Pg:Rec | Venetian Dialect | | Standard Italian |
5:204 | Andar dalla grela alle bronze | |
dalla padella alle brage. |
5:246 | Andar zo o torse zo de strada | |
deviare dalla strada già tenuta. |
12:562 | Bava: far le bave | |
fremere di corcuccio, avere grandissima smania (Boerio) - ma dicesi anche di un bambino o d'un vecchio cui la saliva cola dalla bocca. |
18:861 | Bronza: andar dala grela ale bronze | |
cader dalla padella nella brace. |
19:898 | Bucintoro o Bucentoro | |
bellissimo e ricchissimo naviglio a 42 remi mosso da 168 operai destinato dalla Repubblica Veneta alla cerimonia dello sposalizio del mare nel giorno del l'Ascensione, lungo m. 34,800, largo 7,808. alto 8,32. |
20:947 | Busia dele onge | |
pipita: squammetta secca che si solleva dalla cute alla base delle unghie. |
26:1250 | Carampane | |
alteraz: di Ca' Rampani: nome d'una calle e della vicina corte all'estremità della calle dei boteri (v. boteri) - prese il nome dalla famiglia patrizia Rampani e stintasi nel 1319. |
41:2043 | Despegolar | |
nettare dalla pece. |
43:2147 | Dopion | |
intestino retto degli animali, detto così per distinguerlo dalla, trippa - v. tripa |
53:2652 | Galinazza | |
(fig. donna piuttosto vecchia, sformata dalla pinguedine (in senso dispregiativo). |
53:2656 | Galion: Galione o galeone | |
era un grande bastimento simile alla galea o galera, ma di alto bordo: andava a vela, serviva per guerra e per mercanzie; usato dapprima dalla Spagna, poi dai veneziani. |
56:2776 | Giustìna (nome proprio) | |
Era anche il nome d'una moneta del del valore di L. 11, coll'effigie di S. Giustina, coniata nel 1571 dalla Repubblica veneta in memoria delle vittorie delle Curzolari e di Lepanto |
58:2870 | Grongo | |
còsi chiamasi dai pescatori quella schiuma viscida che le anguille emettono dalla bocca. |
67:3307 | Lirazza | |
moneta di basso argento del valore di 30 soldi, usata dalla Repubblica Veneta dal 1722 al 1797 == It. L. 0.78. |
67:3336 | Lorenzo (S.) | |
chiesa edif. per la 1° volta nell'800 dalla fam. Partecipazio. |
70:3448 | Malcanton | |
località ch'ebbe il nome dalla poca sicurezza che vi trovavano i viandanti o di un ammutinamento di popolo avvenuto per questioni di esazione di decime parrocchiali. |
70:3459 | Malvasia - (boteghe de) | |
botteghe ove si vendevano vini navigati e specialmente quello proveniente dalla Malvasia, città della Morea dove in gran quantità detti vini si commerciavano. |
71:3499 | Manego: el difeto sta in te'l manego | |
il difetto, il male vien dalla base |
73:3584 | Marina (S.) | |
Chiesa eretta nel 1030 dalla famiglia Balbi. |
77:3773 | Molar: molarse fora, dala riva | |
staccarsi dalla riva, (fìg.) sciogliersi, uscir di gatto selvatico, dal riserbo, dall'usanza |
79:3876 | Murazzi | |
muraglioni di macigni fatti erigere dalla Repubblica veneta lungo una gran parte del litorale che da Pellestrina si estende fino al di là di Chioggia per tenere riparate le lagune dall'azione del mare. |
92:4477 | Peton dela carta | |
macchia d'inchiostro lasciata cadere sulla carta dalla punta della pennina. |
100:4892 | Reboto | |
forte di suola; pezzo di cuoio che si mette dentro e fuori dalla parte posteriore dello stivale dove si ferma lo sprone. |
101:4921 | Redentor | |
(S.) chiesa eretta nel 1592 per la liberazione di Venezia dalla peste. |
108:5228 | Sbasir dala miseria | |
essere angustiato, assillato dalla miseria. |
109:5261 | Sbiego o camufo sbiego | |
(sost.) - pezzo di stoffa qualunque, tagliato in sbieco, raddoppiato e disteso, cucito nella parte superiore, a pie' d'un abito: se questo pezzo è più largo, non doppio e cucito anche nella parte inferiore si chiama pedana: la qual parola, oltre ad altri significati, ha quello che in italiano corrisponde a «rinforzo di panno o di stoffa più ordinaria, che le donne mettono in fondo ai vestiti dalla parte di dentro». |
109:5265 | Sbofio | |
tangoccio - si dice spesso di donna sformata dalla pinguedine od anche da vesti allentate, troppo larghe. |
111:5329 | Scafa da proa | |
cassa da cubie, specie di riparo dalla parte di prua per ricevere le ondate che entrano per le cubie. |
117:5605 | Secondin | |
(voce venutaci dalla Lombardia) - guardiano delle carceri. |
120:5803 | Siada | |
(term. dei barcajuoli) - sciata: massa d'acqua sollevata dalla controvogata. |
121:5825 | Sievolo: boseghin | |
cefalo d'un anno, ma di forma più grossa e più corta del caostelo, con testa rassomigliante a questo; ha una lista nericcia che va dalla testa alla coda, lungo il dorso |
122:5882 | Slargar: slargarse dala riva | |
scostarsi dalla riva, spingersi al largo - fig. far più che non si suole. |
134:6475 | Bò: çima de straculo | |
estremità della parte deretana separata dalla coscia |
137:6624 | Terza (campana de) | |
tocco, ad ora varia che invitava i magistrati a seduta; ora si suona alle nove del mattino dalla torre di S. Marco. |
145:7020 | Ventresini | |
così si chiamava una volta la ventresca - e anche oggi talvolta per ventresini de porco si intende quella falda di grasso e magro, con cotenna, che si estrae dalla pancia del maiale vicina al lardo; corrisponderebbe alla ventresca ossia alla pancia del tonno, nella parte più grassa o più morbida. |