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Piccio's Dizionario veneziano-italiano

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Pg:RecVenetian Dialect   Standard Italian
1:29A la bela   (mandar a la) v. bela e a remengo.
1:30A la bona de dio   v. a la babalà.
1:33A la va che ti va ben   v. a la babalà.
3:95Afito   affitto, fìtto (cresser l') rincarare la pigione, (calar l') diminuire.
3:97Agio - agio (magnar l')   fig: rodersi dentro, rodere i chiavistelli, mordere il freno, la lingua, le mani.
3:123Albuol   madia per impastare la farina bianca.
4:155Ana   Anna, Don Ana che spassiza per el portego - la fame si fa sentire - equivale a: la sbate.
4:177Andar a la romana   pagar ognuno la sua parte.
4:180Andar a le longhe   per la lunga v. piatolar. v. bibiar.
4:193Andar a seconda (de l'acqua)   seguire la corrente - v. anche andar a contraria.
4:197Andar cinquantando   v. andar per la lunga perdendo il tempo.
5:219Andar el sangue ala testa   mandare la stizza, i fumi al cervello.
5:228Andar in oca - in Emaus   smarrire a tratti la ragione.
5:231Andar in volta   girare quà e la, v. anche andar a sbrindolon.
5:248Andar zo col brenton   perdere le staffe, sfogare l'ira, la collera.
6:277Apetito   che el Signor te conserva la vita, perchè l'apetito no te manca - modo popolare equivale a : ti xe una bona posada, sei un forte mangiatore.
7:357Aver el trato al zogo   avere la mano nel giuoco.
7:368Avertaura dela camisa   sparato, per lo più anteriore, della camicia e delle vesti - scollo id. specialmente (per la donna).
8:375Babalà   v. a la.
8:379Bacalà   baccalà, baccalare (asellus o nasello :gadus morhua) la cui qualità migliore chiamasi volgarmente ragno - Merluzzo o nasello (gadus merluccius) è un'altra specie di baccalà più piccolo proveniente dai mari del Nord, pure disseccato - Stochfis - stoccafisso o pesce bastone, così si chiamano la morhua e il gadus merluccius ora accennati. Oltre alle suddette due specie vengono pure preparati e mangiati sotto lo stesso nome i pesci detti da noi : lovo molo e mormora, raccolti in mari, dove si trovano di grandezza molto maggiore che da noi. - Bertagnin è un merluzzo di varia grandezza ma più di sovente piccolo, disseccato e salato.
8:403Bagnar la calcina   lievitare la calce
8:404Bagnar la pena   tingere la pena.
10:473Barba (far la)   rader la...
10:475Barba: servir de barba e de paruca   servire appuntino - acconciare per la pelle.
10:485Barcariol   barcaiuolo, gondoliere. Il barcaiuolo a Venezia si distingue in batelante - burcier - gondolier - peater :veggasi la distinzione sotto le rispettive voci.
10:501Baronzolo   lembo di camicia ch'esce dall'apertura posteriore dei calzoni dei bambini :in tal caso si dice :el mostra el baronzolo - ha rubato la tovaglia all'oste.
11:550Batipalo   Il bracciante tirando una lunga corda, da cui pende un grosso maglio, e poi lasciandola cadere di peso sul palo che vuol piantare sull'acqua, accompagna per conservarlo, all'unissono il movimento col ritmo della cantilena: batipalo eh! la quale si ripete ad ogni caduta regolata dal maglio sul palo.
12:562Bava: far le bave   fremere di corcuccio, avere grandissima smania (Boerio) - ma dicesi anche di un bambino o d'un vecchio cui la saliva cola dalla bocca.
12:582Bela - andare a la   v. andar (a remengo) far la (termine di gioco) giocare la partita decisiva - far le bele beline, adulare, adescare.
12:589Ben: far el ben di Dio   profittar molto - la ghe sta ben! - ben gli sta! no esserghe da far ben - non essere terreno adatto (anche fìg.) - se volè ben a Dio... - se vi piace, - se volè, ben con ben, se no.... se vi piace è così, altrimenti...
12:594Bergamo   (capir o no capir el) intendere o no intendere il gergo, la taccola.
13:603Betonega   (esser conossudo come la) esser conosciutissimo come le male erbe.
13:644Bisanti   moneta d'oro coniata per la prima volta a Bisanzio (Costantinopoli) donde trasse il nome, poi a Venezia, e in altri stati.
14:684Bocolo   Si offriva nella festa di. S. Marco dal giovine innamorato alla sua fidanzata, ora la consuetudine è quasi abbandonata.
15:702Boger: tuti sa quel che boge nela so pignata   ognuno sa ciò che bolle nella sua pentola. Ognun sa dove la scarpa lo stringe.
15:726Bonagrazia   festone o talvolta palchetto od asse incorniciato o colorato da cui pende la cortina che serve d'ornamento alla finestra - v. Tonin.
16:759Boteri   arte istituita a Venezia sulla fine del 1200 che aveva Scuola di rimpetto la chiesa dei Crociferi, ai Gesuiti - denominazione di una calle a S. Cassiano dove stanziavano molti costruttori di botti.
16:760Botezar o botizar   rintoccare - suonare la campana a rintocchi.
16:775Bragagna   barca a 3 alberi a vela per la pesca, con ordigni e reti proprie.
17:801Brena: lassar la brena sul colo ai fioi, alla muger   lasciare la briglia sul collo, lasciar libertà ai figli, alla moglie.
17:804Bricola   palafitta che emerge dall'acqua o gruppo di pali per segnare la via acquea; - non nel signif. ital. di briccola.
17:832Brocheta: bater le brachete (fìg.)   tremar di freddo; battere le gazzette, la diana - v. anche de sbrocar.
18:850Brombolar   crosciare, gorgogliare, rinvenire o stuppare la botte.
19:928Burcier: arte dei burcieri da rovinazzi e cavafanghi:   ebbe dal 1500 scuola nel campo di S. Andrea sotto la protezione della B. V. dell'Assunta.
20:968Butar el manego drio la manera   gettar il manico dietro la scure tirare il sacco dietro alle rape.
20:987Buzara: vegnir su la buzara   saltar la mosca al naso.
21:1000Caena: meter le barche in caena   specie di punizione che s'infligge dall'autorità comunale ad un gondoliere o barcaiuolo, la quale consiste nel tener incatenata la barca per un certo tempo a sospensione del servizio.
21:1024Calaton   ha luogo quando a tresette le dieci carte sono tali da assicurare il capoto a chi ha altresi primo la mano - v. capoto.
21:1026Calcagno: far andar (o vegnir) el late ai calcagni   far andare (o venire) la senape al naso - annoiare.
22:1035Caldereri   calderaj. Uniti in corpo nel 1294, raccoglievansi nella Chiesa di S. Luca dove avevano tomba, sotto la protezione di S. Giov. Decollato. (16)
22:1049Caligo: El caligo se fa più fisso.   la nebbia raffittisce.
23:1090Camisa: forbirse cola camisa dei altri   (fig.) levar la castagna dal fuoco collo zampino altrui.
23:1112Can da toro   molosso (usato con espressione scherzevole rifer: a persone come: con de la scala! (20)
23:1114Can: non magna de can   il lupo mangia ogni carne e lecca la sua
23:1130Candele - morto Cristo, stua le candele   fatta la festa è corso il palco.
24:1171Cantar la nana   far la ninna nanna.
25:1210Caparossolo de mar   venere tonda (venus rotundata) chiamavasi talvolta caparossolo lo sputo, viscido e catarroso, detto anche farda o sornacchio S'indica talvolta con questo nome anche la conchiglia bivalve d'acqua dolce.
25:1225Capèlo: poder portar el capelo alto,   ossia: poter tenere la testa alta andare col viso scoperto.
27:1307Casalin: tosa arlevada ala casalina   fanciulla educata in casa e per la casa.
27:1332Casseleri   (arte dei) - stipettai fabbricatori di casse pel corredo delle spose. Avevano una Scuola sacra a S. Giuseppe presso la chiesa di S.ta Maria Formosa.
28:1361Cavalada (fig.) ciapar una   pigliar la stizza, impeto d'ira, sfuriata.
29:1380Cavana   specie di basso portico che s'interna in un edificio sull'acqua, che serve a riparo delle barche; sito in cui staziona la gondola ai traghetti.
29:1383Cavanis   fratelli sacerdoti piissimi, fondarono le benefiche scuole di Carità ai Gesuati e riedificarono la vicina chiesa di S. Agnese. Il padre Marcantonio fu anche poeta e scrisse nel nostro dialetto un ditirambo in lode della zucca.
29:1386Cavar selegati   levar la lepre dal bosco, strappar segreti
29:1390Cavar: cavarsela de una cosa o cavarse la pavana   scapricciarsi, soddisfare la voglia di qualche cosa.
30:1428Cheba   chiamavisi anche la torricella dove chiudevansi i rei di gravi delitti esponendoli al pubblico, durante il governo della Repubblica
31:1503Ciovere   Vasti tratti di terreni e prati interni dove, dopo la tintura, si asciugavano i pannilini (26).
31:1522Coa: Veder dove che el diavolo tien la coa   dove giace la lepre.
31:1532Cocognelo   modo di raccogliere i capelli dietro la nuca nell'acconciatura della donna.
32:1579Colombo (pesce)   pesce aquila distinto dai nostri pescatori, per la diversa conformazione della testa in muso schizzo e muso impontio: il primo arriva al peso di 15 Kg. il secondo anche a 100
32:1591Comare   mammana, levatrice - madrina che tiene a battesimo od a cresima un fanciullo - la moglie del compare - amica, compagna - v. compare.
33:1595Combater: el me fa combater   mi noja, mi fa perdere la pazienza, mi infastidisce.
33:1616Confeto: dar el confeto in boca a un porco   dare la margherita ai porci; essere generosi con chi non lo merita, con gente grossolana.
33:1623Consegio dei diese   composto di 10 senatori e 10 consiglieri, sotto la presidenza del doge: trattavano materie importantissime di stato ed i più gravi casi criminali.
34:1643Coo: meter a coo   porre la chioccia e porre l'uova - (fig.) porre a guadagno.
34:1646Copa: ciapar per el copin   prendere per la collottola.
35:1741Crecola   strumento di legno (adoperato per gioco dai fanciulli), che contiene una linguetta metallica la quale, strofinata intorno ad una ruota dentata girante, produce un suono simile al canto della crecola.
36:1752Crivelo   nel signif. it di crivello ma anche in quello di arnese dove si pongono gli ami per la pesca.
36:1756Crognolo   nel successivo: sporgenza dell'articolazione ossea della mano fra il metatarso e il dito, che si osserva traverso la pelle stringendo il pugno
36:1790Cuco: far el cuco o da cuco   fare il meo, il nesci, l'indiano, il Nanni, lo gnorri, la gatta morta; mostrarsi balordo o scimunito.
38:1874Dar el beco a le stele   esprime la soddisfazione di chi mangiando o bevendo di gran gusto va quasi in visibilio
38:1878Dar el licheto   ingolosire far venire la voglia, adescare
38:1879Dar el mandolato   lisciare la coda, adulare
39:1952Dente: capisso che dente te dol   capisco da qual pie' zoppichi, quale sia la tua tendenza, intenzione ecc.
40:1989Descargar o scargar   scaricare - smollare con una prima lavatura la biancheria.
40:1992Descoconar   sturare la botte - v. anche desgozzar.
40:2012Desfar la barba   radere la barba
41:2042Despatar   scioglier la patta.
42:2126Dogalina   sorta di veste usata nelle pubbliche comparse di mezza cerimonia dai patrizii veneti rappresentanti dello Stato e dai giudici o assessori delle Corti durante la Veneta Repubblica.
43:2142Don' Anna spasiza per el portego   (gergo) la fame si fa sentire
43:2175Drio: esser drio a uno o starghe o andarghe drio a uno   seguirlo, pedinarlo, (fig.) - fargli la corte, occuparsi molto di lui.
44:2177Ducato   ducato, battuto per la prima volta nel 1661 - moneta che durante la Repubblica Veneta si distingueva dal « ducato corrente» - perchè il ducato effettivo o d'argento del peso di carati 109, grani uno valeva lire otto e il «corrente» lire sei e soldi quattro. «Il ducato di banco» era moneta ideale e valeva lire una e soldi dodici e il «ducato da olio» lire sei e soldi diciannove. C'era anche il 1/2 e 1/4 (G. Boerio).
44:2210Erce!   (imprecazione) Vatt'impicca! il diavolo ti porti! ti venga la rabbia!
45:2220Esser per la cavanela, per la fregola, per la palanca   esser un piluccone, per la pagnotta
45:2233Falar la strada   errare, smarrire la via
46:2276Far el macaco   fare il nesci, la gatta di Masino
46:2287Far la pieta del leto   rimboccare le lenzuola, far la bocchetta o rimboccatura alle lenzuola.
47:2342Fenestrer   finestraio o che fa le finestre o vetraio - La voce verer (o consafinestre) è ormai antiquata, non più usata, registrata dal Boerio, e corrispondeva a vetraio ossia a ohi fa e vende oggetti di vetro, a chi vende o rimette i vetri alle finestre e simili.
48:2411Finta: far finta de no veder   far la gatta di Masino che chiudeva gli occhi per non vedere i topi
48:2417Fior: vender col fior in recia   tenere la mercanzia a prezzo alto.
49:2466Fondo (fig.)   approfondirsi, cercare la verità
49:2478Fontegheri   fonticaj (arte dei) - Si raccoglievano nella chiesa di S. Silvestro, poi di S.Apollinare, dove avevano pure la tomba.
50:2488Forbir: forbirse la boca   pulirsi la bocca.
50:2513Fornaza   fornace. - Così chia masi anche un tratto di mare fra Chioggia e la Maistra.
51:2540Fracada: dar la fracada   dare la spinta.
51:2549Fragion o fragioto   chi fa la fragia, o ne forma parte, sprecatore, gozzo vigilante - crapulone.
51:2556Frari   così chiamata dal volgo la chiesa di S. M. G. dei frati minori conventuali eretta nel 1263
51:2576Freve da cavolo   febbrone - dar zo la freve - diminuire la febbre.
52:2610Fumar: la ghe fuma!   sta in sul grave! se la pretende!
53:2655Galion gallone o galeone (31).   Pare un accrescitivo di galea corrisponderebbe a galeazza, la qual ultima ha tono dispregiativo forse perchè lavorata più rozzamente o destinata, per altre ragioni a servizii più comuni.
53:2669Galton   così i nostri barcaiuoli chiamano quella parte del remo ove finisce la parte allargata o pala e comincia el manego ossia ziron, il giglione o girone per cui si impugna il remo
54:2678Gamba: meterse le gambe in spala e andar via   mettersi la via tra le gambe
55:2749Giacomo: Sior Giacometo meza camisa   personaggio di una commedia del Goldoni (La bona mare) - dicesi per dileggio a chi veste stentatamente con decenza, essendo povero.
55:2768Giozzo: vegnì soto a ste giozze che ve ne incorsarè!   lasciate menar la lingua a codesti maldicenti e ne sentirete le conseguenze!
56:2796Gobo de Rialto   così denominato un piedestallo o parte di colonna di granito egiziano, che sorge a S. Giacomo di Rialto: la piccola scala a cui si sale è sostenuta da una statuetta di Pietro da Salò curva sotto il peso che sostiene.
57:2823Granzio o granzo   (sostant.) - granchio - Con questo nome nel nostro dialetto s'indicano soltanto alcune specie di granchi di mare: però i pescatori intendono una specie di granchio marino a coda conosciuto da Linneo col nome di cancer moenas; così sonò indicati il maschio e la femmina, ma più di frequente il maschio solo, dannosi alla femmina di questa specie il nome di masaneta (cancer rotundatus)
57:2827Granzio: granzeola   o granchio gigante, o grancevola e granchiessa marina, la femmina del
57:2831Granziol   cruschello; la parte più grossa della farina di granoturco; cruscone dicesi la semola abburattata.
57:2857Grinta: saltar o ciapar la grinta   saltare o pigliare il grillo, la mosca, il moscherino; montare in sulla bica o in bestia
58:2877Grosso o matapan   moneta veneta: era la vigesima quarta parte di un ducato - Il grosso del ducato corrente era di soldi 5 e piccoli due: quello del ducato d'argento, di soldi 6 e piccoli 7; quello del ducato di banco, di soldi 8; e quello del ducato da olio, di soldi 5, piccoli otto (36)
59:2910Ilunarse   avere la luna a rovescio, avere le paturnie, accigliarsi, fare brutta cera.
59:2939Imbriagar: imbriagarse o ciapar la bala   la buba - ubbriacarsi.
59:2944Imbrogiarse - a parlar   avvilupparsi, frastagliare, avere la lingua impacciata, linguettare.
62:3080Imprimar   indossare un vestito la prima volta.
63:3129Intrigarse la corda al pozzo   incarrucolarsi la fune.
63:3134Introsarse   avviarsi, infilare la via verso qualche luogo.
64:3182Laorar de calse   far la calza
65:3207Lassar: lassarse da l'osso   che figuratamente corrisponde a molarse da la riva - V. molar
65:3221Latela de la pergola   cornicelli: traversa che si mette da capo dei bronconi, su per la quale si diramano le viti.
65:3230Lavezeri o consalavezi   href=spiegazioni.php#Note38>(38) operai che rappezzavano arnesi di rame e racconciavano le stoviglie con filo. Unirono durante la Repubblica Veneta, la loro «arte» con quella dei caldereri - V. caldereri.
65:3245Lengua: tegnir la lengua dentro dei denti   frenare la lingua
67:3336Lorenzo (S.)   chiesa edif. per la volta nell'800 dalla fam. Partecipazio.
70:3457Malorsega: A andar in malorsega no ghe vol miseria   la rovina non vuole miseria.
70:3469Man: aver le man de puina   lasciarsi cadere facilmente la roba dalle mani
71:3477Man: tor la man   guadagnare o levare la mano
71:3481Manca: far la manca (in scuola o a messa)   marinare o salare la scuola, la messa ecc.
71:3488Mandoler: mandoleri   venditori di mandorle, uniti in “arte„ cogli spezieri da grosso: si radunavano nella Chiesa di S. Matteo, presso la Chiesa di S. Apollinare
71:3502Manego: el secio va tanto al pozzo ch'el ghe lassa el manego   tanto va la gatta al lardo che vi lascia lo zampino
71:3511Manestrar o rebaltar   minestrare, scodellare la minestra, versarla nella zuppiera.
72:3536Marangona   così fu denominata quella tra le campane di S. Marco che suonava a disteso al levare del sole, invitando gli operai dell'Arsenale e gli artieri tutti al lavoro, molti dei quali erano anticamente marangoni costituiti, per la maggior parte, in «arte»
73:3564Marezelo o marezela: far i marezeli o le marezele   far dondolare la barca in modo da produrre intorno ad essa l'effetto del mar agitato.
74:3620Masenar: la neve màsena   la neve sta per cadere
74:3621Masenar: el la masena - el la missia   (fig.) mulina - la rigira v. anche missiar.
74:3651Maurizio (S.) (chiesa di)   eretta la volta anteriormente al 1000.
75:3672Menar la man   tenere, guidare la mano di chi impara a scrivere
75:3678Menaressa   agguindolatrice, che forma la matassa sull'arcolajo o guindolo.
75:3698Mescola da polenta   matterello, mestolone per la polenta
75:3716Meter su la boca el goto   accostare la bocca al bicchiere
76:3730Micel (far el mestier de)   far la vita o l'arte di Michelaccio.
77:3769Molar el lasso   sciogliere il laccio, allentare la sorveglianza
77:3770Molar la brena al cavalo   rallentare le redini, dar la briglia al cavallo
77:3789Molinelo - (far tria a)   diciamo nel giuoco della tavola a mulino (v. tria) quando le pedine, o tavolette di uno dei due giuocatori sono impostate in modo che ad ogni mossa si compone la tria, onde l'avversario perde ogni volta una pedina, e quindi, senza riparo la partita
78:3837Morter   Chiamasi volgarmente la vecia del morter la nota scultura rappresentante una vecchia che affacciandosi alla finestra urta e fa cadere sulla strada un mortaio (43).
78:3840Mosca: aver la mosca mora   aver la luna, le paturnie
79:3854Muci   (esclamazione con cenno per far tacere) - zitto! silenzio! - In italiano significa la voce con cui si chiama il gatto
79:3874Munegheta   uccello palustre (mergooca minore) id. di mare (mergus albellus) Cosi chiamasi nel dialetto il granello di sorgo turco fatto sbocciare fra la cenere calda (44).
79:3883Muro grezo o cola prima marita   muro arricciato, a cui si è dato la prima mano o crosta della calcina - v. calçina
81:3950Nembaizza   uragano, tempesta orribile: dicesi anche per - nembo imminente o cielo infruscato e tonante che minaccia la tempesta
81:3953Nena: la par la nena de Pilato   pare la nencia di Barberino: dicesi di persona sciatta nel vestito - è una manimorcia, una sciammannata
81:3955Nena: E quei dela Nena?   e gli anni della balia? È questa la domanda che si rivolge in tono di scherzo a chi vuol nascondere un'età molto superiore a quella dichiarata.
81:3984Notomia   (volg.) anatomia (Corte dela) denominazione di una corte a San Giacomo dall'Orio dove si aprì la prima scuola o teatro d'anatomia nel 1671: questa poi passò all'ospedale civile di Venezia e all'Università di Padova.
82:3988Nuar de spassagio   dicesi di chi nuota, tenendo la testa sopra acqua, mentre solleva un braccio per volta, ordinariamente battendolo sopra l'acqua per romperla e spingersi innanzi
83:4043Olivo benedeto   palmizio che si distribuisce in piccoli rami la settimana santa.
83:4044Ombra   Con questa voce i bevitori indicano la decima parte d'un litro di vino
84:4130Osela   specie di medaglia d'argento del valore di soldi 32 ½ - lire 3 e soldi 18 veneti (poi aumento di valore) che sotto la Repubblica veneta si, distribuivano nel giorno di S. Barbara dal doge a tutti i patrizii che avevano voto nel Maggior Consiglio; il doge A. Grimani la sostituì al dono di uccelli uccisi a caccia
85:4161Paciar   In italiano la voce bassa pacchiare significherebbe piuttosto mangiare del buono, senza risparmio.
86:4227Pan: l'e un pan che s'impresta   rendere la pariglia; ricambiare d'un servizio, d'un favore
86:4230Pana   crema, fior di latte; la parte più grassa del latte, dibattuta, leva in capo e si trasforma a guisa di neve: si chiama panna specialmente a Venezia ed a Firenze.
87:4260Panza: panzeta de ton   sorra ;così chiamasi la carne della pancia del tonno, sia fresca, sia salata; quando è posta in salamoja dicesi: tarantela, la quale è più precisamente la parte del tonno sott'olio, tagliata fra la schiena e la pancetta
87:4262Papafigo   (termine marinaresco) - gabbiozzo (l'albero che porta la gabbia e la vela dell albero di gabbia).
88:4283Parangon   drappo di seta - denominazione d'una calle di Venezia - Rialto dove si fabbricavan codeste stoffe che per la loro finezza e perfezione si chiamavano appunto di paragone.
88:4309Passar - davanti e indrio a un logo   fare la passata dinanzi ad una casa, aggirarsi intorno ad essa
90:4372Peltro o peltre   significa propr: stagno raffinato con argento vivo, ma prendesi anche per piatto di questo metallo. - In ital. la parola peltri significa: lega composta di piombo e di stagno e, fig: ogni metallo e ogni maniera di ricchezza.
90:4379Peneto (zucaro)   zucchero pennito ritenuto un emolliente per la laringe, che si vendeva fino a pochi anni fa nelle drogherie.
91:4439Peston   (L'italiano pestone significa: pestello grande; strumento di legno col quale si batte e rassoda la terra alzando opere di fortificazione).
91:4440Pestrin   lattaio, lattivendolo o anche talvolta la: cascina. - Più propriamente al lattajo corrisponde il dialetto pestriner.
92:4514Piavola ponte dela   a S. Gallo, così denominato per la sua piccolezza: costr. nel 1840
93:4562Pinza   pizza: schiacciata di farina e zucchero e d'altro, unta, cotta sotto la cenere.
94:4602Pivia: cavar o cavarse la pivia o la pavana   cavar o cavarsi la voglia, il ruzzo.
94:4610Pocio: xe pocio   le strade sono bagnate, infangate per la pioggia.
95:4661Pontar el remo   termine usato dai barcajuoli per indicare il movimento che questi tanno collo scopo di mandare avanti una barca spingendo colla pundel remo sul fondo del canale o fiume; ciò essi fanno quando non v'è acqua bastante per vogare, o quando la barca è molto grossa e l'acqua non troppo profonda permette che così possa farsi.
97:4729Procuratia   abitazione dei procuratori di S. Marco ed anche il Magistrato di essi procuratori e la Dignità medesima (51) le vecchie procuratie furono edificate nel 1500.
97:4734Prova: aver de le prove sora la broca o da sofegar   impinguare la prova.
98:4769Quagia (ciapar la)   ricevere la mancia
99:4816Raise: far raise in una casa   farsi di casa, entrare nelle grazie di una famiglia, acquistarsene la fiducia, la simpatia
99:4830Rana: se la rana avesse i denti!   La rana non morde perchè non ha denti.
99:4832Raner   detto per agg. a un uomo apprensivo, ipocondriaco, timoroso per la sua salute.
99:4836Ransignar o storzer el muso, el viso, el naso   far viso arcigno, arricciare il muso o il naso: esser adiraticcio: corrugare la fronte .
100:4855Raspa   ha comune coll'italiano il signif. di lima o scuffina, ma durante la Repubblica Veneta ebbe anche quello speciale di: libro su cui si registravano le sentenze criminali di ogni sorta; anche oggi per tradizione, alcuni chiamano: fede di raspa il certificato penale estratto dal casellario giudiziale.
100:4865Rassarola   raspa, radimadia, trusmento di ferro col quale si raschia la pasta che rimane appiccicata alla madia.
100:4876Rebaltar la menestra   scodellare la minestra
100:4879Rebalta   ribalta - strumento o sportello che apre e chiude la botola.
100:4882Rebater la ponta del ciodo   ribadire il chiodo, ritorcerne la punta
100:4889Rebocada   ristuccata; rituramento di qualche fessura o buco con la calce.
101:4921Redentor   (S.) chiesa eretta nel 1592 per la liberazione di Venezia dalla peste.
103:4988Restar per semenza come le zuche   restare per indice - (si dice di chi non vuole o non può correre la fortuna comune)
103:5007Rifa (farghe la)   prendersi la rivincita, fare una rappresaglia
104:5042Romper el ciodo   la malia
104:5043Romper el disnar o la cena   gustare il desinare o la cena
104:5054Rosada   rugiada; guazza - umor acqueo, che cade la notte e sull'alba dal cielo nei tempi sereni della stagione temperata e della calda - v. anche brósa
104:5064Rosegoto   torso o torsolo che rimane di alcune frutta dopo d'aver intorno levata la polpa
104:5069Roseta de pan   pane a rosa o la parte media di esso, in forma di rosa.
105:5108Ruzola   bruco la larva della phalena tinea culmella).
106:5118Sagrin: sagrina   chiamasi la carta lavorata ad imitazione del sagri o zigrino.
106:5134Saltar su   prendere improvvisamente e con impeto la parola
107:5152Santo: el Santo   (per autonomasia) - San Antonio di Padova o la chiesa dedicatagli in quella città
107:5160Santolo: varda el santolo o varda l'oseleto   maniere che tendono allo stesso fine di allettare i bimbi e fanciulli, richiamando la loro attenzione verso qualche punto.
108:5207Sbalar uno   togliergli la vita trucemente
109:5251Sbezzolin   buon procaccino o almanaccone: chi s'ingegna di guadagnare anche poco su poco, per campare la vita; per avere ragione in una lite; abbricchino.
109:5261Sbiego o camufo sbiego   (sost.) - pezzo di stoffa qualunque, tagliato in sbieco, raddoppiato e disteso, cucito nella parte superiore, a pie' d'un abito: se questo pezzo è più largo, non doppio e cucito anche nella parte inferiore si chiama pedana: la qual parola, oltre ad altri significati, ha quello che in italiano corrisponde a «rinforzo di panno o di stoffa più ordinaria, che le donne mettono in fondo ai vestiti dalla parte di dentro».
110:5306Sbrogiar   scalfire, calterire, intaccar la pelle.
110:5318Sbusà: la xe andada sbusa   (modo fig.) la cosa andò fallita, andò male
111:5332Spagioto   specie di gobio (gobius maculatus) che però non su pera mai la lunghezza di un pollice e mezzo.
111:5350Scala: cascar zo de tuta la scala   tombolare tutta quanta la scala
113:5441Schincar la pena   spuntare la penna - v. pena.
113:5459S-ciaranzana dele stofe   radore dei panni, quando la loro tessitura è rada.
113:5460S-ciarir (la vose)   rischiarare la voce
116:5547Scorza dele mandole   mallo; se la mandorla ha la scorza sottile: premice o stacciamani
116:5587Scurtar la strada   abbreviare la strada
116:5589Scurtar   fig. rintuzzare l'alterigia, la baldanza, l'orgoglio,
120:5805Siar   sciare o far scia: arrestara la barca o farla dare indietro.
121:5818Sievolo   muggine (mugil cephalus) I pesci di questa specie sono da noi chiamati diversamente secondo la loro varietà:
121:5822Sievolo: bodolo o bodoleto   cefaletto che noa oltrepassa un anno: ha la testa acuminata
121:5846Simia: far el simia a una   far la corte ad una donna
122:5857Siola: aver soto le siole dele scarpe   (fig.) - non tenere in alcun conto, disprezzare, tenere sotto la tacca dello zoccolo.
123:5933Sofegar cole parole   sopraffare coi discorsi, coprire la voce
124:5982Sotopanza   cinghiatura, parte del corpo d'un cavallo dove si pone la cinghia.
124:5985Sotoprova   ripostiglio sotto la coperta della prora delle barche.
124:5986Sotopupa   id. sotto la poppa.
124:5989Spadaria   fra San Giuliano e calle larga S. Marco dove, durante la Repubblica veneta, si fabbricavano spade (61).
125:6030Spelumar   spelacchiare, levar via la peluria.
127:6133Stalir   volger la barca a destra, contrario di premer - volgerla a sinistra - v. sia.
127:6142Stangada   specie di antenna cui l'ucellatore appende la gabbia degli uccelli.
128:6184Stocar   increspar le tele, dar la falda, pieghettare.
129:6221Strafaroso   (agg.) dicesi di persona che esagera la sua operosità e il modo di dimostrarla.
130:6297Strucar seole in tei oci   ingannare, dare la polvere negli occhi
131:6319Stufo del bon tempo   gli fa male la gamba sana; si lagna del brodo grasso
131:6347Sugar: el ga sugà le scarsele   ha suzza la borsa.
132:6362Supieto: Che supieto!   Come spira fredda la corrente!
133:6424Tacarse: Co 'l se taca nol se destaca più   s'appicca come la gramigna, come le mignatte.
134:6462Tagiar le ale   tarpare le ali - fig.: rintuzzare la baldanza, l'orgoglio
134:6483Bò: bonigolo   ombelico e tutta la parte carnosa che lo circonda
134:6485Bò: tagio del becher   quadrilatero tra la ponta de peto e il fondo della schena
134:6487Bò: schena (e fondo de)   l'unione delle vertebre che compongono la schiena della bestia da macello
134:6490Bò: tasto del quarto dadrio   carne del basso ventre nella parte verso la coda
134:6493Bò: modegal o colo   parte carnosa che unisce la testa col busto e che termina col fondo de schena, ossia coll'unione delle vertebre della schiena.
135:6544Taser: l'è un omo che tase sempre   egli ha la pipita
137:6622Terina   zuppiera, insalatiera od altro vaso di maiolica per la mensa.
138:6667Tirar el sasso e scondere el brazzo   tirare il sasso e coprire la mano
139:6752Tonin Bonagrazia (70)   Nome di un tipo vecchio di popolano vissuto in Venezia nell'ultimo cinquantennio del secolo scorso, ricordato ancora per la singolarità del suo modo bizzarro ma accurato di vestire, bonario e lezioso, di conversare.
140:6781Torototò (aver nel)   aver sotto la tacca dello zoccolo.
140:6793Tramezera dele scansìe   palchetto, ognuno dei ripostigli ond'è divisa la scansìa.
140:6807Trasta   mezzo della barca - asse posto traverso la barca, su cui si può sedere.
141:6808Trata   giornata prestabilita per la caccia in valle
142:6859Turco fumar, bever, bestemiar come un turco   modi di dire popolari per indicare l'intensità, e talvolta, la grossolanità dell'azione accennata da detti verbi
142:6896Ute   quanto a, per, come - p. e.: ute soldi stemo mal - quanto a denari la va male.
143:6933Vardar: no vardar tanto per sutilo   non la guardare in un filar d'embrici o di case
144:6948Varte!   (imperativo di vardar - guardati!) guarda la gamba!
145:7020Ventresini   così si chiamava una volta la ventresca - e anche oggi talvolta per ventresini de porco si intende quella falda di grasso e magro, con cotenna, che si estrae dalla pancia del maiale vicina al lardo; corrisponderebbe alla ventresca ossia alla pancia del tonno, nella parte più grassa o più morbida.
147:7130Viver de strussie   stiracchiare la milza; stentare
148:7147Voler la papa fata   voler godere sul lavoro altrui, senza proprio sforzo o fatica - voler la pappa scodellata
149:7203Zane   Zane è il cognome di famiglia patrizia veneziana, che fondò la Chiesa di S. M. M. Domini
150:7236Zechin   zecchino; moneta d'oro coniata la volta nel 1608 del peso veneto di carati 17 danari 3 e grani 4; del valore di L. 22 venete, della quale negli ultimi tempi della Repubblica fu accresciuto l'aggiotaggio sino a farle raggiungere il valore di L. 25,10 venete
151:7304Zoco dela campana   cicogna; legno che bilica la campana
152:7344Zogia da morto   ghirlanda mortuaria per la persona celibe o nubile: perciò
152:7345Zogia: morir cola zogia   significa: morire celibe o nubile; espressione derivata dall'uso di deporre sul cuscino che sta sopra la bara un diadema falso che indica come l'estinto racchiuso nel feretro non avesse contratto vincolo matrimoniale
152:7348Zogo: aver el trato al zogo   aver la mano nel gioco
152:7355Zonta   La Zonta nel Governo Veneto era formata di 60 senatori aggiunti agli altri 60 fissi ogni anno.
153:7402Zucheto: te bala el zucheto?   dai la balta al cervello? - v. anche volta

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Text last updated 1 Nov 2017
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