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Piccio's Dizionario veneziano-italiano

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Pg:RecVenetian Dialect   Standard Italian
3:122Alboro storto   tortiglione d'albero.
6:267Anguriara   cocomeraio, campo d'angurie, di cocomeri.
6:282Aqua magra (magra de)   magra d'acqua.
6:302Aria tagiar l'... - beverghene un cicheto, un bicerin   bere un bicchierino d'acquavite.
7:324Arsilio   legno da trasporto, da guerra, del sec. X - corpo sguernito d'un bastimento.
7:333Asin (formagio)   cacio di latte d'asina.
7:338Asta - bell'asta de dona o de omo   bella tacca, d'alta statura.
8:371Avogador   Procuratore. Magistratura della Repubbl. Ven. istituita nel 861 composta di 3 patrizi scelti dal Senato per giudicare e per eseguire cause criminali e civili dei vari tribunali :essi custodivano il libro d'oro.
9:417Bala del vovo   tuorlo d'uovo.
9:424Balanzon - el dotor   maschera d'avvocato ridicolo nella commedia di Goldoni.
10:481Barbola   grinza o grespa del mento in persona grossa ed avanzata d'età.
12:559Bauta   veste da camera formata di un terraiuolo nero di seta o d'un mantellino di seta nera che dal capo scendono sulle spalle; usato dai nobili nel sec. 17° e 18° come abito di ripiego nelle uscite in pubblico.
12:562Bava: far le bave   fremere di corcuccio, avere grandissima smania (Boerio) - ma dicesi anche di un bambino o d'un vecchio cui la saliva cola dalla bocca.
12:571Becaura   bezzicata, puntura d'insetto.
12:596Bero   natiche - parte posteriore del corpo d'un animale.
13:641Bigolo   arconcello a bilico per portar secchie d'acqua - bicollo.
13:644Bisanti   moneta d'oro coniata per la prima volta a Bisanzio (Costantinopoli) donde trasse il nome, poi a Venezia, e in altri stati.
13:645Bisantini   rotellina o piastrella d'oro o d'orpello, detti anche lustrini che si usano anticamento d'alcune vesti : trassero il nome da Bisanzio.
15:705Bogiazza   bollichio, bollicamente d'un fluido molle come cosa che bolle: si dice anche del catarro che non può espettorarsi.
15:706Bogiana   specie di sardella d'acqua dolce.
15:723Bona (esser o tegnerse in)   d'accordo, in buone relazioni.
15:726Bonagrazia   festone o talvolta palchetto od asse incorniciato o colorato da cui pende la cortina che serve d'ornamento alla finestra - v. Tonin.
16:781Braghiero   fig. dicesi d'uomo che è d'impaccio a ed agli altri - esser pien de braghieri - aver mille brighe, fastidi (v. bibia e meia)
17:802Brentana   fiumana del Brenta o d'altro fiume, dilagazione di torrente.
17:819Briva: andar de briva   andar d'abbrivo.
18:894Brustolo: no averghene un brustolo   non avere il becco d'un quattrino.
20:971Butar le bave   (fig.) - sbuffare d'ira, sprecare il fiato, le forze.
20:983Buti de aqua   rampolli d'acqua.
21:1027Calcagno: l'amor ghe xe andà in tei cal- cagni   l'amore gli si è spento, se n'è annoiato (così dicesi anche d'altri sentimenti).
22:1055Calto d'armer   cassella, scompartimento d'un armadio.
23:1101Campazzo   campaccio - e cioè piazzale fuor di mano, ingombro di rottami e d'erbacce.
23:1121Cana de l'organo   tromba d'organo.
23:1129Canatin   canutiglia d'oro e d'argento, lavorata per ricamo.
24:1145Cantar de l'anara, dele rane, dei corvi, dei rospi   gracidare (che è proprio anche della gallina dell'oca e d'altri uccelli presi da stizza, da spavento (Fanf.)
24:1182Cao d'aqua   polla, vena d'acque
24:1183Cao de agio   bulbo o capo d'aglio
25:1205Capa del vestito o dela biancaria   orlatura ricamata del lembo d'una veste o della tela, a forma di conchiglia.
25:1210Caparossolo de mar   venere tonda (venus rotundata) chiamavasi talvolta caparossolo lo sputo, viscido e catarroso, detto anche farda o sornacchio S'indica talvolta con questo nome anche la conchiglia bivalve d'acqua dolce.
25:1224Capèlo: ciamar al capelo   frase dell'antico governo veneto che significava chiamare i votanti all'estrazione delle palle d'oro per poter procedere alle cariche v. baia
26:1249Caramel   candito di frutta, rivestito d'una crosta di zucchero chiarito, ed infilato in uno stecco, caramella.
26:1250Carampane   alteraz: di Ca' Rampani: nome d'una calle e della vicina corte all'estremità della calle dei boteri (v. boteri) - prese il nome dalla famiglia patrizia Rampani e stintasi nel 1319.
28:1361Cavalada (fig.) ciapar una   pigliar la stizza, impeto d'ira, sfuriata.
28:1369Cavalieri de la stola d'oro   detti così i patrizii dichiarati cavalieri dal Senato, dal Maggior Consiglio o da stati esteri, che portavano per distintivo una stola d'oro pendente dalle spalle nelle solenni comparse e, di panno nero orlato d'oro, ordinariamente
28:1370Cavalieri de S. Marco   capitani mercantili segnalatisi per valore fregiati di catena con medaglia d'oro.
29:1389Cavar: cavarsela dai freschi   trarsi con piacere, d'impaccio
30:1467Ciapo o sciapo   de piegore o d'altro
32:1550Coego   (d'erba) - zolla erbosa.
32:1560Cola de biancaria   salda, colla d'amido.
32:1561Cola de formagio o da marangoni   è una certa colla che fanno i legnajuoli con cacio, acqua di calce viva e con altre materie per unire fortemente pezzi di legno o d'altro
33:1618Confusioner   privo d'ordine, incomposto, tumultuoso.
35:1738Cragna   untume, sudiciume sul collare d'un abito od in altra parte della veste in contatto col corpo
35:1746Crepa de pignata o d'altro   coccio, greppa, greppo, screpolatura d'intonachi, croste ecc.
36:1766Crostoli (o galani)   crespelli; zuccherini di pasta d'uova, zucchero, burro e farina, distesa in foglio, poi tagliuzzata e fritta.
39:1960Decgrazia   grazie al Cielo! Che ringrazi il Cielo! Può essere contento! - corrispondendo al deogratias ultima frase della Messa, deo grazia, si usa come esclamazione che esprime chi è soddisfatto d'aver bene e finalmente compiuta qualche azione od impresa.
40:2022Desgambararse   strigarsi, trarsi d'impaccio.
41:2072Destrigar de una cosa   smettere una cosa, liberarsene, trarsene d'impaccio.
42:2086Diluvio de parole   fiume d'eloquenza
42:2092Dindio   pollo o gallo d'India, gallinaccio, tacchino.
42:2100Dir: catar da dir sul Credo   questionare su una cruna d'ago
42:2120Dito: star al dito   a detta d'alcuno, a ciò che dicono altri.
43:2160Dressagno   dirittura - corso diretto d'un fiume
44:2177Ducato   ducato, battuto per la prima volta nel 1661 - moneta che durante la Repubblica Veneta si distingueva dal « ducato corrente» - perchè il ducato effettivo o d'argento del peso di carati 109, grani uno valeva lire otto e il «corrente» lire sei e soldi quattro. «Il ducato di banco» era moneta ideale e valeva lire una e soldi dodici e il «ducato da olio» lire sei e soldi diciannove. C'era anche il 1/2 e 1/4 (G. Boerio).
44:2183Duro de testa   corto: tardo d'intelletto
48:2418Fiorentina   lucerna, d'ottone, ad olio, usata nei tempi andati a Venezia.
49:2434Fofano   specie d'anitra selvatica (anas clypeata).
49:2469Fongadina   vivanda cotta in guazzetto e composta dei visceri dell'agnello, del vitello o d'altri quadrupedi piccoli, detta complessivamente coradela o coraela - v. coradela.
51:2545Fragia o baraca   brigata d'amici - comitiva di buontemponi, di gozzoviglianti - gozzoviglia
51:2570Freschi (cavarse dai)   levarsi d'impaccio.
52:2584Frizata o frizada   quantità di pesce o d'altro che si può friggere in una sola volta - frittura.
53:2634Gafaro   nome di una fondamenta e d'un ponte in parrocchia S. Pantaleone derivato dall'antica famiglia Gaffaro che ivi abitava.
53:2647Galiazza - galeazza   nave simile alla galea, ma assai maggiore; bastimento da remo d'alto bordo e di forme gigantesche (30).
54:2674Gamba de salata   gambo d'insalata
54:2690Ganzer   è colui che per guadagno avvicina e trattiene alle rive dei traghetti con un bastone armato di uncino, detto ganso, le gondole che trasportano persone tragittanti da l'una a l'altra riva d'un canale.
54:2694Ganzo: tegner de ganzo o tegner terzo   essere d'accordo o l'anello di congiunzione.
55:2752Giandussa: se no se mor de cancro se mor da la giandussa   se non si muore d'una malattia, si muore d'un altra.
55:2767Giozzo   ghiozzo: piccola quantità d'un liquido
56:2776Giustìna (nome proprio)   Era anche il nome d'una moneta del del valore di L. 11, coll'effigie di S. Giustina, coniata nel 1571 dalla Repubblica veneta in memoria delle vittorie delle Curzolari e di Lepanto
56:2791Goba (far) o far panza   incurvarsi d'un corpo diritto, spec. d'un muro.
57:2820Gran de ua   chicco d'uva.
57:2836Graspo de ua   V. anche recio. Può essere anche d'edera, di ribes, ecc.
57:2843Grave a'un fiume   renaj o ridossi; se formati anzichè d'arena, di sassi e ghiaie si chiamano: greto o ghiariccio e ghiareto.
58:2877Grosso o matapan   moneta veneta: era la vigesima quarta parte di un ducato - Il grosso del ducato corrente era di soldi 5 e piccoli due: quello del ducato d'argento, di soldi 6 e piccoli 7; quello del ducato di banco, di soldi 8; e quello del ducato da olio, di soldi 5, piccoli otto (36)
58:2879Grosson   moneta d'argento da soldi 8.
64:3160La boge!   interiezione volgare per esprimere con forza un sentimento d'indignazione che sta per prorompere.
64:3174Lama snodada   mastietto: è composto di uno o più anelli e d'un arpione incastrato in essi, per tenere congiunte le parti di qualche arnese che s'abbiano a ripiegare e volgere l'una sopra l'altra.
65:3206Lassar: lassarse dei fruti   si dice delle pesche specialmente, e d'altre frutta che, raggiunto un giusto grado di maturità, si dividono con facilità colle mani o si aprono naturalmente. - Si esprime anche col
65:3216Late: esser ora da late, ora da ovi   ora d'un pensiero, ora d'un altro.
66:3248Lengueta   linguella - striscietta di cuojo o d'altro.
66:3288Libro d'oro   protogiornale del patriziato veneziano: in esso erano registrati i nomi delle famiglie patrizie, colle relative generalità e particolarità: perciò verzer el libro d'oro significava: aggregare, secondo i bisogni e convenienze dei tempi, altre famiglie veneziane al patriziato.
66:3298Ligar i denti   allegare i denti (effetto del mangiar cose aspre) i denti (fig.) del mangiare (il far dispiacere o danno d'una cosa).
67:3304Lira veneta   moneta d'argento da soldi 20 == L. 0.47 fino al 1797
67:3308Liron   moneta d'argento da 10 gazete (v. gazeta).
70:3450Malegnazo: sia malegnazo!   (interiezione di chi è ovvero finge, scherzando, d'essere in collera) - Mal aggia! Maledetto il diavolo! Eh via! v. malorsega.
72:3516Manin   maniglio, armille, è formato di lunghe fila d'oro colle quali le popolane ancor oggi si adornano il collo - monile di Venezia. Nome dato ad un palazzo a Rialto dove abitò l'ultimo doge.
72:3542Marcelo   antica moneta d'argento coniata nel 1472 sotto il doge N. Marcelle, del valore di soldi 16 poi di 12
73:3568Margariteri   lavoranti di pallottoline di vetro smaltato d'ogni tinta, che si chiamavano margherite - artefici che tagliano le canne di vetro per farne margarite - negozianti e venditori di siffatte margarite.
73:3578Maria: Siora Maria, de tola   si dice ancora, fra il popolo, per motteggio d'una femmina che sia magra, insulsa
73:3602Martinazzo   gabbiano reale (nel anno d'età).
74:3630Mastela   conca di legno fatta a doghe e cerchiata, poco più alta e profonda d'un catino
74:3646Mato da pozzi   tromba per sollevare l'acqua a forza di pressione o d'attrazione
77:3787Molin - da una, da do, da tre rode   mulino d'un palmento, di due di tre palmenti, quando ha una o più macine
78:3824Moreton o ciozzo col ciuffo, o anara moraciota   fischione col ciuffo - specie d'anitra selvatica.
78:3829Morir de la so bona morte   di morte naturale, di malattia; coi conforti religiosi; non d'im- provviso o di morte violenta, o per infortunio
79:3859Mucio de ave, de vespe   gomitolo d'api, di vespe
79:3879Murelo de bisato   rocchio d'anguilla.
81:3984Notomia   (volg.) anatomia (Corte dela) denominazione di una corte a San Giacomo dall'Orio dove si aprì la prima scuola o teatro d'anatomia nel 1671: questa poi passò all'ospedale civile di Venezia e all'Università di Padova.
82:3989Nuar a barbusseto   dicesi di chi nuota appoggiando il mento ad una tavola galleggiante, ultimo esperimento di chi imprende a nuotare còlla tavola prima d'abbandonarla
82:3996Oca (andar in)   andare in Emaus, smarrirsi di memoria, d'attenzione.
82:4019Ocialer   occhialaio: artefice d'occhiali
83:4029Oco   cervellino d'oca; castronaccio.
83:4035Odor da vovi marsi   nidore e putire d'ova tradice
83:4044Ombra   Con questa voce i bevitori indicano la decima parte d'un litro di vino
83:4052Omo bon da tuto   uomo da bosco e da riviera; d'ingegno versatile
84:4130Osela   specie di medaglia d'argento del valore di soldi 32 ½ - lire 3 e soldi 18 veneti (poi aumento di valore) che sotto la Repubblica veneta si, distribuivano nel giorno di S. Barbara dal doge a tutti i patrizii che avevano voto nel Maggior Consiglio; il doge A. Grimani la sostituì al dono di uccelli uccisi a caccia
85:4149Osso fora de logo   lussazione, slogamento d'un osso
85:4176Pagiol de tole   intavolatura fatta per riparare dall'umidità il fondo d'una camera o di un bastimento.
86:4188Paleto   così si indica tuttora un piccolo palo dinanzi al quale i regatanti devono svoltare per giungere al punto d'arrivo.
86:4217Pan rostìo   crescentina (fetta di pane arrostita, poi sparsa d'olio, sale, pepe)
86:4227Pan: l'e un pan che s'impresta   rendere la pariglia; ricambiare d'un servizio, d'un favore
87:4251Pantegana   topo delle chiaviche o sorcio d'acqua (mus decumanus)
87:4267Paparele: Sior Marco paparele   tipo d'idiota.
88:4283Parangon   drappo di seta - denominazione d'una calle di Venezia - Rialto dove si fabbricavan codeste stoffe che per la loro finezza e perfezione si chiamavano appunto di paragone.
88:4303Passà   immezzito; spec: dicesi delle frutta o d'altre cose soggetto a deperimento, quand'è passato il loro momento migliore e tendono nel gusto e nella sostanza a guastarsi
89:4315Passarin: far passarini   far saltare le piastrelle a fior d'acqua.
89:4325Patacon   grossa moneta di rame href=spiegazioni.php#Note48>(48) - macchia d'olio o di grasso che sia in un vestito o simile (ital. - frittella).
90:4399Perder: perderse co gnente   affogare in un bicchier d'acqua.
90:4413Peroli   (sorta d'orecchini che portano le donne di contado) - campanelle
92:4477Peton dela carta   macchia d'inchiostro lasciata cadere sulla carta dalla punta della pennina.
93:4518Picagia   frattaglie, interiori d'animali, animelle.
93:4562Pinza   pizza: schiacciata di farina e zucchero e d'altro, unta, cotta sotto la cenere.
94:4574Piriar   scomettere a favore più d'un giuocatore o d'una combinazione di giuoco che d'altri.
94:4593Pissolar   spicciare (del sangue o d'altro liquido).
94:4617Polegia   pulena: fig. umana o d bestia, che si mette scolpita sopra il tagliamare in una nave o bastimento.
96:4676Ponto   punto, segno, termine, estremità. - Quel brevissimo spazio che occupa il cucito, che si fa in una tirata d'ago e si distingue in:
96:4701Portar l'oca al paron   decidere d'una cosa
99:4810Ragia o sbaragia - (esser ala)   trovarsi all'aria aperta o fra correnti d'aria.
99:4813Raina   (pesce d'acqua dolce) (cyprinus carpio - reina.
99:4818Ramada   ragna; reticella di ferro o d'altro metallo.
101:4893Rebufo   specie di piccolo o minuto lavoro d'intaglio che si fa all'estremità d'un angolo per renderlo meno acuto.
101:4913Recio de ua   racimolo o raspollo d'uva.
101:4917Recizar   origliare; in altro significato: raspollare, andar cercando i raspolli d'uva.
101:4933Refolada de agio   fiato o sbruffo d'aglio.
102:4939Regolon   (termine d'architettura) - base, basamento, membro del piedestallo della colonna.
103:5015Riva   così si denomina a Venezia quella scalinata che dal margine d'una fondamenta porta al canale; riva si dice anche ad un tratto di alcune fondamente lungo il canale, come : Riva dei Sciaoni, del vin, del carbon, ecc.
104:5036Roda del foghi   girandola (da fuochi d'artifizio)
104:5061Rosegar: rosegarse de dentro   rodersi d'ira, di rabia.
104:5064Rosegoto   torso o torsolo che rimane di alcune frutta dopo d'aver intorno levata la polpa
105:5085Rumar o rumegar dei manzi   rugumare o ruminare - far ritornare alla bocca il cibo mandato nello stomaco, non masticato, per masticarlo, come fanno i buoi ed altri animali d'ugna fessa o ruminanti
106:5116Saco de ossi   ossaccia senza polpe; triste fascio d'ossa (dicesi per ischerno, di persona soverchiamente magra, o di cosa che è ridotta senza alcun valore o sostanza.
106:5143Sampagnin   Sciampagnino, bicchierino d'acquavite o cicchetto.
107:5153Santo: dar el Santo   (detto furbesco) - dar convegno o posta o luogo di ritrovo a qualcuno; restar d'accordo
107:5164Saor   sapore o savore - Salsa di cipolle fritte, d'aceto e d'uva, colla quale si condiscono talvolta pesci come: sogliole, sardelle, ecc.
108:5209Sbalà   spallato; dicesi di persona sopraffatta dai debiti, e di ogni cosa rovinata o d'esito disperato, come: negozio spallato, ragione spallata, cauzione spallata e simili
109:5249Sbozzolar   approfittare d'ogni più piccolo vantaggio o guadagno
109:5254Sbianzar: dar una sbianzada   dare una spruzzada d'acqua o d'altro liquido.
109:5261Sbiego o camufo sbiego   (sost.) - pezzo di stoffa qualunque, tagliato in sbieco, raddoppiato e disteso, cucito nella parte superiore, a pie' d'un abito: se questo pezzo è più largo, non doppio e cucito anche nella parte inferiore si chiama pedana: la qual parola, oltre ad altri significati, ha quello che in italiano corrisponde a «rinforzo di panno o di stoffa più ordinaria, che le donne mettono in fondo ai vestiti dalla parte di dentro».
109:5267Sbolognar   sbrigarsi, disimpacciarsi d'una cosa addossandola ad altri, appioppare.
111:5338Scagneto   si chiama anche l'ultimo camerino a poppa d'una nave.
111:5340Scagno: montar in scagno   salire a, posti d'autorità, arricchirsi
111:5358Scalfaroti   scarpe di feltrelli (si pongono d'inverno, sopra le scarpe ordinarie o in luogo di queste per riparare i piedi dal freddo.
112:5370Scandola   pallela o pallelatura; unione nella costruzione di due tavole o d'altro legname per fare incastri nell'estremità, a maggiore stabilità.
112:5392Scardola   scardova, scardone (pesce vilissimo d'acqua dolce); cyprinus cardula.
116:5576Scrimia   acume, acutezza d'ingegno.
116:5581Sculier: perderse in t'un sculier o in t'un goto de aqua   affogare in un bicchiere d'acqua.
117:5597Seca   s. f.: esser in seca - essere in fondo d'acqua
117:5610Segnati (farghene o passarghene de tuti i)   farne o passarne d'ogni colore.
118:5651Sentar: sentarse   (di una cosa o d'altro edificio) - cedere lentamente, crollare.
119:5705Sfogio: el ga un per de sfogi!   si dice scherzevolmente d'uno che ha piedi molto grandi e piatti.
120:5794Sguazzeto   guazzetto; cibreo; zuppa d'intingolo.
120:5803Siada   (term. dei barcajuoli) - sciata: massa d'acqua sollevata dalla controvogata.
121:5825Sievolo: boseghin   cefalo d'un anno, ma di forma più grossa e più corta del caostelo, con testa rassomigliante a questo; ha una lista nericcia che va dalla testa alla coda, lungo il dorso
121:5826Sievolo: caostelo   cefalo d'un anno crescente, di scaglie minute, il cui primo nome è botolo cui somiglia nella forma acuminata del capo
123:5915Smelondrina   abito d'eccessiva o vana eleganza.
124:5962Soran o soranelo   bue giovane che ha più d'un anno.
124:5966Soratachi (meter i)   rimettere le suola del calcagno (se d'uomo), del calcagnino (se di donna).
124:5982Sotopanza   cinghiatura, parte del corpo d'un cavallo dove si pone la cinghia.
125:6026Spegazzo   sgorbio, scarabocchio, sfregacciolo per macchia d'inchiostro
125:6054Spigolo - de agio, de naranza ecc.   spicchio d'aglio, di arancia ecc.
129:6250Strasore   fuor d'ora, a pazza ora.
131:6320Stufo: farghene o dirghene de tuti i stufi   farne o dirne d'ogni colore.
131:6361Supieto   suffionetto: canello di rame usato dagli orafi, per saldare oggetti alla fiamma d'una lucerna
136:6582Tegnir: no tegnir ponto   (si dice d'un vestito, della stoffa o della biancheria): non tener brano
139:6747Tonda o meza tonda   (sost.) - specie di corto accappatoio stretto ai fianchi delle donne d'infima classe, ormai in disuso anche a Chioggia (69).
141:6826Trentun   (voler aver sempre) - pretendere d'aver sempre ragione.
142:6864Ua candiota   d'Egitto, di Gerusalemme
142:6880Ua: graspo de ua   grappolo d'uva
143:6933Vardar: no vardar tanto per sutilo   non la guardare in un filar d'embrici o di case
144:6943Varesar   vaiolare, vaiare o invaiare; saracinare; farsi ghezze: dicesi dell'uva, delle ulive e d'altre frutta quando cominciano a nereggiare.
144:6964Vecio: Caro vecio!   espressione d'amicizia, come se si dicesse: caro amico, mio caro!
148:7175Vovi: odor da vovi marzi   nidore d'ova guaste o barlaccie.
150:7236Zechin   zecchino; moneta d'oro coniata la volta nel 1608 del peso veneto di carati 17 danari 3 e grani 4; del valore di L. 22 venete, della quale negli ultimi tempi della Repubblica fu accresciuto l'aggiotaggio sino a farle raggiungere il valore di L. 25,10 venete
151:7299Zobenigo (75)   (S. Maria) - S. Maria (Giubenico) del Giglio, titolare d'una chiesa parrocchiale di Venezia eretta circa nel 900
151:7306Zoco de la roda   mozzo della ruota in cui son fitte le razze d'una ruota
151:7319Zogar a Maria orba   a mosca cieca, od a becca l'aglio, od a guancial d'oro

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