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Piccio's Dizionario veneziano-italiano

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Pg:RecVenetian Dialect   Standard Italian
2:56A scotadeo   a strappabecco - magnar a scotadeo - mangiare pur scottandosi le dita nel prendere il cibo in mano.
2:62A tagio   a taglio - dar a tagio i meloni e le angurie - vender a taglio, al minuto
3:97Agio - agio (magnar l')   fig: rodersi dentro, rodere i chiavistelli, mordere il freno, la lingua, le mani.
4:146Amia - zia   così sono chiamate talvolta benevolmente le maestre, direttrici ovvero sorveglianti di lavori, o donne anziane del popolo o di campagna.
4:178Andar a la sensa, ala Meco,   a le lunghe.
5:227Andar in longo   v. andar a le longhe.
5:248Andar zo col brenton   perdere le staffe, sfogare l'ira, la collera.
6:262Anema secar l'anema   rompere le scatole, dar noia, fastidio.
6:305Arlotti   così si denominavano le maniche amplissime delle vesti, che giungevano fino a terra.
7:332Asià (pesce)   specie di squalo ;plagiostoma ben noto. I più grandi si chiamano arquilà, le femmine grosse o pregne: smoche - porta lo stesso nome degli acanthias.
7:361Aver i oci fodrai de parsuto   avere le traveggole, vederci poco.
9:420Bala esser in bala   term. di giocatori di bigliardo :cogliere tutte le palle.
10:485Barcariol   barcaiuolo, gondoliere. Il barcaiuolo a Venezia si distingue in batelante - burcier - gondolier - peater :veggasi la distinzione sotto le rispettive voci.
10:509Baso: dar basi a pizzegheto   baciare a pizzicotti, e cioè baciare e baciarsi sulle labbra, pizzicando l'una delle due persone, colle dita, le guance dell'altra, scambievolmente.
12:582Bela - andare a la   v. andar (a remengo) far la (termine di gioco) giocare la partita decisiva - far le bele beline, adulare, adescare.
13:603Betonega   (esser conossudo come la) esser conosciutissimo come le male erbe.
16:796Brazzo (ciapar in)   prendere, recarsi tra le braccia.
16:797Brazzo: tegnir in brazzo   portare in collo o seduto sul cubito in- trecciando le dita della mano - tener in grembo.
17:821Broa o brova   cenerata; acqua bollente mista con cenere per lavare le stoviglie.
17:830Broca: averghene sora la broca   averne le tasche piene.
17:832Brocheta: bater le brachete (fìg.)   tremar di freddo; battere le gazzette, la diana - v. anche de sbrocar.
18:851Brombolo   suffumigio, stufa per le botti da purgare - mosca o calabrone della rosa.
18:878Bruscar le piante, le vide   potare le viti ecc.
19:911Bulegar: bulegarse   muoversi con lentezza, sgranchire le membra.
19:916Bum   esclamazione rivolta scherzosamente a chi le sballa grosse.
20:971Butar le bave   (fig.) - sbuffare d'ira, sprecare il fiato, le forze.
20:984Buti: dar fora i buti o butar le piante   ingrossarsi, schiudersi le gemme, germogliare delle piante, degli alberi.
20:985Buti: tirar via ale piante i buti   accecare le piante.
21:1024Calaton   ha luogo quando a tresette le dieci carte sono tali da assicurare il capoto a chi ha altresi primo la mano - v. capoto.
24:1175Cantinela   asse sottile che serve a coprire, con altri, le impalcature.
25:1234Capoto a calabrese, a tresete;   vincere al gioco, con tutte le carte.
26:1248Caramal: aver i caramali soto i oci   aver le occhiaie livide.
27:1298Carte: levar le carte   alzare le carte
27:1299Carte: missiar le carte   fare o scozzare le carte
28:1355Caterina   (S.) Chiesa e Convento già esistevano nel 1200, nel 1807 le Monache agostiniane furono riunite con quelle di S. Alvise, e nel Monastero fu fondato da Napoleone I il Liceo Convitto.
28:1357Catorigole o catarigole   solletico, (trovarghe a uno le) - ricercare il lato debole, il piede da cui uno zoppica
28:1368Cavali   furono usati a Venezia sino alla fine del 1400 in cui si cominciò a costruire ponti di pietra: vi erano le relative stalle fra cui una credesi vicina alla Piazza di S. Marco v. cavaleto.
29:1383Cavanis   fratelli sacerdoti piissimi, fondarono le benefiche scuole di Carità ai Gesuati e riedificarono la vicina chiesa di S. Agnese. Il padre Marcantonio fu anche poeta e scrisse nel nostro dialetto un ditirambo in lode della zucca.
29:1423Cheba   gabbia - (le sue parti);
30:1437Ciacola: no ghe voi ciacole!   i fatti sono maschi, le parole femmine.
31:1489Ciesar   frequentare le chiese.
32:1556Cogolo   ciottolo - rete per pescare le anguille nelle valli.
32:1589Comagna   compagnia: è formata di barche donde i pescatori uniscono le loro reti per una pesca comune.
33:1620Consegio (Magior)   corpo sovrano della Repubblica formato di tutti i patrizii, che eleggeva a tutte le magistrature, formulava leggi ecc.
33:1624Consulta   Conferenza giornaliera, nel Palazzo ducale, dei Savii (v. Savii) per le proposte da farsi al Senato.
35:1699Cospeton (o scopeton) (27)   aringa senza uova e senza latte, conciata in salamoja, che a noi perviene stivata in barili come le sardelle - v. renga.
35:1726Cotoleta (fig.)   l'uomo che avvicina con predilezione le donne - donnaiolo.
36:1782Cuca: far le cuche   (fanciullesco) far le capate.
36:1800Cuna: baratar putei in cuna   (fig.) scambiare le carte o i dadi in mano.
37:1813Curar i fruii   digusciare, sbucciare le frutta
37:1829Cusidura: bater le cusidure   ragguagliare le costure - (fig.) percuotere, bastonare.
37:1832Cusinar tropo in pressa   arrabbiare le vivande.
38:1894Dar un altro bogio   bislessare; rifare le carni
40:1982Desbrocar o desbrochetar   levare le bullette.
41:2050Desquamar   squammare, levare le squamme, scagliare.
41:2064Destirar   destirarse, protendersi, sdrajarsi, stendere le cuoja.
42:2087Diluvio da osei   diluvio da caccia, (specie di vasta rete che ha nel mezzo un sacco in cui si fanno cadere gli uccelli, specialmente le passere mattugie) (seleghete megiarole).
43:2158Drento: quel che go drento go fora   le mie labbra non ismentriscono
43:2168Drezze: tirar le drezze a una   acciuffarle le trecce.
45:2222Esser strucai come le sardele   serrati come le arringhe
46:2287Far la pieta del leto   rimboccare le lenzuola, far la bocchetta o rimboccatura alle lenzuola.
46:2291Far le beline   le moine
46:2299Far rider la contrada o i caponi   fare belle le piazze, i ranocchi
47:2342Fenestrer   finestraio o che fa le finestre o vetraio - La voce verer (o consafinestre) è ormai antiquata, non più usata, registrata dal Boerio, e corrispondeva a vetraio ossia a ohi fa e vende oggetti di vetro, a chi vende o rimette i vetri alle finestre e simili.
47:2366Fià: cascar el fìà   (fig.) - cadere le braccia.
49:2450Folar lana   pigiare, ammostare le lane
49:2458Folpo da risi   così indica il nostro popolo i folpi quando hanno le uova che sono di forma o blunga, somiglianti in qualche modo al riso.
49:2461Fondèli o fondèi   gheroni, per le camicie.
51:2554Franze: magna franze   dicesi volgarmente di un vagheggino che segue, corteggia le popolane, le quali portano scialli con frangia
52:2591Frugnar   frugolare, frugacchiare, metter le mani - (fig.) armeggiare.
53:2639Galar o ingalar i vovi   fecondare le uova
54:2675Gamba: aver le gambe storte, a verigola   aver le gambe a bilie, a iccasse, a balestrucci: essere bilenco o sbilenco
54:2678Gamba: meterse le gambe in spala e andar via   mettersi la via tra le gambe
54:2690Ganzer   è colui che per guadagno avvicina e trattiene alle rive dei traghetti con un bastone armato di uncino, detto ganso, le gondole che trasportano persone tragittanti da l'una a l'altra riva d'un canale.
55:2725Gati da pelar (torse)   darsi pensiero degli altrui pensieri; pigliarsi le brighe che non ci toccano.
55:2748Giacomo - (le gambe ghe fa)   le gambe gli si piegano
55:2768Giozzo: vegnì soto a ste giozze che ve ne incorsarè!   lasciate menar la lingua a codesti maldicenti e ne sentirete le conseguenze!
58:2868Gro gro (far)   far le fusa: proprio del gatto quand'è soddisfatto.
58:2870Grongo   còsi chiamasi dai pescatori quella schiuma viscida che le anguille emettono dalla bocca.
59:2910Ilunarse   avere la luna a rovescio, avere le paturnie, accigliarsi, fare brutta cera.
61:3031Incrosar i brazzi   incrociare le braccia - sospendere il lavoro.
62:3074Ingroparse   (fig.) intenerirsi, commuoversi, trattenendo le lagrime - v. anche gropo.
64:3164Laca: tirar le lache   tirar le calze, il calzino, le cuoja, morire - V. sgalonarse.
64:3174Lama snodada   mastietto: è composto di uno o più anelli e d'un arpione incastrato in essi, per tenere congiunte le parti di qualche arnese che s'abbiano a ripiegare e volgere l'una sopra l'altra.
64:3205Lassar: lassarghe del so pelo   portarne stracciato il petto; risentire le conseguenze di qualche atto od impresa
65:3219Latesiol (erba)   cicerbita o crispignola (ne sono avidi i conigli e le vacche).
65:3221Latela de la pergola   cornicelli: traversa che si mette da capo dei bronconi, su per la quale si diramano le viti.
65:3230Lavezeri o consalavezi   href=spiegazioni.php#Note38>(38) operai che rappezzavano arnesi di rame e racconciavano le stoviglie con filo. Unirono durante la Repubblica Veneta, la loro «arte» con quella dei caldereri - V. caldereri.
66:3272Leto: desfar el leto   abballinare le materasse, levar coperte e lenzuola
66:3285Levar le carte da zogo   alzar le carte da giuoco
68:3386Macaroni: spetar che i macaroni casca in boca   aspettare che le lasagne piovano in bocca; si dice dei peritosi e fiacchi che non si sforzano punto a conseguire il loro fine
69:3389Machina   in 1. di regata chia masi così a Venezia un gran palco sul Canal grande, con addobbi sfarzosi, dal quale i giudici della regata consegnano le bandiere ai vincitori.
69:3415Magnar a quatro ganasse   macinare a due palmenti - a tutte due le mascelle
69:3430Magnar: magnarse i dei dola rabia   mordersi di rabbia le dita; divorarsi di stizza.
71:3491Manega: farse su le maneghe   rimboccare le maniche,
72:3516Manin   maniglio, armille, è formato di lunghe fila d'oro colle quali le popolane ancor oggi si adornano il collo - monile di Venezia. Nome dato ad un palazzo a Rialto dove abitò l'ultimo doge.
72:3536Marangona   così fu denominata quella tra le campane di S. Marco che suonava a disteso al levare del sole, invitando gli operai dell'Arsenale e gli artieri tutti al lavoro, molti dei quali erano anticamente marangoni costituiti, per la maggior parte, in «arte»
72:3544Marco (S.)   Chiesa - Basilo di Giust: Partecipazio ne gettò le fondam. nell' 828
73:3567Margarota   barca da regata, vogata da sei barcaiuoli che seguiva le bissone v. bissone
73:3568Margariteri   lavoranti di pallottoline di vetro smaltato d'ogni tinta, che si chiamavano margherite - artefici che tagliano le canne di vetro per farne margarite - negozianti e venditori di siffatte margarite.
73:3583Mariegola   matricola: libro in cui stavano scritte le leggi sistematiche delle Confraternite e delle Corporazioni delle «arti» era di pergamena e avoria, pregiata di magnifiche miniature. Dal 1213 codeste confraternite si posero sotto il patrocinio di un Santo di Venezia.
73:3593Marota   serbatoio di legno a forma di barchetta traforata per conservare nel'acqua le anguille.
74:3631Mastela dei piati   id. per lavare le stoviglie
75:3711Meter i pali ale vigne   palare le viti
75:3712Meter i ossi a segno   riporre le ossa; (fig.) - acconciarsi, accomodarsi.
75:3714Meter le man dapertuto   mettere le mani in ogni intriso; ingerirsi dovunque
77:3770Molar la brena al cavalo   rallentare le redini, dar la briglia al cavallo
77:3789Molinelo - (far tria a)   diciamo nel giuoco della tavola a mulino (v. tria) quando le pedine, o tavolette di uno dei due giuocatori sono impostate in modo che ad ogni mossa si compone la tria, onde l'avversario perde ogni volta una pedina, e quindi, senza riparo la partita
78:3840Mosca: aver la mosca mora   aver la luna, le paturnie
79:3876Murazzi   muraglioni di macigni fatti erigere dalla Repubblica veneta lungo una gran parte del litorale che da Pellestrina si estende fino al di di Chioggia per tenere riparate le lagune dall'azione del mare.
80:3928Naso coi busi grandì   spiacciato (le cui narici sono molto depresse)
81:3948Navesela   navicella; piccolo stromento per lavoro a rete; recipiente per incenso usato nelle cerimonie religiose; orna- mento che le donne di qualche contado portano agli orecchi.
83:4066Ongia: El ga le onge de la gran bestia   ha gli unghioni (detto famigl. pop.) ha le unghie lunghe.
84:4085Ormesin   ermellino o armellino (piccolo animale quadrupede) bianchissimo le cui pelli servivano a listare le vesti dei patrizi veneti nella mezza stagione (46).
89:4315Passarin: far passarini   far saltare le piastrelle a fior d'acqua.
89:4335Pato dela scala   limitare, mazza di ferro o di legno per appoggiarsi nel salire le scale.
89:4362Pelar le fogie   sfrondare le foglie
89:4364Pelar i fruti, i legumi   sbucciare mondare le frutta, i legumi
89:4365Pelar i ovi   mondare le uova
90:4384Penoti   pelurie - le prime penne che mettono gli uccelli.
90:4396Perder la man dal fredo   aver le mani intirizzite
90:4413Peroli   (sorta d'orecchini che portano le donne di contado) - campanelle
93:4556Pignol: pignoleti (far i)   far pepe o pizzo: accozzare insieme tutti i cinque polpastrelli, cioè le estremità delle dita, il che si fa per giuoco o per attenuare una sensazione di freddo soffiando sulle dita stesse.
93:4565Piolar   far le bolle; levar le bolle; bollire leggermente
94:4566Piolar   (fig.) - lellare, andar lento nell'operare e nel risolversi, nicchiare, andar per le lunghe - v. andar (cola fiaca) e bibiar.
94:4572Píopío!   usasi per chiamare le galline al pasto.
94:4610Pocio: xe pocio   le strade sono bagnate, infangate per la pioggia.
95:4659Pontar i stramazzi   impuntire le materasse
95:4664Pontariol da bote   spillo: ferro lungo per forare le botti
97:4717Pota marina   così si chiamano in generale tutte le meduse.
97:4729Procuratia   abitazione dei procuratori di S. Marco ed anche il Magistrato di essi procuratori e la Dignità medesima href=spiegazioni.php#Note51>(51) le vecchie procuratie furono edificate nel 1500.
97:4746Puliero   talvolta nel significato di, baco o verme: p. e.: Da San Piero le sarese ga el puliero.
99:4837Ransignar i dei dal fredo   aggranchiare le dita per freddo.
100:4855Raspa   ha comune coll'italiano il signif. di lima o scuffina, ma durante la Repubblica Veneta ebbe anche quello speciale di: libro su cui si registravano le sentenze criminali di ogni sorta; anche oggi per tradizione, alcuni chiamano: fede di raspa il certificato penale estratto dal casellario giudiziale.
100:4881Rebater el gran   rimazzolare le spighe di grano (sull'aja)
101:4905Recia: scaldar le recie a uno   dargli le busse o dargli ardire, baldanza
101:4925Refar le pene   rimetter le penne; rimpennare
102:4950Re Magi   Cosi s'indicano a Venezia le tre statue di legno che per otto giorni, dal Giovedì dell'Ascensione, ad ogni ora girano intorno alla Madonna della torre dell'orologio
102:4969Rengo   arringo - luogo in cui si promulgavano le sentenze della Repubblica Veneta.
103:4998Revoltar su le maneghe   rimboccare le maniche
104:5035Roda: onzer la roda   ungere le carrucole, corrompere altrui con qualche fine
104:5044Romper le nose   schiacciare le noci
107:5168Saraca   pesce di mare che si conserva come le aringhe
108:5234Sbater i ovi   dibattere le uova
108:5235Sbater le ale   starnazzare le ali
109:5261Sbiego o camufo sbiego   (sost.) - pezzo di stoffa qualunque, tagliato in sbieco, raddoppiato e disteso, cucito nella parte superiore, a pie' d'un abito: se questo pezzo è più largo, non doppio e cucito anche nella parte inferiore si chiama pedana: la qual parola, oltre ad altri significati, ha quello che in italiano corrisponde a «rinforzo di panno o di stoffa più ordinaria, che le donne mettono in fondo ai vestiti dalla parte di dentro».
109:5273Sbrasar el fogo   allargare le brace.
111:5325Scafa   pila dell'acquaio; propriam. quella pietra quadrangolare incavata intorno ai lati, sulla quale si rigovernano le stoviglie ed i vasi della cucina : detta pila è sormontata da un lato dal scolaor o colaor - scolatoio o colatoio: palchetto pendente su cui si pongono i piatti od altro ad asciugare; l'una e l'altro formano el secier che, secondo alcuni, corrisponde al solo scolaor
111:5329Scafa da proa   cassa da cubie, specie di riparo dalla parte di prua per ricevere le ondate che entrano per le cubie.
111:5341Scagno: scaldar i scagni   starsene seduto oziosamente: accullattare le panche
111:5358Scalfaroti   scarpe di feltrelli (si pongono d'inverno, sopra le scarpe ordinarie o in luogo di queste per riparare i piedi dal freddo.
112:5380Scapinar le calze   rimpedulare le calze - detto per camminare: scarpinare, calcagnare
113:5408Scarpiar   spolverare; levare le ragnatele.
113:5414Scartin   scarto; le dodici carte che non fanno giuoco, oltre le quaranta.
113:5453S-ciào   (saluto) - sono suo schiavo, le sono devoto! - Detto in confidenza: ti saluto, addio!
114:5477S-ciopar da rider   sganasciarsi, smascellarsi, disfarsi, morir dalle risa, sgangherare le mascelle
114:5494Scoazzera   Per scoazzera intendesi a Venezia anche un chiuso quadrato di muro, senza tetto e aperto da un lato, dove si ammonticchiavano le spazzature delle vie; o anche una grossa barca su cui vengono trasportate le spazzature fuori di città.
114:5497Scoconar o descoconar   sturare le botti, levarne il cocchiume
115:5511Scondariole: far le scondariole oltre a far bao bao!   (v. baosete) - Significa eziandio far capolino, affacciarsi in guisa da non esser veduto o “fare le mummie„
115:5522Scopeloto: dar un scopeloto ala borsa, ala cassela, al squeloto   dar ceffoni alla tasca, alle mercanzie - far le fiche alla cassetta
115:5534Scorlada: dar una scorlada de testa   far una girata di coccola; fig. gettare qualche cosa dietro le spalle, non darsene pensiero.
115:5537Scorlar le bote   (coll'o largo) fig. scuotere le busse, non farne caso
116:5553Scorzaria (da scorzo)   concia: luogo dove si conciano le pelli.
116:5588Scurtar le ale   tarpare le ali
119:5744Sgargatar   scannare; recidere le gargozze, sgozzare.
119:5751Sgherlon   chi ha le gambe storte, od anche chi ha le gambe lunghe e cammina molto.
122:5856Siola: meter le meze siole o le siole da novo   risolare le scarpe
123:5911Smara: aver la smara   essere corrucciato, indispettito, aver le paturnie, le lune (60).
123:5924Snanararse   diguazzare come le anitre; crogiolarsi, barcollare nel passo.
124:5966Soratachi (meter i)   rimettere le suola del calcagno (se d'uomo), del calcagnino (se di donna).
126:6076Spontignoni o spontoni   bordoni; le prime penne dei volatili.
127:6139Stanga da rede da osei   staggio: quel bastone su cui si reggono le reti
128:6174Staza   staggio - bastone che regge le reti da uccellare.
128:6184Stocar   increspar le tele, dar la falda, pieghettare.
129:6233Stramazzo: bater i stramazzi   ribattere le materasse
129:6234Stramazzo: far su i stramazzi e voltarli   abballinare le materasse, ossia alzarle, rivoltarle sopra stesse per rifare il letto - v. anche leto.
129:6248Strapelo   (coll'e stretto) - tor a strapelo - pigliare le cose a rovescio: guardare alcuno di mal occhio!
130:6271Strenzer i oci per vederghe mégio   sbirciare, socchiudere gli occhi per distinguere le cose minute e lontane
130:6288Stropar le sfese   turare, zaffare le fessure
130:6290Stropar le botiglie   tappare le bottiglie.
131:6309Strupio   storpio, stroppio, guastato le membra.
131:6342Sugar un fosso, dele barche da l'aqua   aggottare un fosso, le barche colla sessola - v. sessola.
133:6424Tacarse: Co 'l se taca nol se destaca più   s'appicca come la gramigna, come le mignatte.
134:6462Tagiar le ale   tarpare le ali - fig.: rintuzzare la baldanza, l'orgoglio
134:6463Tagiar tabari   tagliar le legna addosso ad uno
134:6470Bò: fileto   scannello tra il soccoscio e le costole
135:6516Tamisar qualchedun   fig. interrogare con arte qualcuno per farlo parlare, per giudicarlo, per conoscerne le idee: farlo frullare.
136:6564Tecia   tegame; se di terra cotta; tegghia o teglia se di rame; in tal caso è talvolta denominata nel nostro dialetto anche tortiera se usata per cuocervi le torte
136:6584Tegnir: tegnirse la panza   (fig.) frenare a stento le risa.
138:6671Tirar in longo   andare per le lunghe, prolungare
139:6729Tola: star a tola più del bisogno   aspettare le pere guaste.
140:6765Tor la polpeta dal piato   cavare il boccone ghiotto - fig.: render vani disegni od interessi altrui presso alla conclusione; guastar le uova nel paniere
140:6773Tor: torse gati da pelar   comprar le noie o brighe a contanti
141:6841Triper   ventraiuolo, che lava o vende le trippe o ventri.
144:6965Vecio: pensar ala vecia   seguire le vecchie idee ed usanze.
145:6984Vegnir in   tornare in sè; raccogliere gli spiriti, le forze
146:7076Via: meterla via   deporre ogni idea, intenzione, proposito - metter il cuore in pace - attaccare le voglie alla campanella
148:7140Vogia: restar cola so vogia   attaccar le voglie al chiodo
148:7144Voler: entrarghe o voler meterghe la pezzeta da per tuto   mettere le mani in ogni intriso, ingerirsi in ogni cosa, cacciarsi dovunque
148:7158Voltar le carte in man   scambiarei dadi o le carte
149:7188Zabalar   Da alcuni con questa parola s'indica non solo l'atto del tartagliare o balbettare, ma anche il camminare di chi ha le gambe storte e che perciò si chiama: sabalon.
149:7217Zapar le vide   rincalzare le viti
150:7228Zata   zampa - Proverbio: Co manca i gamberi anche le zate comoda.
151:7306Zoco de la roda   mozzo della ruota in cui son fitte le razze d'una ruota
152:7358Zontar le man   giungere, riunire le palme; implorare, supplicare, pregare

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