Pg:Rec | Venetian Dialect | | Standard Italian |
4:160 | Anareta | |
così era e talvolta è ancora denominato un piccolissimo (bocaleto), recipiente di terra cotta inverniciato, destinato a contenere per poco l'acquavite o grappa messa in vendita in quella ridottissima quantità. |
11:515 | Bastazo de do(g)ana | |
facchino di dogana - Era addetto ai servizii delle dogane, e specialmente dei lazzaretti in tempo di contumacia. |
13:628 | Biasio luganegher | |
Costui secondo una nota leggenda veneziana era un pizzicagnolo che ammaniva lo sguazzetto (v. sguazzeto) colle membra dei bambini rubate notte tempo. |
44:2177 | Ducato | |
ducato, battuto per la prima volta nel 1661 - moneta che durante la Repubblica Veneta si distingueva dal « ducato corrente» - perchè il ducato effettivo o d'argento del peso di carati 109, grani uno valeva lire otto e il «corrente» lire sei e soldi quattro. «Il ducato di banco» era moneta ideale e valeva lire una e soldi dodici e il «ducato da olio» lire sei e soldi diciannove. C' era anche il 1/2 e 1/4 (G. Boerio). |
53:2656 | Galion: Galione o galeone | |
era un grande bastimento simile alla galea o galera, ma di alto bordo: andava a vela, serviva per guerra e per mercanzie; usato dapprima dalla Spagna, poi dai veneziani. |
54:2720 | Gastaldo ducale | |
era colui che dava il segno al carnefice per l'esecuzione della sentenza. |
56:2776 | Giustìna (nome proprio) | |
Era anche il nome d'una moneta del del valore di L. 11, coll'effigie di S. Giustina, coniata nel 1571 dalla Repubblica veneta in memoria delle vittorie delle Curzolari e di Lepanto |
58:2877 | Grosso o matapan | |
moneta veneta: era la vigesima quarta parte di un ducato - Il grosso del ducato corrente era di soldi 5 e piccoli due: quello del ducato d'argento, di soldi 6 e piccoli 7; quello del ducato di banco, di soldi 8; e quello del ducato da olio, di soldi 5, piccoli otto (36) |
67:3317 | Lista (di Spagna) | |
era così detto il tratto, di strada più vicino al palazzo dell'ambasciatore di Spagna |
73:3583 | Mariegola | |
matricola: libro in cui stavano scritte le leggi sistematiche delle Confraternite e delle Corporazioni delle «arti» era di pergamena e avoria, pregiata di magnifiche miniature. Dal 1213 codeste confraternite si posero sotto il patrocinio di un Santo di Venezia. |
76:3749 | Missier grando | |
o anche semplicemente missier era il “capo bargello„ o “capitan grande„ capo dei birri che in origine dev'essere stato un personaggio illustre nell'ordine dei cittadini |
94:4611 | Podestà | |
nel gov. della Repubblica veneta, era titolo dei pretori patrizii ex veneti in alcune città e paesi dello stato. |
139:6734 | Tolentini (Chiesa dei) | |
Chiesa cui era annesso il monastero dei Teatini (68). |
152:7355 | Zonta | |
La Zonta nel Governo Veneto era formata di 60 senatori aggiunti agli altri 60 fissi ogni anno. |