature delle vie; o anche una grossa barca su cui vengono trasportate le spazzature fuori di città.
114:5505Scolar: scolarse el colo, un brazzo   fiaccarsi il collo, stancarsi un braccio.
115:5512Scondariole: zogar ale scondariole o a chi se vede, o a capanniscondere   gioco fanciullesco in cui uno si mette col capo in grembo ad un altro che gli tura gli occhi (e ciò si dice star sotto) ovvero si apparta in altro modo, mentre i compagni di gioco si vanno a nascondere, poi con un grido gli danno il segno affinchè possa andarli a cercare. - Dicesi fare anche a rimpiatterello o a rimpiattino.
115:5521Scopeloto: ciapar un scopeloto   (fig.) risentire un certo danno
116:5566Scozzon   quegli che comincia a cavalcare un cavallo non ancora avvezzo al freno.
116:5581Sculier: perderse in t'un sculier o in t'un goto de aqua   affogare in un bicchiere d'acqua.
116:5594Se: cavarse la se co l'aqua salsa   spegnere il fuoco colla stoppa cavarsi un capriccio a caro prezzo, con danno
118:5672Seriola o Çeriola   nome di un canale derivato dal Brenta (59).
118:5686Sestin: l'è un bei sestin!   è un bel sennino, una persona assennata.
118:5691Sesto: no trovarghe sesto   non trovarci verso, un modo adatto
120:5766Sgnanfo   chi alla sua voce un suono nasale.
120:5782Sgrugno: dar un pugno sul sgrugno   dar un grifone
121:5819Sievolo: arzentin   cefalo novello che conserva un bell'argento
121:5822Sievolo: bodolo o bodoleto   cefaletto che noa oltrepassa un anno: ha la testa acuminata
121:5825Sievolo: boseghin   cefalo d' un anno, ma di forma più grossa e più corta del caostelo, con testa rassomigliante a questo; ha una lista nericcia che va dalla testa alla coda, lungo il dorso
121:5826Sievolo: caostelo   cefalo d' un anno crescente, di scaglie minute, il cui primo nome è botolo cui somiglia nella forma acuminata del capo
121:5827Sievolo: lotreganiolo   cefalo di varietà diversa dal botolo e che di un mese circa lo oltrepassa di grandezza
121:5829Sievolo: lotregan vecio   lo stesso pesce da un anno in su
121:5831Sievolo: verzelatina   cefalo di un anno, lungo di corpo somigliante nella tinta della scaglia al boseghin
123:5902Slovar o slovarse   mangiare come un lupo, senza riguardo.
124:5962Soran o soranelo   bue giovane che ha più d' un anno.
124:5965Sora: sorarse   (fig.) affievolire un sentimento, un proposito.
124:5967Sorbir un vovo   bere un uovo: fig.: far cosa ritenuta di facile riuscita.
124:5982Sotopanza   cinghiatura, parte del corpo d' un cavallo dove si pone la cinghia.
124:5990Spagheti   pasta da minestra, lunga come i vermicelli ma di questi un po' più grossa - v. anche macaroni.
125:6024Spegazzar   sgorbiare, cancellare, dar di penna, dare un frego.
126:6104Squaquarar   squaccherare, spiattellare, palesare un segreto.
127:6123Stagnar: far stagnar el sangue   far cessare un'emorragia; fig.; rintuzzare l'altrui baldanza.
128:6186Stochizar   v. stoco (far un).
130:6266Strazzamercà (a)   a buonissimo mercato, per un pezzo di pane, stracciare, sciupare.
130:6296Strucar un deo fra do porte   farsi un granchio secco
131:6329Su: meter su una bottega   aprire un negozio
131:6342Sugar un fosso, dele barche da l'aqua   aggottare un fosso, le barche colla sessola - v. sessola.
131:6357Supiar in un supio   in un baleno
131:6360Supiar: No l'è miga un goto da supiar   non è cosa facile; non è co me bere un uovo.
132:6365Supion: fare in t'un supion   far una cosa in un attimo.
132:6395Svodar   vuotare, sgombrare, trasportare un liquido da un recipiente ad altri, o nell'acqua.
133:6448Taconar un amalà   rimettere in piedi un ammalato (senza guarirlo)
134:6461Tagiar la testa al toro (64)   dare il tracollo o il tratto alla bilancia; decidere irrepugnabilmente un dubbio o questione
136:6565Tecia   dicesi nel dialetto veneziano (come in ital.) per ischerzo di un cappello di forma strana e goffa
136:6582Tegnir: no tegnir ponto   (si dice d' un vestito, della stoffa o della biancheria): non tener brano
137:6632Testa: aver tanto de testa   aver il capo, come un cestone
137:6634Testa: far vegnir tanto de testa   stordire, far un tanto di testa
138:6673Tirar la careta   affaticarsi, sostenere un grave peso
138:6705Toco de Marcantonio!   un omone, un donnone
138:6707Toco de strada   un tratto di strada
139:6752Tonin Bonagrazia (70)   Nome di un tipo vecchio di popolano vissuto in Venezia nell'ultimo cinquantennio del secolo scorso, ricordato ancora per la singolarità del suo modo bizzarro ma accurato di vestire, bonario e lezioso, di conversare.
139:6758Topica (far una)   tenere un discorso o fare un'azione di risultato non pratico, ovvero inopportuno.
143:6905Valer: Nol val un scheo   non vale un fico secco. - v. scheo.
143:6912Valesin   porta valigia: così chiachiamati in qualche paese del basso veneto i procaccia che che vanno da un paese all'altro
143:6932Vardar: no vardar in tel muso nessun   gittare il ginocchio tondo, non aver riguardo a niuno: trattare con ognuno ad un modo
143:6933Vardar: no vardar tanto per sutilo   non la guardare in un filar d'embrici o di case
144:6936Vardar: Varda ti!   Guarda un po'! Vedi dunque!
144:6947Varoter   pellicciaio, vaiaio, così detto da vaio, specie di pelle del vaio che è un animale simile allo scoiattolo (72).
144:6971Veder: no vedo l'ora   l'ora mi si fa un anno o mille dì; l'ora mi par cento
146:7078Via: tor via uno   (da una scuola, da un collegio ecc.) - ritirarlo
147:7122Vita: la xe una gran vita!   È un gran fastidio, un gran peso!
152:7345Zogia: morir cola zogia   significa: morire celibe o nubile; espressione derivata dall'uso di deporre sul cuscino che sta sopra la bara un diadema falso che indica come l'estinto racchiuso nel feretro non avesse contratto vincolo matrimoniale

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