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Piccio's Dizionario veneziano-italiano

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Pg:RecVenetian Dialect   Standard Italian
2:44A picolon (avv.)   ciondolone, i; penzolone, i (avv.)
2:62A tagio   a taglio - dar a tagio i meloni e le angurie - vender a taglio, al minuto
2:64A ti ! - a ti canela !   guarda un po !che ti pare? - interiezione ed interrogazione, di compiacenza o di dispiacere, secondo i casi.
3:97Agio - agio (magnar l')   fig: rodersi dentro, rodere i chiavistelli, mordere il freno, la lingua, le mani.
4:192Andar a quel che dise uno   seguire i discorsi di qc.
5:219Andar el sangue ala testa   mandare la stizza, i fumi al cervello.
6:306Armadura   sostegno, impalcatura, o palco su cui stanno i muratori per lavorare intorno ad una fabbrica; bertesca.
7:332Asià (pesce)   specie di squalo ;plagiostoma ben noto. I più grandi si chiamano arquilà, le femmine grosse o pregne: smoche - porta lo stesso nome degli acanthias.
8:379Bacalà   baccalà, baccalare (asellus o nasello :gadus morhua) la cui qualità migliore chiamasi volgarmente ragno - Merluzzo o nasello (gadus merluccius) è un'altra specie di baccalà più piccolo proveniente dai mari del Nord, pure disseccato - Stochfis - stoccafisso o pesce bastone, così si chiamano la morhua e il gadus merluccius ora accennati. Oltre alle suddette due specie vengono pure preparati e mangiati sotto lo stesso nome i pesci detti da noi : lovo molo e mormora, raccolti in mari, dove si trovano di grandezza molto maggiore che da noi. - Bertagnin è un merluzzo di varia grandezza ma più di sovente piccolo, disseccato e salato.
11:537Bater i drapi   scamatare i panni.
13:619Bezzi: far cantar i bezzi   diguazzare i denari.
13:626Biancaria (meter fora la)   sciorinare i panni lavati.
14:657Bisogni - (fàr i so)   far i suoi agi - andar di corpo.
15:736Borida   (termine venatorio) - presa di maggiore o minor prezzo - far borida. tirar ai osei a borida - colpirli nel momento in cui spiccano il volo da terra - far borida anche nel signif. di beccarsi i rilievi od avanzi della mensa.
16:773Braghessa: farsela in braghesse   empirsi i calzoni.
18:872Brun-brun   (voce con cui i bambini domandano da bere).
19:931Buregosso o buroio da pesce   vivaio o serbatoio per i pesci.
21:1012Cagnol da calze   verghetta per sostenere i ferri delle calze nel lavoro a mano - a Firenze: bacchetta.
21:1014Cai   si chiamavano così i Capi di alcuni Consessi sovrani della Repubblica veneta.
22:1082Caminar sui vovi   sulla pianta del piede, aver i piedi dolci.
23:1117Can: Tuti i cani mena la coa e tuti i mincioni vol dir la soa   ognuno vuol dare i suoi giudizi anche se a sproposito.
25:1224Capèlo: ciamar al capelo   frase dell'antico governo veneto che significava chiamare i votanti all'estrazione delle palle d'oro per poter procedere alle cariche v. baia
26:1264Caregoto da fioi   predellino, sedia alta a bracciuoli, chiusa per dinanzi, sulla quale si mettono i bambini v. seleta e cariolo.
26:1271Cariolo o spassizo dei fioi   carretto di legno, con quattro girelle, dove si mettono i bambini perchè imparino a camminare a Firenze detto: andarino.
28:1355Caterina   (S.) Chiesa e Convento già esistevano nel 1200, nel 1807 le Monache agostiniane furono riunite con quelle di S. Alvise, e nel Monastero fu fondato da Napoleone I il Liceo Convitto.
28:1369Cavalieri de la stola d'oro   detti così i patrizii dichiarati cavalieri dal Senato, dal Maggior Consiglio o da stati esteri, che portavano per distintivo una stola d'oro pendente dalle spalle nelle solenni comparse e, di panno nero orlato d'oro, ordinariamente
29:1400Cavei: (petenar i)   pettinare ravviare i capelli
30:1428Cheba   chiamavisi anche la torricella dove chiudevansi i rei di gravi delitti esponendoli al pubblico, durante il governo della Repubblica
30:1437Ciacola: no ghe voi ciacole!   i fatti sono maschi, le parole femmine.
31:1503Ciovere   Vasti tratti di terreni e prati interni dove, dopo la tintura, si asciugavano i pannilini (26).
31:1532Cocognelo   modo di raccogliere i capelli dietro la nuca nell'acconciatura della donna.
32:1561Cola de formagio o da marangoni   è una certa colla che fanno i legnajuoli con cacio, acqua di calce viva e con altre materie per unire fortemente pezzi di legno o d'altro
32:1589Comagna   compagnia: è formata di barche donde i pescatori uniscono le loro reti per una pesca comune.
33:1619Consegio   Nel governo veneto erano i seguenti Consegi
33:1620Consegio (Magior)   corpo sovrano della Repubblica formato di tutti i patrizii, che eleggeva a tutte le magistrature, formulava leggi ecc.
33:1623Consegio dei diese   composto di 10 senatori e 10 consiglieri, sotto la presidenza del doge: trattavano materie importantissime di stato ed i più gravi casi criminali.
36:1763Crosta: andar in croste   portare i solini o golletti insaldati.
36:1792Cufolon (a)   coccolone, i.
36:1800Cuna: baratar putei in cuna   (fig.) scambiare le carte o i dadi in mano.
37:1815Curar i polastri   sventrare i polli
39:1940Dente de can   così è chiamata una leva per strappare i denti
39:1944Dente: curarse i denti   pulirsi, stuzzicare i denti
39:1948Dente: far i denti   mettere, spuntare i denti
39:1951Dente: scrizzolar i denti   scricchiolare i denti
41:2063Destender i drapi   sciorinare i panni, metterli al sole.
41:2069Destrigar i cavei   ravviare i capelli, districarli
46:2299Far rider la contrada o i caponi   fare belle le piazze, i ranocchi
47:2342Fenestrer   finestraio o che fa le finestre o vetraio - La voce verer (o consafinestre) è ormai antiquata, non più usata, registrata dal Boerio, e corrispondeva a vetraio ossia a ohi fa e vende oggetti di vetro, a chi vende o rimette i vetri alle finestre e simili.
48:2411Finta: far finta de no veder   far la gatta di Masino che chiudeva gli occhi per non vedere i topi
49:2451Folar i pani   follare, feltrare i panni.
49:2458Folpo da risi   così indica il nostro popolo i folpi quando hanno le uova che sono di forma o blunga, somiglianti in qualche modo al riso.
49:2460Fondamenta   strade marginali che incassano i rivi e canali di Venezia.
52:2596Frutarol   fruttivendolo. I frutaroli si riunirono in confraternita sino dal 1423: ebbero un oratorio sacro a San Giosafatte ed un ospizio di 19 camere: formarono poi una sol arte cogli erbaiuoli. Erano promotori di feste popolari.
52:2624Furlana   Danza che si balla in due, presso i friulani, già di moda nella società borghese veneziana
52:2626Fusta   piccola galea ad un solo albero dove si tenevano precariamente i condannati.
53:2645Galia o galea o galera   Bastimento di basso bordo dove stavano i condannati al remo; ve ne erano a tre e cinque ordini di remi; ovvero «Bastimento lungo e sottile, a vela latina ed a remi, usata principalmente come nave di fila nei tempi passati» (Fanfani)
53:2669Galton   così i nostri barcaiuoli chiamano quella parte del remo ove finisce la parte allargata o pala e comincia el manego ossia ziron, il giglione o girone per cui si impugna il remo
57:2823Granzio o granzo   (sostant.) - granchio - Con questo nome nel nostro dialetto s'indicano soltanto alcune specie di granchi di mare: però i pescatori intendono una specie di granchio marino a coda conosciuto da Linneo col nome di cancer moenas; così sonò indicati il maschio e la femmina, ma più di frequente il maschio solo, dannosi alla femmina di questa specie il nome di masaneta (cancer rotundatus)
60:2989Inasolar   affibbiare i gangheri.
62:3084Insacar roba salada   rimpinzare i salumi ecc.
63:3123Intrarghe o entrarghe - da per tuto   esser come il matto fra i tarocchi
63:3135Introsarse: andar per i trosi   per i vicoli o sentieri
64:3168Lagremoni - (far i)   far i lucciconi.
65:3219Latesiol (erba)   cicerbita o crispignola (ne sono avidi i conigli e le vacche).
65:3226Lavar i piati   rigovernare, lavare o nettare i piatti e altre stoviglie adoperate per mangiarvi.
66:3288Libro d'oro   protogiornale del patriziato veneziano: in esso erano registrati i nomi delle famiglie patrizie, colle relative generalità e particolarità: perciò verzer el libro d'oro significava: aggregare, secondo i bisogni e convenienze dei tempi, altre famiglie veneziane al patriziato.
66:3298Ligar i denti   allegare i denti (effetto del mangiar cose aspre) i denti (fig.) del mangiare (il far dispiacere o danno d'una cosa).
68:3385Macaroni   In italiano «maccheroni» corrisponde invece alla pasta di farina di grano distesa sottilmente in falde o strisce lunghe, accartocciata e cotta nell'acqua. I più chiamano maccheroni i cannonciotti di mezzana grandezza che noi denominiamo caneloni se più lunghi, subioti se più corti
69:3389Machina   in 1. di regata chia masi così a Venezia un gran palco sul Canal grande, con addobbi sfarzosi, dal quale i giudici della regata consegnano le bandiere ai vincitori.
70:3448Malcanton   località ch'ebbe il nome dalla poca sicurezza che vi trovavano i viandanti o di un ammutinamento di popolo avvenuto per questioni di esazione di decime parrocchiali.
74:3659Mea: tegnir a mea   tener uno per i capelli, tenerlo dipendente, pascere di speranze
75:3699Mescola da lasagne   spianatoio per i taglierini.
75:3701Meter a l'aria i vestiti   sciorinare i panni
78:3810Montar o, la ghe monta   gli montano i futeri (Giusti, Epist. I. 361)
78:3821Morer   gelso i cui frutti si chiamano more.
81:3968Ninar o ninolar i putei   ninnare i bambini.
83:4044Ombra   Con questa voce i bevitori indicano la decima parte d'un litro di vino
83:4046Ombra: esser l'ombra de Nino   rifer. ad importuno che si caccia sempre tra i piedi.
84:4130Osela   specie di medaglia d'argento del valore di soldi 32 ½ - lire 3 e soldi 18 veneti (poi aumento di valore) che sotto la Repubblica veneta si, distribuivano nel giorno di S. Barbara dal doge a tutti i patrizii che avevano voto nel Maggior Consiglio; il doge A. Grimani la sostituì al dono di uccelli uccisi a caccia
85:4181Palagremo   (che suona paragremium) - paralembo: specie di grembiule che i bottegai ed i guatteri portono al davanti, allacciato alla cintura, per difendere i panni.
86:4188Paleto   così si indica tuttora un piccolo palo dinanzi al quale i regatanti devono svoltare per giungere al punto d'arrivo.
86:4224Pan: el pan dei mincioni xe el primo magnà   i merlotti sono pelati
87:4270Papatasi   (fig.) - soppiattone; gattone; chi sopporta i torti della moglie per tornaconto.
88:4286Parar via i cavai   guidare i cavalli
89:4355Pegoloto: Pegoloti   si chiamavano anche i calafati (calafai); formavano una «arte».
89:4363Pelar i fiori   spicciolare i fiori
89:4364Pelar i fruti, i legumi   sbucciare mondare le frutta, i legumi
92:4474Petolon: dir i so petoloni   confessare i propri peccati
93:4528Píe: dar in tei pie   dar fra i piedi ad alcuno, avvenirsi in alcuno - v. dar
93:4556Pignol: pignoleti (far i)   far pepe o pizzo: accozzare insieme tutti i cinque polpastrelli, cioè le estremità delle dita, il che si fa per giuoco o per attenuare una sensazione di freddo soffiando sulle dita stesse.
93:4560Pimpirimpara - (polvere de)   polvere immaginaria che i saltimbanchi e giuocolieri fingevano nascondesse un segreto.
94:4569Pipì   voce fanciullesca con cui si indicano i pulcini e i piccoli uccelli, dal loro pigolio
94:4576Pirier   I pirieri erano unìti in «arte» coi merciaj
95:4654Pontapíe   pedana; quella parte della cassetta dove il cocchiere guidando i cavalli, punta i piedi
95:4657Pontar i capi dela biancheria   appicciare i panni
95:4658Pontar i piati roti e simili   risprangare, rabberciare col fil di ferro i piatti ecc.
96:4693Porco   Fra i suoi vari significati ha quello di: poltrone
96:4711Postier   (termine di caccia) chi compera i prodotti di caccia nella valle.
96:4715Potaceto: far i potaceti   far i pastisseti (dicesi dei bambini quando s'imbrodolano bevendo).
97:4752Pupola: esser in pupole   aver i calzoni corti, i polpacci scoperti.
98:4775Quarantie   Così si chiamavano i tre supremi Consigli giudiziarii della Repubblica veneta formati di 40 giudici ciascuna - v. Pregadi.
101:4917Recizar   origliare; in altro significato: raspollare, andar cercando i raspolli d'uva.
102:4960Remessa: trar de remessa   dicono i cacciatori nel replicare il colpo quando il primo fu inefficace.
102:4971Repeton (far un)   inchino profondo - dicesi per lo più scherzosamente come :far i salameleche.
103:5019Rizzo: rizzi, pianaure   diciamo i truccioli o brucioli
105:5084Rumar   grufolare; prop. il ruzzolare o ruspare che fanno i porci col grifo e l'alzarlo e spingerlo innanzi grugnendo
105:5085Rumar o rumegar dei manzi   rugumare o ruminare - far ritornare alla bocca il cibo mandato nello stomaco, non masticato, per masticarlo, come fanno i buoi ed altri animali d'ugna fessa o ruminanti
106:5144San   Vedi sotto i nomi dei Santi rispettivi
107:5160Santolo: varda el santolo o varda l'oseleto   maniere che tendono allo stesso fine di allettare i bimbi e fanciulli, richiamando la loro attenzione verso qualche punto.
108:5199Savii   Erano i principali magistrati che tenevano conferenze giornaliere (V. Consulta) che nel tempo delle vacanze esercitavano l'ufficio dei senatori - Altri Savii avevano attribuzioni diverse.
108:5210Sbalà   Abbiamo pure in ital. il participio passato del verbo sballare che può riferirsi anche al giuocatore quando, perde per avere passato i punti stabiliti, per termine di giuoco.
108:5233Sbater i drapi   scamatare i vestiti.
109:5270Sbraghessar   padroneggiare, portare i calzoni (dicesi di donna che comanda all'uomo o come un uomo) - operare con petulanza.
111:5325Scafa   pila dell'acquaio; propriam. quella pietra quadrangolare incavata intorno ai lati, sulla quale si rigovernano le stoviglie ed i vasi della cucina :detta pila è sormontata da un lato dal scolaor o colaor - scolatoio o colatoio: palchetto pendente su cui si pongono i piatti od altro ad asciugare; l'una e l'altro formano el secier che, secondo alcuni, corrisponde al solo scolaor
111:5358Scalfaroti   scarpe di feltrelli (si pongono d'inverno, sopra le scarpe ordinarie o in luogo di queste per riparare i piedi dal freddo.
115:5512Scondariole: zogar ale scondariole o a chi se vede, o a capanniscondere   gioco fanciullesco in cui uno si mette col capo in grembo ad un altro che gli tura gli occhi (e ciò si dice star sotto) ovvero si apparta in altro modo, mentre i compagni di gioco si vanno a nascondere, poi con un grido gli danno il segno affinchè possa andarli a cercare. - Dicesi fare anche a rimpiatterello o a rimpiattino.
116:5545Scorza dele semenze   follicolo, boccello; seliquo e gagliuolo dicesi al guscio in cui nascono e si conservano i granelli dei fagiuoli, dei piselli ecc.
117:5620Segno: meter i ossi a segno   accomodare i propri interessi.
117:5644Senése   rezzuola con cui si pigliano i pesci litorali come: muggini o cefali, orate, mormore, sogliole.
118:5673Serpa   serpe, cassetta della carrozza su cui siedono i servitori; si chiama semplice cassetta quando vi siede il cocchiere.
119:5742Sgarafon   guardia della Repubblica veneta incaricata di ricercare ed arrestare - i contrabbandieri.
121:5818Sievolo   muggine (mugil cephalus) I pesci di questa specie sono da noi chiamati diversamente secondo la loro varietà:
123:5917Smogie dela lissia   rannata o ranno; acqua tratta da recipiente in cui furono lavati i panni.
124:5990Spagheti   pasta da minestra, lunga come i vermicelli ma di questi un po' più grossa - v. anche macaroni.
126:6093Spuar fora i soldi   sgattigliare, snocciolare i quattrini
130:6270Strenzer i denti   dirugginare i denti
130:6277Strissar coi piè   stropicciare i piedi
131:6337Subioti   cannonciotti di mezzana grandezza detti maccheroni (come i caneloni - v. macaroni.
131:6343Sugar i campi   fognare i campi.
132:6405Tabaro: far tabaro   (fig.) far gheppio, portare i fiasconi - esser prossimo a morire, spec. parlando degli uccelli
132:6406Tabaro: farse tirar per el tabaro   farsi strappare i panni, non accondiscendere, essere perseguitato dai creditori.
133:6431Tachi: meter i sora tachi   fig.: rimettere i sopratacchi
134:6471Bò: nombolo   lombata, parte che contiene i lombi o uno dei lombi
135:6525Tapizier   I tapizieri uniti coi seleri (scellai) e coi bolsieri (valigiai) si staccarono nel 1370 dall'«arte» dei merciai; e si radunarono prima nella chiesa di S. Felice, poi di S. Gallo e di S. Fantino.
136:6559Tavela   mezzana, per ammattonare i pavimenti; pianella che si adopera nei coperti.
137:6624Terza (campana de)   tocco, ad ora varia che invitava i magistrati a seduta; ora si suona alle nove del mattino dalla torre di S. Marco.
138:6651Tira (far la)   spiare, sorvegliare i passi, gli atti di qualcuno
138:6680Tirar: tirarse drio le gambe   portare i frasconi; reggersi o camminare a grande stento.
140:6760Topo   nel signif. di: battello falcato o barca peschereccia di cui si servono i pescatori per il trasporto del pesce.
141:6819Traverso dele braghesse   serra; finta dei calzonì - Serrino dicesi l'estremità della serra dove sono attaccati i bottoni
141:6822Tremariola   tremolio, tremor, tremarella - parletico, ossia quel tremore che hanno i vecchi nel capo e nelle mani, spesso più continuato ma meno intenso del tremore
141:6834Triaca   teriaca, lattovario del greco Antonero, appreso presso i Greci ed Arabi dai veneziani
141:6839Tripa   busecchia. Si il nome di trippa al “rumen„ o panza, alla “cuffia„ ed al “libro„ “l'abomaso o quaglio„ si chiama manega, e penini i piedi dei castroni. (A. Ninni. Giunte e correzioni, ecc.)
142:6889Usar i cavai   scozzonare i cavalli.
143:6912Valesin   porta valigia: così chiachiamati in qualche paese del basso veneto i procaccia che che vanno da un paese all'altro
143:6921Vanzar l'aqua da lavarse le man   avanzare i pie' fuori del letio (non fare alcun risparmio)
149:7218Zapar: Par ch'el zapa sui vovi   sembra ch'ei calchi l'uova (dal modo incerto irresoluto di abbassar il piede camminando); par che abbia i piedi di piombo
150:7228Zata   zampa - Proverbio: Co manca i gamberi anche le zate comoda.
150:7268Zioba: la setimana dei tre zioba   dicesi per ischerzo come termine inesistente di pagamento da chi non vorrebbe pagare i suoi debiti

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