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Piccio's Dizionario veneziano-italiano

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Pg:RecVenetian Dialect   Standard Italian
1:8A brazzacolo   abbraccioni (butarse a) - gettare il braccio al collo ad alcuno.
2:56A scotadeo   a strappabecco - magnar a scotadeo - mangiare pur scottandosi le dita nel prendere il cibo in mano.
3:97Agio - agio (magnar l')   fig: rodersi dentro, rodere i chiavistelli, mordere il freno, la lingua, le mani.
3:140Alzar el comio o gomio,   alzare il gomito, cioncare, trincare.
4:154Amuer   chiamavasi il panno di seta massiccia, per lo più ondeggiato.
4:191Andar drio el muro   rasentare il muro.
4:197Andar cinquantando   v. andar per la lunga perdendo il tempo.
7:355Aver el porcheto   aver il mellone, esser ultimo nella gara.
8:371Avogador   Procuratore. Magistratura della Repubbl. Ven. istituita nel 861 composta di 3 patrizi scelti dal Senato per giudicare e per eseguire cause criminali e civili dei vari tribunali :essi custodivano il libro d'oro.
8:379Bacalà   baccalà, baccalare (asellus o nasello :gadus morhua) la cui qualità migliore chiamasi volgarmente ragno - Merluzzo o nasello (gadus merluccius) è un'altra specie di baccalà più piccolo proveniente dai mari del Nord, pure disseccato - Stochfis - stoccafisso o pesce bastone, così si chiamano la morhua e il gadus merluccius ora accennati. Oltre alle suddette due specie vengono pure preparati e mangiati sotto lo stesso nome i pesci detti da noi : lovo molo e mormora, raccolti in mari, dove si trovano di grandezza molto maggiore che da noi. - Bertagnin è un merluzzo di varia grandezza ma più di sovente piccolo, disseccato e salato.
8:385Bacaro   vino meridionale, o anche il luogo dove si vende.
8:402Bagnar el béco   porre il becco in molle; bere pochino.
9:459Baosete   (far) far bau bau o baco baco, con intenzione scherzosa ai bambini, coprendosi e scoprendosi il volto, nell'atto che si pronunzia bao, poi sete.
10:474Barba: la ga tanto de barba   è antica quanto il brodetto.
10:485Barcariol   barcaiuolo, gondoliere. Il barcaiuolo a Venezia si distingue in batelante - burcier - gondolier - peater : veggasi la distinzione sotto le rispettive voci.
11:529Batarela o batua   picchiata, - richiesta di bisognoso o questuante o, fig. il questuante medesimo.
11:536Bater i denti   tremare di freddo - aver il ribrezzo della febbre.
11:550Batipalo   Il bracciante tirando una lunga corda, da cui pende un grosso maglio, e poi lasciandola cadere di peso sul palo che vuol piantare sull'acqua, accompagna per conservarlo, all'unissono il movimento col ritmo della cantilena: batipalo eh! la quale si ripete ad ogni caduta regolata dal maglio sul palo.
11:557Baucar o andar a baucon   badaluccare, errare colla mente o anche: indugiare, fare il min. chione.
12:594Bergamo   (capir o no capir el) intendere o no intendere il gergo, la taccola.
13:622Bezzi: star sui tré bezzi   sostenere, anche se poveri, il proprio decoro.
13:624Bezzo   moneta coniata, soldino quadrato: secondo il Carli nel 1514, e usata, con vario valore fino al 1795.
13:625Bezzo: bezzo bagatin (no l' val)   non ha il benchè minimo valore.
13:644Bisanti   moneta d'oro coniata per la prima volta a Bisanzio (Costantinopoli) donde trasse il nome, poi a Venezia, e in altri stati.
13:645Bisantini   rotellina o piastrella d'oro o d'orpello, detti anche lustrini che si usano anticamento d'alcune vesti :trassero il nome da Bisanzio.
14:647Bisato femenal   anguilla fluviale consimile al bisato è il gronzo - v. arzento vivo.
14:670Boca: far boca da pianzer o far la scafa   far il greppo.
14:681Bochin (far el)   far il bocchino sorridente - un risolino, il lezioso.
14:686Bocon: andar el bocon - per tresso   annodarsi il cibo nell'esofago.
15:710Bògio: perder el bogio   cessare il bollore.
15:736Borida   (termine venatorio) - presa di maggiore o minor prezzo - far borida. tirar ai osei a borida - colpirli nel momento in cui spiccano il volo da terra - far borida anche nel signif. di beccarsi i rilievi od avanzi della mensa.
17:815Brisiola (voltar la)   voltare il discorso, mutare argomento.
18:855Brontolar o ruzar el bocon che se da magnar   dare il pane malvolentieri, colla balestra.
18:894Brustolo: no averghene un brustolo   non avere il becco d'un quattrino.
20:957Buso: passar per el buso dela ciave   passare per il rotto della cuffia.
20:968Butar el manego drio la manera   gettar il manico dietro la scure tirare il sacco dietro alle rape.
20:971Butar le bave   (fig.) - sbuffare d'ira, sprecare il fiato, le forze.
20:973Butar vin nel goto   mescere il vino.
21:1005Café: butar in cicara el cafè   versare nella, tazza il caffè.
21:1024Calaton   ha luogo quando a tresette le dieci carte sono tali da assicurare il capoto a chi ha altresi primo la mano - v. capoto.
23:1114Can: non magna de can   il lupo mangia ogni carne e lecca la sua
23:1130Candele - morto Cristo, stua le candele   fatta la festa è corso il palco.
23:1135Canestro   recipiente di vimini di forma rotonda in cui a Venezia si suol porre il pesce in vendita.
24:1192Cao: vegnir a cao el brusco   suppurare il bitorzolo - v. brusco
25:1215Capelina   signora che porta il cappello, così talvolta indicata con tono ironico di disprezzo o di ridicolo.
25:1221Capèlo: aver el capelo fiapo, molo   portare il cappello a cencio.
26:1250Carampane   alteraz: di Ca' Rampani: nome d'una calle e della vicina corte all'estremità della calle dei boteri (v. boteri) - prese il nome dalla famiglia patrizia Rampani e stintasi nel 1319.
28:1355Caterina   (S.) Chiesa e Convento già esistevano nel 1200, nel 1807 le Monache agostiniane furono riunite con quelle di S. Alvise, e nel Monastero fu fondato da Napoleone I il Liceo Convitto.
28:1357Catorigole o catarigole   solletico, (trovarghe a uno le) - ricercare il lato debole, il piede da cui uno zoppica
28:1358Catorigole: aver le catorigole   patire il solletico.
28:1372Cavalo: ciapar el cavalo   pigliare il broncio.
29:1376Cavalo: star otegnirse a cavalo del fosso   tener il piede su due staffe, da due parti
29:1383Cavanis   fratelli sacerdoti piissimi, fondarono le benefiche scuole di Carità ai Gesuati e riedificarono la vicina chiesa di S. Agnese. Il padre Marcantonio fu anche poeta e scrisse nel nostro dialetto un ditirambo in lode della zucca.
30:1428Cheba   chiamavisi anche la torricella dove chiudevansi i rei di gravi delitti esponendoli al pubblico, durante il governo della Repubblica
30:1448Ciapar el trato avanti   pigliare il tratto, prevenire, precedere
30:1461Ciapar ciaparghe dentro   coglier il momento vantaggioso
30:1463Ciapar giusto   accertare il colpo
30:1465Ciapar: ciaparsela co uno   tenergli il broncio, risentirsi, aversene a male.
30:1479Cicar   masticare il tabacco
31:1542Codega   servo che di notte portava il lume ai padroni precedendoli per via
32:1579Colombo (pesce)   pesce aquila distinto dai nostri pescatori, per la diversa conformazione della testa in muso schizzo e muso impontio: il primo arriva al peso di 15 Kg. il secondo anche a 100
32:1587Coltreri   coltricciaj. - si radunavano in corporazioni nella chiesa di S. Bartolomeo coi fustagneri sotto il patrocinio della Invenzione della S. Croce.
33:1600Comio: far de comio   frugare, stuzzicare urtando il gomito, per iscuotere o per richiamare l'attenzione altrui su qualcuno o qualche cosa
33:1606Companizarse   dividere e risparmiare il companatico od altro per giorni o riprese, far a miccino.
33:1621Consegio dei Pregadi o Pregai   così detti perchè pregati dal doge di convocarsi presso di lui e formavano il Senato
34:1691Corte: far la corte a done   fare il cicisbeo, il galante
36:1756Crognolo   nel successivo: sporgenza dell'articolazione ossea della mano fra il metatarso e il dito, che si osserva traverso la pelle stringendo il pugno
36:1790Cuco: far el cuco o da cuco   fare il meo, il nesci, l'indiano, il Nanni, lo gnorri, la gatta morta; mostrarsi balordo o scimunito.
37:1803Cuor: morir el cuor   cascare il cuore
37:1824Cuser a cavolato   fare il sopraggitto
39:1910Dar id. a una cosa   mettersi con fervore intorno ad una cosa, affaccendarvisi intorno, rendere, più intenso e rapido il lavoro
39:1960Decgrazia   grazie al Cielo! Che ringrazi il Cielo! Può essere contento! - corrispondendo al deogratias ultima frase della Messa, deo grazia, si usa come esclamazione che esprime chi è soddisfatto d'aver bene e finalmente compiuta qualche azione od impresa.
40:1979Desbonigolarse   scingersi, sfibbiarsi, sbellicarsi, contorcersi, dimenarsi - anche affaticarsi il più possibile.
40:1983Desbrocarse   (fig.) esalarsi, sfogarsi, vuotare il gozzo.
40:2009Desfar un voto   soddisfare al voto, sciogliere il voto
41:2036Desmanegar   levare il manico.
42:2098Dir l'ira de Dio   dir cose di fuoco, da chiodi, il dies ire
42:2099Dir per far dir   grattar il corpo alla cicala (al linguacciuto)
43:2172Drio: andar drio el muro   andar lungo il muro
43:2173Drio: star tacà drio al muro   rasentare il, appoggiarsi al...
44:2177Ducato   ducato, battuto per la prima volta nel 1661 - moneta che durante la Repubblica Veneta si distingueva dal « ducato corrente» - perchè il ducato effettivo o d'argento del peso di carati 109, grani uno valeva lire otto e il «corrente» lire sei e soldi quattro. «Il ducato di banco» era moneta ideale e valeva lire una e soldi dodici e il «ducato da olio» lire sei e soldi diciannove. C'era anche il 1/2 e 1/4 (G. Boerio).
44:2210Erce!   (imprecazione) Vatt'impicca! il diavolo ti porti! ti venga la rabbia!
45:2259Far boger el vin vecio col mosto   rincappellare il vino
46:2276Far el macaco   fare il nesci, la gatta di Masino
46:2277Far el muso   tenere il broncio
46:2286Far la gambarola   dare il gambetto, v. anche ficarghela
46:2288Far la ponga   far il gruzzolo, arricchire
46:2303Far tanto de testa   stordire, fare il capo come un cestone
47:2363Fià: aver el fìà che sa da....   sapere il fiato di...
47:2367Fià: perder el fià de bando   sprecare il fiato
48:2386Figarò   anello di forma speciale che il pescatore dava in dono alla sua fidanzata dopo l'anello - segno.
49:2447Fogo in camin! ala larga!   «alla pentola che bolle, gatta non s'avvicina» - «Quando il naso fuma all'orso, non lo stuzzicare».
49:2448Foia o fogia - (magnar la)   intendere il gergo, sapere il segreto
49:2458Folpo da risi   così indica il nostro popolo i folpi quando hanno le uova che sono di forma o blunga, somiglianti in qualche modo al riso.
50:2509Formenton   Così si chiamava nel secolo 16° il grano saraceno; ora nel Veneto s'indica così il formentone o gran turco.
52:2595Fruston: frusta!   va via! (in uso per scacciare il gatto).
53:2637Galan (far el)   fare il cappio, incappiare
53:2669Galton   così i nostri barcaiuoli chiamano quella parte del remo ove finisce la parte allargata o pala e comincia el manego ossia ziron, il giglione o girone per cui si impugna il remo
54:2670Galton: mal dei galtoni   si chiama il male degli orecchioni.
54:2720Gastaldo ducale   era colui che dava il segno al carnefice per l'esecuzione della sentenza.
55:2731Gatorigole (patir le)   patire il solletico
55:2732Gatorigole (aver le) in tel çervelo   avere il capo ai grilli.
55:2756Giazzarse el sangue - no aver più fià da parlar   esprime l'effetto di un grave sgomento - allibire (veggasi il dantesco impietrare)
56:2776Giustìna (nome proprio)   Era anche il nome d'una moneta del del valore di L. 11, coll'effigie di S. Giustina, coniata nel 1571 dalla Repubblica veneta in memoria delle vittorie delle Curzolari e di Lepanto
56:2796Gobo de Rialto   così denominato un piedestallo o parte di colonna di granito egiziano, che sorge a S. Giacomo di Rialto: la piccola scala a cui si sale è sostenuta da una statuetta di Pietro da Salò curva sotto il peso che sostiene.
56:2806Gorgon: San Gorgon, sete brentane e un brentanon   modo popolare di dire, usato specialmente dai contadini per significare che se nel 9 di Settembre in cui si commemora detto santo il tempo è cattivo, sarà pessimo l'autunno.
56:2810Gosso: aver el gosso pien   (fig.) avere colmo il sacco; avere bisogno di parlare liberamente.
57:2823Granzio o granzo   (sostant.) - granchio - Con questo nome nel nostro dialetto s'indicano soltanto alcune specie di granchi di mare: però i pescatori intendono una specie di granchio marino a coda conosciuto da Linneo col nome di cancer moenas; così sonò indicati il maschio e la femmina, ma più di frequente il maschio solo, dannosi alla femmina di questa specie il nome di masaneta (cancer rotundatus)
57:2825Granzio: granzioporo   granciporro, (eryhia spinifrons) specie di granchio marino a coda corta (cancer pagurus); gli somiglia il granziporeto (cancer hirtellus).
57:2849Grela: la grela che dise mal de la farsora   il galeotto che sparla del marinajo - andar dala grala ale bronze andar, di male in peggio.
57:2857Grinta: saltar o ciapar la grinta   saltare o pigliare il grillo, la mosca, il moscherino; montare in sulla bica o in bestia
58:2877Grosso o matapan   moneta veneta: era la vigesima quarta parte di un ducato - Il grosso del ducato corrente era di soldi 5 e piccoli due: quello del ducato d'argento, di soldi 6 e piccoli 7; quello del ducato di banco, di soldi 8; e quello del ducato da olio, di soldi 5, piccoli otto (36)
58:2888Gualivo: malgualivo   è il suo contrario.
58:2892Guardian del ponte o del ponton   pontonajo e quando raccoglie il pedaggio «pedaggiere»
60:2965Impirar: (fig.) impirarse el soprabito, ecc.   imbracciarsi il soprabito
60:2971Impizzar   appicciare, avvivare, accendere il fuoco, il lume, ecc.
60:3003Incaratelar   mettere il vino o travasarlo nel caratello.
61:3030Incrosar - le segie   alzare il ciglio, aggrottarlo, fare il cipiglio
61:3031Incrosar i brazzi   incrociare le braccia - sospendere il lavoro.
62:3076Ingrugnarse   ingrugnire, fare il muso, imbronciarsi, ammusonire.
62:3112Intivar   imbroccare, imberciare, dar nel segno, nel brocco, colpire giusto, indovinare, riuscire, darsi il caso.
63:3123Intrarghe o entrarghe - da per tuto   esser come il matto fra i tarocchi
64:3164Laca: tirar le lache   tirar le calze, il calzino, le cuoja, morire - V. sgalonarse.
64:3186Laorar de testa   stillare il cervello
64:3190Laorier   chiusura di graticci per farvi entrare il pesce, nelle valli.
64:3202Lassar andar zo un amala   trascurare il suo stato grave, l'assistenza dovutagli
64:3205Lassar: lassarghe del so pelo   portarne stracciato il petto; risentire le conseguenze di qualche atto od impresa
66:3270Leto: cascar zo dal leto   ruzzolare il letto (nel senso di alzarsi presto contro il solito)
66:3273Leto: far la pieta del leto   imboccare il lenzuolo
66:3275Leto: preparar da note al leto   acconciare il letto.
66:3283Levar el bogio   levar il bollore.
66:3292Licar   (fig.) adulare, strisciare, fare il cortigiano.
66:3295Licheto o golosezzo - dar el licheto a uno   dare il mal vezzo, adescare.
66:3298Ligar i denti   allegare i denti (effetto del mangiar cose aspre) i denti (fig.) del mangiare (il far dispiacere o danno d'una cosa).
67:3312Lissia: far la lissia   far il bucato.
67:3317Lista (di Spagna)   era così detto il tratto, di strada più vicino al palazzo dell'ambasciatore di Spagna
67:3343Lovo: ti magni come un lovo   divori il cibo come un lupo.
68:3358Lume: lumin (xe morto el)   il lumicino è spento.
68:3386Macaroni: spetar che i macaroni casca in boca   aspettare che le lasagne piovano in bocca; si dice dei peritosi e fiacchi che non si sforzano punto a conseguire il loro fine
69:3402Magiolera   arnese di metallo che contiene ravvolto, il filo di cera.
69:3419Magnar el pan pentio   mangiare il pane dei pentiti: ossia essere pentiti.
70:3443Mal (ciamarse el)   cercarsi il male a contanti
70:3444Mal: spartir el mal mezo a par'omo   divider il male a metà per uno - fare un taccio o uno stralcio
70:3448Malcanton   località ch'ebbe il nome dalla poca sicurezza che vi trovavano i viandanti o di un ammutinamento di popolo avvenuto per questioni di esazione di decime parrocchiali.
70:3450Malegnazo: sia malegnazo!   (interiezione di chi è ovvero finge, scherzando, d'essere in collera) - Mal aggia! Maledetto il diavolo! Eh via! v. malorsega.
70:3456Malorsega: va in malorsega (invettiva)   Che il malanno ti colga! (usata dal popolo anche scherzosamente, con bonarietà, come eufemismo) v. anche a remengo
71:3499Manego: el difeto sta in te'l manego   il difetto, il male vien dalla base
71:3503Manego: ghe vol el soramanego   manca il più, ciò che più importa; occorre il meglio
72:3516Manin   maniglio, armille, è formato di lunghe fila d'oro colle quali le popolane ancor oggi si adornano il collo - monile di Venezia. Nome dato ad un palazzo a Rialto dove abitò l'ultimo doge.
72:3542Marcelo   antica moneta d'argento coniata nel 1472 sotto il doge N. Marcelle, del valore di soldi 16 poi di 12
73:3578Maria: Siora Maria, de tola   si dice ancora, fra il popolo, per motteggio d'una femmina che sia magra, insulsa
73:3583Mariegola   matricola: libro in cui stavano scritte le leggi sistematiche delle Confraternite e delle Corporazioni delle «arti» era di pergamena e avoria, pregiata di magnifiche miniature. Dal 1213 codeste confraternite si posero sotto il patrocinio di un Santo di Venezia.
73:3601Martin   cosi detto scherzosamente il deretano.
74:3607Marubio: su marubio   il cielo s'annuvola, minaccia il temporale.
74:3639Mastelo: intender per le recie del mastelo   intendere per il buco dell'acquajo.
75:3673Menar a torzio o in ziro   raggirare, menare per il naso
75:3676Menar la testa   scrollare il capo.
76:3743Missiar al leto   sprimacciare il letto
76:3744Missiar el pagion del leto   rimenare il saccone
76:3749Missier grando   o anche semplicemente missier era il “capo bargello„ o “capitan grande„ capo dei birri che in origine dev'essere stato un personaggio illustre nell'ordine dei cittadini
76:3755Mocarsela o batersela   andarsene, svignarsela, prendere il puleggio, v. anche fagoto.
77:3768Molar el cao   allentare il capo della fune.
77:3769Molar el lasso   sciogliere il laccio, allentare la sorveglianza
78:3819Morbin: aver morbin o morbinezzo   avere il ruzzo, zurro, buon tempo; folleggiare
78:3820Morbin: far passar el morbin   cavare il ruzzo o zurro di capo.
78:3832Moro   (pesce) specie di raia che può talvolta raggiungere il peso di 70 chilogrammi.
79:3854Muci   (esclamazione con cenno per far tacere) - zitto! silenzio! - In italiano significa la voce con cui si chiama il gatto
79:3871Muloto   zoccolo col tomajo di pelle, e con tutto il rimanente di legno.
79:3874Munegheta   uccello palustre (mergooca minore) id. di mare (mergus albellus) Cosi chiamasi nel dialetto il granello di sorgo turco fatto sbocciare fra la cenere calda (44).
80:3896Muso: far o tegnir el muso   fare o tenere il broncio v. anche ilunarse, ingrugnarse e smara
80:3936Naso: aver el naso stropa   aver il naso intasato
81:3947Natole: soto le natole   sotto il tetto.
81:3951Nembaizza: Se ingropa una nembaizza   maniera metaforica che vale: il tempo comincia a rabbuffarsi - minaccia una tempesta, si avvicina un uragano.
81:3957Néno   balio, il marito della balia.
81:3963Netizia: far netizia   si dice anche nel significato di: portar via, far repulisti, consumare il suo o l'altrui, fare lo spiano.
82:3989Nuar a barbusseto   dicesi di chi nuota appoggiando il mento ad una tavola galleggiante, ultimo esperimento di chi imprende a nuotare còlla tavola prima d'abbandonarla
82:4026Ocio: esser l'ocio dreto de qualchedun   esser il beniamimo, il favorito, il mignone, il cucco
84:4096Oro: a oro via   sull'orlo, lungo il margine.
84:4130Osela   specie di medaglia d'argento del valore di soldi 32 ½ - lire 3 e soldi 18 veneti (poi aumento di valore) che sotto la Repubblica veneta si, distribuivano nel giorno di S. Barbara dal doge a tutti i patrizii che avevano voto nel Maggior Consiglio; il doge A. Grimani la sostituì al dono di uccelli uccisi a caccia
85:4143Osso de la gamba   fusolo focile; tibia dicesi il maggiore; tibulo il minore.
85:4145Osso del brazzo   focile del braccio; il maggiore dicesi ulna; il minore, raggio
85:4159Pachea de mar   maccheria (calma di mare, spianato e smaccatissimo, quando il cielo è nuvoloso) - vento di scilocco.
85:4176Pagiol de tole   intavolatura fatta per riparare dall'umidità il fondo d'una camera o di un bastimento.
86:4223Pan: dar pan e bastonae   dare il pane colla balestra, malvolentieri - v. onto
87:4234Panariol   asse del pan; paniere - (tavola bislunga e spianata su cui si ripone il pane per portarlo al forno)
87:4248Pantalon   Maschera veneziana rappresentante un mercante veneziano onesto, ma bonario e quindi preso talvolta di mira dagli ingannatori. Ne derivò il modo di dire molto diffuso: paga pantalon - paga il più minchione; o anche: paga il popolo perchè questo, troppo spesso, paga, tace e si rassegna
88:4278Parabote   cercine; guancialetivo a guisa di cerchio per ripararo il capo dei bambini dalle percosse.
88:4280Parada   l'atto del tragittare da un canale all'altro da parte del gondoliere e il prezzo che ne riceve.
88:4301Pasina   corruzione di: piscina - località a S. Silvestre verso il Canal grande.
88:4303Passà   immezzito; spec: dicesi delle frutta o d'altre cose soggetto a deperimento, quand'è passato il loro momento migliore e tendono nel gusto e nella sostanza a guastarsi
89:4339Pavana (cavarse la)   scapricciarsi, cavarsi il ticchio - v. pivia
89:4346Peater   chiattaiuolo, o barcaiuolo che voga in piatta e il proprietario di questa.
90:4397Perder el late   cansare il latte (dicesi di donna allattatrice)
91:4440Pestrin   lattaio, lattivendolo o anche talvolta la: cascina. - Più propriamente al lattajo corrisponde il dialetto pestriner.
93:4542Piera da bando   specie di piedestallo o cilindro di porfido, su cui, durante il governo della repubblica veneta saliva il banditore per pubblicare a suon di tromba, ad alta voce gli editti
93:4556Pignol: pignoleti (far i)   far pepe o pizzo: accozzare insieme tutti i cinque polpastrelli, cioè le estremità delle dita, il che si fa per giuoco o per attenuare una sensazione di freddo soffiando sulle dita stesse.
94:4602Pivia: cavar o cavarse la pivia o la pavana   cavar o cavarsi la voglia, il ruzzo.
94:4617Polegia   pulena: fig. umana o d bestia, che si mette scolpita sopra il tagliamare in una nave o bastimento.
95:4635Pomolo dele ganasse   pomo o pomello delle guance (il cui osso è detto zigoma)
95:4654Pontapíe   pedana; quella parte della cassetta dove il cocchiere guidando i cavalli, punta i piedi
95:4661Pontar el remo   termine usato dai barcajuoli per indicare il movimento che questi tanno collo scopo di mandare avanti una barca spingendo colla pundel remo sul fondo del canale o fiume; ciò essi fanno quando non v'è acqua bastante per vogare, o quando la barca è molto grossa e l'acqua non troppo profonda permette che così possa farsi.
96:4676Ponto   punto, segno, termine, estremità. - Quel brevissimo spazio che occupa il cucito, che si fa in una tirata d'ago e si distingue in:
96:4697Porta dela Carta   porta del palazzo ducale, così chiamata perchè di fianco all'ingresso erano collocati alquanti cancelli o scrivanie per uso dei così detti balotini che scrivevano consigli e tuttociò che riguardava il servizio dei reggimenti.
97:4727Prete: El prete che procura per el zago   a bere al prete, che il chierico ha sete.
97:4728Pretor   Nel governo veneto, così si chiamava il Podestà, distinto dai Prefetti, ossia dai Capitani.
97:4729Procuratia   abitazione dei procuratori di S. Marco ed anche il Magistrato di essi procuratori e la Dignità medesima (51) le vecchie procuratie furono edificate nel 1500.
97:4730Procuratori de S. Marco   Prima dignità della Repubblica veneta dopo il doge: erano nove ed abitavano nelle Procuratie.
97:4731Promission ducal   il complesso delle leggi che frenavano l'autorità del doge.
98:4780Quartarolo   un quarto di denaro; si pagava per il tragitto del canale di Rialto.
99:4831Rancurar   raccogliere, serbare, conservare, custodire. - Qui il signif. è ben diverso dall'italiano - rancurar == dolersi, rammaricarsi.
99:4834Ransignà dal fredo   aggricchiato, rattratto per il freddo
99:4836Ransignar o storzer el muso, el viso, el naso   far viso arcigno, arricciare il muso o il naso: esser adiraticcio: corrugare la fronte .
100:4855Raspa   ha comune coll'italiano il signif. di lima o scuffina, ma durante la Repubblica Veneta ebbe anche quello speciale di: libro su cui si registravano le sentenze criminali di ogni sorta; anche oggi per tradizione, alcuni chiamano: fede di raspa il certificato penale estratto dal casellario giudiziale.
100:4868Ratina   panno accotonato o saie rovescie: pannolano che ha il pelo arricciato con ricciolini quasi staccati l'uno dall'altro.
100:4882Rebater la ponta del ciodo   ribadire il chiodo, ritorcerne la punta
100:4884Rebater   grilletto o linguetta metallica (detta anche piombè) che, stuzzicata, manda il suono
101:4906Recia: sentir per le recie del mastelo   fingere di non udire di non intendere; fare il sordo
101:4916Recioto: Ghe n'ha tocà un recioto! (un suflè un memini, una zopa!)   ne ha avuto oltre il bisogno, oltre misura.
101:4938Regina (cale dela)   cosí detta dal palazzo della regina Cornaro, di Cipro, demolito, sulle cui fondamenta sorse nel 1744 il palazzo del monte di Pietà.
102:4960Remessa: trar de remessa   dicono i cacciatori nel replicare il colpo quando il primo fu inefficace.
103:5015Riva   così si denomina a Venezia quella scalinata che dal margine d'una fondamenta porta al canale; riva si dice anche ad un tratto di alcune fondamente lungo il canale, come : Riva dei Sciaoni, del vin, del carbon, ecc.
104:5043Romper el disnar o la cena   gustare il desinare o la cena
104:5046Romper: romperse l'osso del colo o el fil dela schena   direnarsi; fiaccarsi il collo.
104:5072Rosta   (coll'o largo) steccaja, pescaja, riparo o sostegno che si fa nei fiumi per rivolgere il corso delle acque a molini od a simili edifizii
105:5084Rumar   grufolare; prop. il ruzzolare o ruspare che fanno i porci col grifo e l'alzarlo e spingerlo innanzi grugnendo
105:5085Rumar o rumegar dei manzi   rugumare o ruminare - far ritornare alla bocca il cibo mandato nello stomaco, non masticato, per masticarlo, come fanno i buoi ed altri animali d'ugna fessa o ruminanti
105:5088Rumegar   biasciare o biascicare: propriamente il masticare di chi non ha denti o mastica malvolentieri
106:5150Sangue: giazzarse el sangue (no aver fià da parlar)   il sangue più non scorre, (dantesco “impietrare„).
107:5156Santo: Santi novi cassa i veci   s'adora il sole che nasce
107:5158Santolo: aver el santolo   nel senso di: avere il protettore
107:5180Sareza: L'amico sareza   detto fam. il compare; per ischerzo, come per denotare un tale di cui s'è tenuta poco prima parola; talora dicesi ironicamente per alludere ad un cattivo soggetto
108:5210Sbalà   Abbiamo pure in ital. il participio passato del verbo sballare che può riferirsi anche al giuocatore quando, perde per avere passato i punti stabiliti, per termine di giuoco.
111:5328Scafa: far la scafa   far greppo; è il raggrinzare della bocca di chi comincia a piangere
111:5331Scagazzo: el ghe n'ha ciapà un scagazzo   provò una violenta paura da rimescolarne e smuoverne il corpo.
111:5342Scagno: tegnir el culo su do scagni   tenere il piede su due staffe.
112:5382Scapolarla o portarla fora   uscirne per il rotto della cuffia.
114:5497Scoconar o descoconar   sturare le botti, levarne il cocchiume
114:5498Scoconar: scoconarse co uno   sfogarsi, votare il gozzo, dire l'animo suo
114:5505Scolar: scolarse el colo, un brazzo   fiaccarsi il collo, stancarsi un braccio.
115:5510Scondariole: el sol fa le scendariole   il sole fa a capo nascondere; si vela di tratto in tratto
115:5512Scondariole: zogar ale scondariole o a chi se vede, o a capanniscondere   gioco fanciullesco in cui uno si mette col capo in grembo ad un altro che gli tura gli occhi (e ciò si dice star sotto) ovvero si apparta in altro modo, mentre i compagni di gioco si vanno a nascondere, poi con un grido gli danno il segno affinchè possa andarli a cercare. - Dicesi fare anche a rimpiatterello o a rimpiattino.
116:5557Scossar el sporco   smuovere il sudiciume penetrato in qualche cosa, spec. in stoviglie, rami, ecc.
116:5594Se: cavarse la se co l'aqua salsa   spegnere il fuoco colla stoppa cavarsi un capriccio a caro prezzo, con danno
118:5673Serpa   serpe, cassetta della carrozza su cui siedono i servitori; si chiama semplice cassetta quando vi siede il cocchiere.
119:5738Sgangolir el pan   piatire il pane
119:5748Sgarugiar   sgusciare, sgarigliare, levare il mallo - raschiare.
120:5770Sgobarse   (iperb.) ingobbire per eccessivo lavoro; rompersi il fil della schiena.
121:5821Sievolo: da bon o da rio   cefalo di buono o di cattivo budello, cioè che ha digerito o no il suo pasto
121:5825Sievolo: boseghin   cefalo d'un anno, ma di forma più grossa e più corta del caostelo, con testa rassomigliante a questo; ha una lista nericcia che va dalla testa alla coda, lungo il dorso
121:5826Sievolo: caostelo   cefalo d'un anno crescente, di scaglie minute, il cui primo nome è botolo cui somiglia nella forma acuminata del capo
121:5828Sievolo: lotregan o dotregan   lo stesso pesce ora indicato (mugil auratus) di mesi sei circa, ditinto per rotondità di capo e per il color giallastro nell'albume dell'occhio; ha paglie più larghe e più liscie del botolo
122:5854Sinquantar   ma significa più comunemente andar cercando con cura ciò che non si trova; da ciò il motto interrogativo: “cossa andeu sinquantando?„ - a che vi date briga di parlare, di fare, senza possibile risultato?
123:5900Slongar le gambe   fare una lunga passeggiata, affrettare il passo
123:5901Slongar el vin   mescere il vino coll'acqua, annacquarlo.
123:5925Snaro o sgnaro (aver el)   avere il naso intasato.
124:5960Sora: voler esser sora come l'ogio   voler il sopravvento.
124:5963Soraosso   soprosso - far el.... assuefarsi (fig.) far il callo.
124:5973Sorze   sorcio; topo casalino: non è il mus rattus come vorrebbe il Boerio, che ha dimensioni assai maggiori, ma il mus musculus.
124:5997Spálparo: ghe xe vegnudo i spalpari   gli è saltato il ticchio, il grillo.
125:6038Spergolo   legnetto sottile per accender il fuoco.
125:6042Spesseghin   che acciapina, affretta il suo lavoro.
125:6050Spienza: patir la spienza   aver il granchio alla scarsella, essere uno spilorcio.
126:6094Spuar su tuto   dare di ceffo, torcere il grifo in ogni cosa
126:6111Squeieri   Erano uniti coi bocaleri; si riunivano nella chiesa dei Frari sotto il patrocinio di S. Michele.
128:6206Storzer el muso   torcere il grifo, arricciare il naso, far ceffo, buzzo.
129:6221Strafaroso   (agg.) dicesi di persona che esagera la sua operosità e il modo di dimostrarla.
129:6234Stramazzo: far su i stramazzi e voltarli   abballinare le materasse, ossia alzarle, rivoltarle sopra stesse per rifare il letto - v. anche leto.
131:6318Stufaìsso   volubile, incostante - Il Magalotti dice nelle sue lettere: “nauseante„.
131:6346Sugar: sugarse el late ale done   cansarsi il latte
133:6432Tachi: aver sui tachi   non curarsi, non fare il minimo conto; disprezzare.
133:6435Tachizar   (termine degli stampatori) - taccheggiare il timpano del torchio per rialzarlo
133:6445Tacon: pezo el tacon del buso   peggiore il rimedio del male.
134:6456Tagiar el fien   segare il fieno
134:6457Tagiar el fermento   mietere il grano
134:6461Tagiar la testa al toro (64)   dare il tracollo o il tratto alla bilancia; decidere irrepugnabilmente un dubbio o questione
134:6464Tagiar: Tagio de carne - per el   per il bue:
134:6467Bò: lai sutilo   parte del quarto posteriore più vicino alla costata, href=spiegazioni.php#Note65>(65), se vi è unita una lista di carne del ventre; quando il taglio è privo di due liste si chiama: tagio da rosbiff o da rosbraff
134:6468Bò: lai de dentro   e cioè il lato del coscione che riesce alla parte interna ossia a quella non esposta alla luce
134:6469Bò: lai de fora   e cioè il lato esterno del coscione, esposto alla luce
134:6470Bò: fileto   scannello tra il soccoscio e le costole
134:6476Tagiar:   Il muscolo del quarto posterione appartiene alla seconda categoria - il tasto del quarto posteriore appartiene alla terza categoria.
134:6485Bò: tagio del becher   quadrilatero tra la ponta de peto e il fondo della schena
134:6491Bò: tasto del quarto davanti   id. nella parte verso il petto
134:6494Tagiar: Per el vedelo   per il vitello:
135:6499Vedelo: tagio dela morosa   scannello di carne sotto il pube
135:6500Vedelo: lonza   lombata quando vi è unito il filetto
135:6510Vedelo: osso buso   osso buco - taglio di carne fra il girello e il soccoscio; si stacca dal quarto posteriore dell'animale, dove termina il lucertolo.
136:6578Tegnir la schena su do scagni   tenere il piede su due staffe
136:6581Tegnir terzo   tener mano, tenere il sacco
137:6631Testa: aver qualcosa per la testa   essere pensieroso, avere il cimurro
137:6632Testa: aver tanto de testa   aver il capo, come un cestone
138:6663Tirar (o magnar) carne de colo   allungare il collo: si riferisce all'amante che attende a lungo l'affacciarsi della donna amata alla finestra
138:6667Tirar el sasso e scondere el brazzo   tirare il sasso e coprire la mano
138:6668Tirar i spaghi   fare il mestiere del calzolaio o del ciabattino
138:6679Tirar zo el teatro   eccitare il fanatismo degli spettatori nel teatro
138:6695Tocar via   toccare il cocchio, accelerare il passo
139:6719Togna   lensa o lenza o filaccione; zimzello per prendere il pesce.
139:6734Tolentini (Chiesa dei)   Chiesa cui era annesso il monastero dei Teatini (68).
140:6760Topo   nel signif. di: battello falcato o barca peschereccia di cui si servono i pescatori per il trasporto del pesce.
140:6765Tor la polpeta dal piato   cavare il boccone ghiotto - fig.: render vani disegni od interessi altrui presso alla conclusione; guastar le uova nel paniere
140:6766Tor Pasqua   osservare il precetto della Pasqua
140:6770Tor: torlo come che la vien   prendere quello che viene; prendere il mondo come capita
140:6801Trar via el fià   sprecare il fiato
140:6802Trar el vin   spillare il vino
140:6803Trar: trarse o butarse fora   (fig.) darsi slancio, farsi vivo, uscire di gatta morta - fare il generoso
141:6813Travasar el caffè   versare il caffè.
141:6839Tripa   busecchia. Si il nome di trippa al “rumen„ o panza, alla “cuffia„ ed al “libro„ “l'abomaso o quaglio„ si chiama manega, e penini i piedi dei castroni. (A. Ninni. Giunte e correzioni, ecc.)
143:6908Valesan: capoto valesan o da valesan   saltambarco (di cui fa parte il capperone) specie di cappuccio detto anche valesela.
143:6923Vanzar stando su la note   cavare il tempo dagli occhi.
143:6932Vardar: no vardar in tel muso nessun   gittare il ginocchio tondo, non aver riguardo a niuno: trattare con ognuno ad un modo
146:7037Verleto   barletto (strumento di ferro per tener fermo sul banco il legno che si lavora dagli intagliatori).
146:7060Verzer i caenazzi o descaenazzar   trarre il catenaccio o il chiavistello
146:7063Verzer: verzerse el cuor con uno   aprirgli il cuore
146:7076Via: meterla via   deporre ogni idea, intenzione, proposito - metter il cuore in pace - attaccare le voglie alla campanella
147:7090Vidon   fondello, pezzo riportato alla canna del serviziale, dove si mette il cannello del bossolo.
147:7115Vissero (care le mie!)   caro il mio bene! Cuor mio!
147:7137Vogia: andar via la vogia   uscire il ruzzo
149:7188Zabalar   Da alcuni con questa parola s'indica non solo l'atto del tartagliare o balbettare, ma anche il camminare di chi ha le gambe storte e che perciò si chiama: sabalon.
149:7203Zane   Zane è il cognome di famiglia patrizia veneziana, che fondò la Chiesa di S. M. M. Domini
149:7214Zapar adesso o sui pie a qualchedun   urtare o scalcagnare alcuno, calcargli il piede
149:7216Zapar el formenton   sarchiare il grano turco
149:7218Zapar: Par ch'el zapa sui vovi   sembra ch'ei calchi l'uova (dal modo incerto irresoluto di abbassar il piede camminando); par che abbia i piedi di piombo
149:7219Zapar: Varda dove che ti zapi!   Bada dove metti il piede!
150:7231Zavagiar   barattare, bazzarrare: dare in baratto; ora però conserva quasi esclusivamente il signif. dell'uso famigliare di: rovistare, frugare, o anche di: mettere sossopra varie cose.
150:7236Zechin   zecchino; moneta d'oro coniata la volta nel 1608 del peso veneto di carati 17 danari 3 e grani 4; del valore di L. 22 venete, della quale negli ultimi tempi della Repubblica fu accresciuto l'aggiotaggio sino a farle raggiungere il valore di L. 25,10 venete
150:7242Zemelo   gemello (forma dialettale più antica: zimolo da cui si ebbe il cognome di famiglie tuttora viventi.
151:7292Zò: far zo qualchedun   far il collo al pollastrone; sedurre, ingannare o corbellare, uno; trarre ai propri fini
151:7293Zò: far zo el filo   scannellare il filo
151:7297Zoba: Esser in mezo come el zoba   esser come il matto nei tarocchi - cacciarsi dovunque

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